Sin dal lancio di PlayStation Vita, chi più chi meno, un po’ tutti ci siamo chiesti quando avrebbero rilasciato un Brain Training per la portatile di casa Sony. A distanza di circa un anno, Climax Group ha tolto ogni dubbio con il rilascio di Smart As. Disponibile con la Instant Game Collection di Marzo, noi di Matt’s Games abbiamo provato a fondo questo interessante puzzle game e siamo pronti a darvi le nostre impressioni.
Smart As è il classico puzzle game ideato con lo scopo di allenare, divertendosi, la parte logico-aritmetica del cervello. Il brain training di Sony offre, oltre ad un allenamento quotidiano utile a verificare i propri progressi, un notevole numero di minigiochi, suddivisi in categorie. Infatti, ci ritroviamo ad avere cinque giochi differenti per ognuna di esse, che sono “Aritmetica”, “Logica”, “Linguaggio” e, ultima ma non per importanza, “Osservazione”. Smart As, inoltre, è strutturato in modo da spingere gli utenti a giocarci il più spesso possibile, poiché l’unico modo per sbloccare tutti i minigiochi è quello di completare giorno per giorno l’allenamento quotidiano. Inoltre, ognuno di essi è presente in varie difficoltà, che vanno da “Facile” a “Genio”, ove l’unico modo per sbloccare quella successiva è il conseguimento di tre stelle in quella attuale. Se all’inizio Smart As può sembrare un gioco semplice, completare con buoni risultati le sfide alla difficoltà massima richiederà molto tempo ed un allenamento costante. Purtroppo, però, ci sono dei difetti che spesso falsano i risultati, ma vedremo meglio in seguito come.
Come se non bastasse, Smart As offre anche una modalità online. Tuttavia, a causa di motivi del tutto ignoti, questa non funzionerà nella maggior parte dei tentativi. In quei rari casi in cui riuscirete ad accedervi, vi ritroverete dinnanzi a tre sfide (scelte casualmente tra tutte quelle esistenti), che varieranno a seconda della zona in cui vi trovate. Lo scopo è quello di registrare un punteggio quanto più alto possibile, che altri giocatori della medesima area dovranno superare. Questi risultati resteranno validi per una settimana, dopodiché dovrete affrontare nuove sfide per ottenere un nuovo punteggio. In base ai vostri risultati, otterrete delle stelle che, settimana dopo settimana, si accumuleranno e vi permetteranno di guadagnare posizioni nella classifica mondiale. Poiché i tempi di attesa non sono proprio brevi, Smart As offre la possibilità di completare le sfide di altre regioni geografiche, a patto che ci si vada anche fisicamente. Da questo punto di vista può sembrare interessante che il titolo in questione spinga a viaggiare per il mondo, ma vi renderete facilmente conto che non è accessibile proprio a tutti come soluzione. Il gioco sfrutta anche “Near” di PS Vita, dandovi la possibilità di creare voi una serie di sfide che i giocatori nei paraggi dovranno superare. In generale, Smart As cerca di sfruttare tutte le feature della console, quali il sensore di movimento, la fotocamera e le carte per la realtà aumentata e/o i due schermi touch. I risultati ottenuti sono positivi, nonostante capiti spesso che l’ipersensibilità della console faccia commettere degli errori non voluti, rovinandovi la partita. Come se non bastasse, è fin troppo semplice barare. Per quanto lo spirito del gioco dovrebbe frenarvi dal farlo, in alcuni casi sarà persino impossibile non farlo, poiché ci sono dei giochi che offrono pochissime combinazioni diverse, anche all’interno della stessa partita. Di conseguenza, volente o nolente, finirete con l’impararle a memoria con un risultato decisamente scontato.
Da un punto di vista meramente grafico, Smart As si presenta con un aspetto decisamente appagante, piacevole alla vista e che non disturba. Anche gli fps sono stabili e, quindi, non minano l’esperienza di gioco in alcun modo, rendendola decisamente migliore. Lo stesso discorso, però, non si può dire della voce narrante che vi accompagnerà per tutto il tempo. Un po’ perché ha un tono di voce irritante, un po’ perché spesso e volentieri fa battute squallide, un po’ perché inizia a prendere in giro il giocatore qualora dovesse ottenere dei risultati scadenti. Insomma, se ne poteva fare decisamente a meno.
#LiveTheRebellion