Recensione Asura’s Wrath

CyberConnect2, in collaborazione con Capcom, ci porta a conoscere le divinità orientali in uno dei titoli più attesi e particolari del 2012, il cattivissimo e rabbioso inedito Asura’s Wrath. Lasciamoci quindi trascinare dall’ira e cominciamo subito a parlare di questo atteso gioco d’azione.

VERSIONE TESTATA: PlayStation 3

Lascia che la rabbia ti guidi

Asura è un semidio, facente parte degli Otto Generali Celesti, il quale combatte contro i Gohma, terribili creature che corrodono Gaea (nome con cui viene chiama la Terra). Dopo una dura battaglia per prevenire la resurrezione di Vlitra (il sovrano di tutti i Gohma), Asura viene accusato dell’assassinio dell’Imperatore Strada, tradito dai suoi compagni i quali pensano bene di ammazzare sua moglie, rapiscono sua figlia ed infine lo uccidono. Asura rinasce dopo dodicimila anni, grazie alla forza della sua ira, solo per ritrovare una Gaea devastata e una nuova organizzazione composta dai compagni traditori che si fanno chiamano “Le sette divinità“.
Guidato solo dalla sua rabbia, il semidio caduto (che, come avrete capito, sarà il nostro alter ego in-game) cercherà di riprendersi sua figlia, vendicandosi degli ex colleghi.

Un anime interattivo

La trama di Asura’s Wrath fa pensare spesso e volentieri all’ennesimo clone di God of War ma, dopo i primi capitoli (o Kanda, per restare nei termini specifici), ci rendiamo conto di trovarci davanti ad un Anime a tutti gli effetti. Per i profani del termine, gli anime sono i cartoni animati giapponesi, ed in Asura’s Wrath sono anche presenti moltissime citazioni a capolavori dell’animazione nipponica, tra cui Hokuto no Ken e Berserk.
Come in un vero e proprio anime, alla fine del capitolo appena giocato ci sarà una Preview (o Anteprima… n.d.r.) del successivo, con tanto di immagini spoiler, proprio come se stessimo guardando una serie ad episodi.
Anche il gameplay è strutturato in maniera tale da trascinare il giocatore nella storia, proprio quanto attira il media a cui il titolo si ispira: l’ottanta percento di gioco è basato sui classici Quick Time Event, azioni che verranno eseguite solo se il giocatore premerà il tasto giusto al momento giusto, quindi saremo noi a permettere ad Asura di sfogare la sua ira con mosse apocalittiche tutto da ammirare nella loro spettacolarità. Non manca, chiaramente, la componente action (che in realtà caratterizza il gioco, n.d.r.) dove dovremo affrontare orde di nemici abbattendoli con le combo di Asura (per lo più premendo a ripetizione cerchio) in modo tale da caricare la barra della furia e attivare il QTE.
L’ultima parte di gameplay di cui non abbiamo ancora parlato è quella ispirata ad un normale sparatutto sui binari, dove il nostro Asura in caduta libera sparerà raggi di energia contro gli avversari, che siano Gohma o astronavi(!), col solo motivo di abbatterle.
La fusione di questi tre gameplay, e la predominanza dei QTE, rendono questo titolo un gioco da guardare estasiati, partecipando forse un po’ marginalmente all’azione che viene presentata su schermo.

18 capitoli infuriati

Ogni volta che finiremo un capitolo riceveremo una valutazione in base a quanti nemici sconfiggeremo, alla percentuale di QTE effettuati con successo e al tempo impiegato per completare il Kanda appena giocato con un voto che va dal più basso E al massimo, S.
Abbiamo già accennato alla barra della Furia, che proseguendo nel gioco e soddisfacendo determinate valutazioni potremo potenziare e “personalizzare”, donandole così svariati benefit, oppure malus, al nostro eroe (ad esempio c’è la barra “Protezione Astrale” la quale aumenta di molto la difesa, oppure la barra “Mortale” che ne riduce la salute).
Questo alza leggermente la rigiocabilità del gioco che, purtroppo, non è longevo quanto ci si aspettava. I 18 Kanda principali scorrono rapidi come un fiume impietuoso e, seppur ci sia un Kanda speciale (sbloccabile  prendendo 5 voti S), il gioco si completa in poco più di 10 ore.
Inoltre Capcom ha già annunciato alcuni DLC che aggiungeranno scene, nuovi avversari (tra cui Ryu e Akuma direttamente da Street Fighter) e soprattutto – o, per meglio dire, ahinoi – l’epilogo del gioco. Sicuramente, per un titolo AAA come questo, avremmo preferito un finale degno su disco… Probabilmente dopo aver finito il gioco, quelli infuriati sarete voi e non più Asura!

Gioia per gli occhi e per le orecchie

Dopo queste note dolenti, è bene premiare Asura’s Wrath per le sue doti.
Graficamente il gioco si mostra in forma, col motore grafico di Street Fighter IV ulteriormente migliorato; gli scontri e le mosse apocalittiche riescono a trascinare il giocatore come nessun altro nell’universo di Asura, rendendolo protagonista delle sue battaglie e coinvolgendolo nelle sue emozioni.
Ad aiutare l’ottimo comparto grafico, troviamo un eccellente comparto audio. Il buon doppiaggio inglese può essere sostituito dal molto più trascinante ed emotivo doppiaggio nipponico, e le musiche e gli arrangiamenti di brani di musica classica lo rendono una gioia auditiva.

Nel corso dei 18 Kanda vi affezionerete ai personaggi ricchi di carisma, ne odierete molti altri e condividerete la rabbia di Asura per quello che gli hanno fatto, proprio come in un vero lungometraggio animato. Alla fine del capitolo segreto probabilmente vi infurierete per il cliffhanger ma, se come il sottoscritto siete amanti del genere, finirete per arrendervi e comprare il “benedetto” DLC.

Verdetto
8 / 10
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Commento
Asura's Wrath è un titolo da non perdere per gli amanti dell'animazione giapponese, mentre non è adatto a coloro che si aspettavano un hack 'n slash à la God of War. Purtroppo la longevità scarsa e l'incompletezza del finale minano la maestosità di questo titolo, che però si impone nel comparto grafico e sonoro, lasciando un senso di vuoto e di rabbia quando estrarremo il disco dalla nostra console.
Pro e Contro
Tanta azione visiva
Comparto audio maestoso
Personaggi caratterizzati "divinamente"

x "Troppe poche combo nelle sezioni action
x Finale giocabile solo con un DLC
x Poco longevo

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