Sognare per vivere meglio, o vivere per sognare meglio? Un dilemma un po’ strano, che magari non ci si trova tutti i giorni ad affrontare. Eppure in un certo senso la domanda non è troppo banale. Di sicuro non lo è per Cassidy, una ragazza che cerca se stessa un po’ in tutti e due questi mondi così diversi.

Dalla frenesia della città ai contorni vacui e sfocati di un sogno. Si riassume più o meno così il concatenarsi di aree e luoghi dei sogni di Dreamscaper, un dedalo di pericoli in cui la protagonista Cassidy dovrà districarsi. Pericoli che tutto sommato la attendono anche da sveglia, e che sono sempre pronti a tenderle un agguato.

Ricordi, incubi, paure: un sogno di cui prendere il controllo

Immagina di sdraiarti sul letto e addormentarti d’improvviso. Ti svegli circondato da oggetti: una casa, una macchina, un’altalena – ma sono oggetti a te familiari. Provengono da un tempo passato, come pure le ombre che li portano in vita e che spariscono non appena si sentono sfiorate da uno sguardo.

Cassidy vive proprio così questo lato della sua vita. Vaga in un sogno fatto di ricordi, e di tanto in tanto racconta i più importanti ad alta voce quando trova determinati oggetti. Ma sognare non è così semplice, e infatti questo nostalgico rivangare il passato è interrotto da alcuni “disturbatori”. Sono gli incubi di Cassidy, che la ragazza deve combattere per addentrarsi nel sogno e nei ricordi.

Gli incubi aspettano davvero dietro ogni angolo, ma una volta conquistata un’area di questo sogno “un po’ rogue-lite” la ragazza può farvi ritorno in un istante. Anche un sasso potrebbe nascondere un utile strumento per proseguire, se lo si può rompere.

Ma nonostante questo gli incubi sono ancora troppo forti, e Cassidy si sveglia.

Il mondo reale in cui vive la ragazza è all’apparenza una piccola cittadina nota come Redhaven. Fuori casa c’è un mondo, fatto di luoghi e persone da incontrare e conoscere. Una barista, una amante dei fumetti, un collega di lavoro: personalità e caratteri diversi da cui Cassidy può trarre il meglio durante l’esplorazione del Dreamscape. Sarà più forte, o più resistente agli attacchi – o magari solo un po’ più fortunata.

Un tasto molto caro al gioco è proprio la personalità di Cassidy. Insicura, solitaria, piuttosto introversa, cose che si rifletteranno nelle conversazioni con persone appena conosciute – ma anche lei pian piano riesce ad uscire dalla bolla.

Là fuori, e nel suo mondo onirico in particolare, la attendono le sue paure. Per questo annota tutto in un diario, dagli incubi che incontra alle armi e abilità che ha trovato e che può usare per affrontarli meglio. Nei suoi sogni lucidi (perché di questo si tratta) la ragazza è padrona del proprio mondo, e non vuole permettere a qualche mostrone immaginario di prendere il controllo.

Abilità “lucide”, armi ispirate all’immaginario nerd e famigli da evocare saranno nascosti un po’ ovunque. Una volta trovati diventano di Cassidy, e la ragazza può decidere di prepararsi diversamente al successivo tuffo. Solo così potrà guadagnare consapevolezza di sé, e cambiare anche fisicamente il mondo onirico che la circonda.

Esplorare un sogno lucido per essere più sicuri del proprio sé sveglio

La lucidità è il punto di forza di Dreamscaper. In un mondo onirico davvero bello a guardarsi, con contorni sfocati proprio come in un sogno, tutto ciò che entra a contatto con Cassidy è perfettamente intenzionale. Segnata un’arma sul suo diario dei sogni basta poco perché la ragazza la immagini di nuovo, portandola con sé da subito ed eliminando la componente casuale.

O meglio, riducendo la componente casuale. Perché durante l’esplorazione si troveranno chiaramente altre armi più forti, con degli incantamenti elementali oppure abilità passive che esplodono gli incubi al contatto. Lo stesso vale per le abilità lucide.

Riuscire a farsi strada nel Dreamscape è ciò che fa guadagnare Determinazione (Resolve) a Cassidy. Di tutti i drop del sogno la Risolutezza è l’unico che può davvero influenzarne la forma, facendo apparire nuove stanze che aiutino la ragazza a proseguire (o la mettano ulteriormente alla prova).

