Cosa succederebbe se il vostro gatto venisse risucchiato all’interno del PC di casa, dove sono installati i vostri giochi indie preferiti, e per fuggire dovesse unire le forze coi protagonisti dei titoli appena citati?
Ce lo spiega
Brightside Games con
Team Indie, vero e proprio punto di incontro con alcuni dei personaggi più conosciuti del panorama videoludico indipendente.
Quando il gatto non c’è
Team Indie comincia con l’arrivo di
Marvin il gatto in una nuova dimora: purtroppo il felino non viene accolto di buon cuore dall’altro micio di casa, che lo aggredisce staccandogli il collare.
Per un imprecisato motivo Marvin viene risucchiato dal computer della padrona rimanendovi intrappolato.
La signora, appassionata di giochi indie, decide di teletrasportare i protagonisti dei suoi titoli preferiti in soccorso al cucciolo in quello che è a tutti gli effetti un platform trial and error.

Marvin verrà affiancato da eroi del calibro di Tim da
Braid, Dustgirl da
Dustforce, Clunk da
Awesomenauts, CommanderVideo da Runner 2 fino a formare una squadra di dieci eroi pronti a tutto per fuggire dal computer.
A mettere i bastoni tra le ruote di Marvin e compari ci penserà l’altro gatto, in tre avvincenti boss fight che metteranno alla prova l’abilità del giocatore nell’utilizzare i poteri dei protagonisti. Abilità che sarà utile anche negli oltre 50 livelli in cui si suddivide il titolo di Brightside Games.
Data la natura trial and error del titolo non è possibile definire con certezza la longevità complessiva basata totalmente sull’abilità del giocatore, le medaglie nascoste all’interno dei livelli riescono però ad aumentare notevolmente la rigiocabilità del titolo con la possibilità di rivisitare in qualsiasi momento un quadro già completato.
Abbiamo giocato Team Indie dal 21 Ottobre 2014 quindi il prossimo paragrafo, dedicato al gameplay, non parlerà dei bug presenti nel gioco prima dell’
aggiornamento del 17 Ottobre.
Multiplayer da soli
Lo scopo di ogni livello è far arrivare Marvin al portale illeso, utilizzando a proprio vantaggio le abilità speciali degli alleati che verranno via via sbloccati nel corso del gioco.
All’inizio di ogni quadro ci verrà comunicato quale compagno (
o compagni) ci affiancheranno e quante medaglie sono nascoste nell’ambiente di gioco.
lo scopo è rendere ogni personaggio necessario per i compagni
Il gameplay di Team Indie è particolare: nei panni di Marvin potremo solo muoverci e saltare raggiungendo le icone degli altri personaggi che daranno il cambio al gatto.
Ad esempio CommanderVideo correrà instancabilmente come nel titolo da cui proviene, e la sua abilità speciale è quella di scivolare al di sotto degli ostacoli, una volta raggiunta una nuova icona di Marvin, il tempo si riavvolgerà ed avrete a schermo sia il gatto che il corridore, sottoforma di fantasma che agirà di pari passo con il protagonista.
Dustgirl potrà sfruttare un doppio salto, attaccarsi alle pareti sporche di foglie e perfino spazzare via tutti i nemici quando la sua abilità speciale sarà piena.
Clunk potrà esplodere fino a due volte, distruggendo blocchi e nemici, Jitters sarà in grado di creare piattaforme gelatinose, Tim userà il potere del tempo e così via.
L’idea base di
Brightside Games è rendere ogni personaggio necessario al percorso dei compagni, sincronizzando alla perfezione i movimenti e potendo ripetere le azioni sbagliate sia premendo il dorsale sinistro, sia morendo in molteplici modi.
L’altra faccia della medaglia è ovviamente il caos che ne deriva: quando avrete sbloccato i primi cinque personaggi, la difficoltà di Team Indie impennerà mostruosamente, costringendo il giocatore a restare concentrato e a sincronizzare al millisecondo le mosse dei vari eroi, per non rischiare di rimanere bloccato in un livello per delle ore.
Le meccaniche trial and error non aiutano e potrebbero scoraggiare presto i giocatori poco pazienti, complici alcuni controlli come quelli relativi a dustgirl, che reagiscono con qualche decimo di secondo di ritardo.
Audio ripetuto, joypad a pezzi
Team Indie beneficia di un comparto grafico 2D molto colorato sebbene gli ambienti tendano a ripetersi per gran parte dei livelli, ogni personaggio è nell’insieme ben curato ma presenta poche animazioni, che si limitano ai movimenti base.
La colonna sonora invece pecca di ripetitività e, una volta dato il via alla catena di morti accidentali del giocatore, potrebbe presto condurlo al manicomio.
Il gioco è completamente in inglese, ma le poche righe di testo presenti non rappresenteranno un problema per coloro che non masticano la lingua anglosassone.
Verdetto
7 / 10
Meglio soli che mal accompagnati
Commento
Pro e Contro
✓ Idea molto buona
✓ Gameplay dei personaggi ben combinato
✓ A tratti assuefacente...
x ... ma fin troppo snervante
x Colonna sonora ripetitiva
x Qualche imprecisione nei comandi
#LiveTheRebellion