Trek to Yomi è un videogioco che prende tanta ispirazione dal cinema di Akira Kurosawa, e non prova affatto a nasconderlo. Il regista giapponese aveva uno stile particolare, che lo ha contraddistinto in ogni pellicola girata. Tra i suoi elementi caratteristici e sempre presenti c’erano i combattimenti all’ultimo sangue tra samurai, tema centrale di Trek to Yomi.
Nel cinema di Kurosawa la mancanza di colori non era una scelta, poiché negli anni 30‘ il colore non faceva parte del medium. In Trek to Yomi invece la decisione è voluta, proprio per rimarcare quello stile cinematografico.
Trek to Yomi parla infatti della storia di un samurai, Hiroki, che lotta per proteggere il suo paese e la sua famiglia. Intraprende così un viaggio mortale verso Yomi, il regno dei morti dello shintoismo cui il gioco deve il nome.
Niente colore, solo azione
I temi in Trek to Yomi
Il tema dell’onore e del valore del guerriero armato di spada che affronta una strada di peripezie e pericoli è ricorrente nella filmografia del regista, anzi, si può dire che è stato proprio Kurosawa a portare sul grande schermo il mito dell’eroe armato che sconfigge il male, figura ormai radicata nell’immaginario collettivo di ogni medium.
Il gioco è un beat ‘emup in 2D che presenta anche fasi in 3D, ma l’attenzione oltre al gameplay è dedicata allo sfondo. Questo è utilizzato per conferire sensazioni come calma, caos e guerra alternando scenari di foreste ad altri di villaggi. Uno screen di Trek to Yomi e un’immagine di un qualsiasi film di Akira Kurosawa si assomigliano tanto che può persino risultare difficile discernere il film dal videogioco.
La musica
Un altro fattore chiave sia nella produzione che nell’ispirazione, a detta del team di sviluppo Flying Wild Hog, è la musica. La musica di Kurosawa è molto importante e complessa. Nei combattimenti serve ad alimentare il pathos, senza avere un crescendo, rendendo complicato comprendere l’andazzo del duello o quando questo potrebbe terminare. Un particolare che è presente anche in Trek to Yomi, con la colonna sonora che opera per attaccarsi a ogni momento alla perfezione.
L’importanza della colonna sonora è rimarcata dallo studio, poiché per quanto Trek to Yomi si possa completare in appena 5 ore sono state registrate 2 ore di brani per il videogioco.
Strade nascoste
Nonostante la durata però, in Trek to Yomi sono presenti delle scelte, piccole e persino nascoste, che porteranno a un finale diverso. Ci sono in totale 5 diversi finali. L’idea di fondo, come detto dal designer del gioco Leonard Menchiari è di non dire esplicitamente al giocatore cosa scegliere, ma di lasciargli decidere da solo la propria strada, come un samurai in viaggio.
Trek to Yomi nasce proprio come omaggio al cinema di Kurosawa, per ringraziare il regista che con la sua idea ha cambiato le regole del cinema, della narrazione e dei videogiochi.
Per provarlo non resta che aspettare ancora qualche giorno.
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