Due mondi che non si distaccano mai troppo l’uno dall’altro

I sogni e il mondo reale chiaramente non possono essere confusi. Ma si influenzano, proprio come in Dreamscaper. Il sogno può risultare in utili consigli per il mondo reale, mentre la vita quotidiana può creare nuove proiezioni nel mondo onirico. Un po’ come i pro e i contro di una recensione possono essere terribilmente collegati.

Dai propri sogni Cassidy guadagna Determinazione e materiali. Ogni luogo di Redhaven invece ha un suo punto in cui Cassidy può utilizzare quanto ottenuto per essere più forte nel sogno o modificarne i dettagli. Può ad esempio meditare stando seduta su una panchina, e lasciar andare la negatività. Oppure può consultare il proprio quaderno degli schizzi per abbozzare qualcosa di nuovo da utilizzare nel successivo tuffo.

Anche i legami con le persone di Redhaven sono piuttosto legati ai successi della ragazza nel sogno. Guadagnando materiali si fabbricano “souvenir”, regali che possono piacere ciascuno a un gruppo limitato di persone. Per scoprire chi Cassidy dovrà chiaramente parlare con quelle persone, per poi aumentare il legame con loro tramite questi regali. Ciò che si ottiene, oltre una nuova amicizia, sono abilità passive sempre più potenti che la aiuteranno nel sogno.

Sconfiggere le proprie paure costa quanto un'abilità nuova in un mercato virtuale

C’è qualcosa di assurdamente normale dietro il grinding di Dreamscaper. Perché è innegabile che ci sia del sano grinding tra le meccaniche del gioco. Sbloccare anche solo un’abilità durante una visita a Redhaven è infattibile senza aver ripercorso almeno buona parte dei “piani” già esplorati.

Essere sconfitti dopo aver battuto due boss ed essersi inoltrati più a fondo nel sogno per due volte significa ricominciare da capo, dover trovare di nuovo la stanza del boss su ogni piano e – se possibile – saltare la lotta per addentrarsi ulteriormente. Anche lottare di nuovo diventa sempre meno complicato man mano che Cassidy si potenzia, per carità – ma ripercorrere tutti i piani resta un procedimento lungo.

Eppure, come dicevo, c’è qualcosa di assurdamente normale nella dualità reale-onirico di Dreamscaper. Sono proprio i sentimenti di Cassidy, le sue paure – che diventano mostroni in un mondo immaginato, ma che non sono altro che “pare mentali” durante l’esplorazione di Redhaven. Lunghi silenzi imbarazzati, timide frasi troncate si tramutano in serpenti marini e troll durante una notte di sonno. Non per tutti certo, giusto per chi ha un’immaginazione piuttosto sviluppata.

Cassidy è una persona normale, forse un po’ introversa, che pur aprendosi agli altri lo fa molto timidamente. Nel frattempo ha nella testa paure e dubbi, che prendono in sogno la forma fisica che di giorno gli manca. A volerci leggere un messaggio forse è proprio questo: “guarda che te lo stai immaginando tu“.

Camminiamo le strade attanagliati da paure di cui forse non ci rendiamo nemmeno conto. La paradossale solitudine del vivere in una enorme metropoli, circondati da milioni di altre persone al punto da essere invisibili. Quel tremore diffuso, le goccioline di sudore quando appena fuori dalla bolla qualcuno ci rivolge la parola. E anche la paura di morire, dai, aggiungiamo anche quella in chiave Permadeath.

Non importa a cosa stiate pensando: sono tutti mostroni solo nella vostra testa, tanto più -oni in sogno quanto più grandi ve li immaginate. E in quest’ottica anche quel lungo e a volte tedioso grinding brandendo una Buster Sword reimmaginata ha il suo senso. Non pretendevate mica di arrivare a un’epifania così importante senza un minimo di fatica?

Voto e Prezzo
8 / 10
21€ /21€
Commento
Dreamscaper lega mondo onirico e reale tra loro a doppia mandata, pur sapendo definire chiaramente i contorni di ciascuno. Paure e incertezze comuni prendono vita nei sogni lucidi di Cassidy, e spariscono dietro semplici parole nei momenti di veglia.
Pro e Contro
Level design
Replay-ability...
I mostroni si uccidono...

x Grinding tedioso
x ...fin troppo replay
x ...ma le paure sono astratte

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