Analizzare un prodotto videoludico prettamente narrativo a volte può essere più complesso di quanto si possa pensare. Quali sono i veri punti di forza di una storia? La trama principale? Il realismo con il quale viene rappresentato il mondo di gioco? I rapporti tra i personaggi? Questi sono tutti fattori che vanno presi in considerazione, ma che non per forza possono essere tutti contenuti all’interno dello stesso titolo. Questo preambolo è stato scritto perché oggi, dopo la recensione della prima “puntata” , vi parleremo di
Life is Strange: Before the Storm Episodio 2 – Il Mondo Nuovo (al quale per comodità, all’interno di questo articolo, ci riferiremo solamente come “Il Mondo Nuovo”). Non perdiamo altro tempo, quindi, e partiamo subito con la recensione di questo capitolo di passaggio del tanto atteso prequel sviluppato da
Deck Nine Games e disponibile per PlayStation 4, Xbox One e Pc.
Versione testata: PlayStation 4
#FruitoreTrama VS #FruitorePersonaggi
Si tratta di una scelta sbagliata?! Dipende dai punti di vista
La
trama di
Life is Strange: Before the Storm Episodio 2 – Il Mondo Nuovo prosegue la mattina successiva agli avvenimenti della “puntata” precedente, con un enorme incendio in arrivo ad Arcadia Bay e con la convocazione del preside di Chloe e Rachel.
La trama vera e propria, salvo in un paio di situazioni, viene però quasi del tutto accantonata, lasciando ampio spazio alla caratterizzazione dei personaggi e alla nascita di quel forte sentimento alla base del capitolo originale di Life is Strange. Si tratta di una scelta sbagliata? Dipende. Se siete tra coloro che giocano a Before the Storm per conoscere tutti quegli eventi che hanno portato alle avventure di Max (il degrado della famiglia Prescott, l’arrivo di Mark Jefferson, i problemi con lo spacciatore di Chloe)
potreste venire delusi dalla narrazione de “Il Mondo Nuovo”, in quanto, nonostante manchi solamente un episodio alla conclusione di questo prequel, gli sviluppatori sembrano essersi presi tutta la calma possibile per analizzare la psicologia dei personaggi all’interno di questo universo narrativo. Se siete invece, come il sottoscritto, interessati al rapporto tra Chloe e Rachel e alla comprensione di quel sentimento che unisce le due ragazze,
troverete questa seconda parte dell’avventura davvero interessante e capace di scaldarvi il cuore dalla prima all’ultima scena (soprattutto nella seconda metà di gioco). Detto questo è inevitabile sottolineare come
la regia e la scrittura dei dialoghi si attesti sempre su livelli davvero alti, con un pathos e una drammaticità che, pur non raggiungendo il titolo originale, riusciranno sicuramente a colpire il giocatore, sia che esso appartenga alla prima o alla seconda categoria di fruitori sopra citate.
La longevità de “Il Mondo Nuovo” rimane quella degli scorsi episodi (circa 3 ore per terminare il tutto), ma segnaliamo come la presenza di
graffiti particolarmente semplici da trovare renda l’esplorazione più breve e meno impegnativa rispetto al passato.
Dialoghi e bivi morali
Dal punto di vista ludico, il titolo non offre nulla di particolarmente innovativo
Ancora una volta, dal punto di vista ludico, il titolo non offre nulla di particolarmente innovativo.
Le scelte di dialogo risultano essere fondamentali per il delineamento della personalità e dei rapporti tra i vari personaggi (sono infatti presenti un paio di bivi particolarmente importanti), ma la mancanza del potere di riavvolgimento del tempo di Max rende il
tutto estremamente “povero” per quanto riguarda il gameplay. Come anticipato nel paragrafo dedicato alla trama, i
graffiti da realizzare/trovare nel corso di questo secondo episodio (vero motivo ludico per il quale esplorare a fondo le aree di gioco) sono
decisamente facili da reperire, privando “Il Mondo Nuovo” di quella rigiocabilità e “puzzle ambientali” (se così si possono chiamare) necessari per l’ottenimento del graffito e relativo trofeo/obiettivo.
Musica per le mie orecchie
Un plauso particolare alla regia di un paio di scene
Ottimo ancora una volta il comparto tecnico, che tra una discreta modellazione poligonale dei personaggi, una
palette cromatica sensazionale e una colonna sonora, come sempre, ineccepibile, si dimostra essere tra le migliori per questo tipo di produzione ad episodi. Un plauso particolare alla regia di un paio di scene (all’inizio e alla fine della “puntata”) che sono riuscite a scaldarci il cuore e a farci davvero apprezzare i personaggi di questo prequel. Grazie alla
totale assenza di bug e di cali di frame, siamo riusciti a completare l’avventura senza mai doverci lamentare per problemi tecnici di qualsiasi tipo, a differenza di quanto accaduto recentemente con Telltale Games (se non sapete di cosa stiamo parlando
ecco la recensione incriminata).
Verdetto
7.5 / 10
"Ho fatto 1 contro il preside"
Commento
Pro e Contro
✓ Caratterizzazione dei personaggi ottima
✓ Emotivamente forte
✓ Tecnicamente di qualità
x Trama principale che procede a rilento
x Gameplay ridotto all'osso
x Nessuna vera novità di rilievo
#LiveTheRebellion