Recensione Observer

Il team di Layers of Fear torna alla carica con Observer, produzione horror dalle tinte cyberpunk che promette di staccarsi completamente da quanto visto sino ad ora sul mercato.

Il genere horror, all’interno dell’intero panorama videoludico, è sicuramente uno dei filoni narrativi più apprezzati, con un sacco di progetti interessanti che vengono alla luce (quasi) ogni mese. I ragazzi di Bloober Team, sviluppatori polacchi noti per il loro splendido lavoro su Layers of Fear, tornano alla carica con Observer, produzione horror dalle tinte cyberpunk che promette di staccarsi completamente da quanto visto sino ad ora sul mercato. Saranno riusciti ad alzare ancora di più il livello qualitativo di questa tipologia di gioco, oppure saranno scivolati inesorabilmente nei cliché più banali limitandosi all’utilizzo di “semplici” jumpscare?! Prima di scoprirlo tramite la nostra recensione, vi ricordiamo che Observer è già disponibile su Steam e sugli store digitali delle principali console Microsoft e Sony, ma a prezzi differenti tra loro. Se su Pc è infatti possibile recuperare il gioco a 27,99€, su Xbox One il suo costo è leggermente più alto (29,99€) e, inspiegabilmente, su PlayStation 4 raggiunge i 35,99€. Una differenza non abissale, sia chiaro, ma che ci sentiamo comunque di evidenziarvi.

Versione testata: PlayStation 4

Quando l’horror non è convenzionale
Inutile negarlo: il lavoro fatto dal team polacco è a dir poco sublime, con un’atmosfera cyberpunk di altissimo livello ibridata alla perfezione con il genere horror
Il cyberpunk è un genere narrativo che, purtroppo, negli ultimi anni non è riuscito a riemergere dalle scene, rimanendo purtroppo un prodotto di nicchia legato al passato e, come per il western, capace di continuare a vivere attraverso pochissime nuove produzioni interessanti. Blooper Team, dimostrando un notevole coraggio, sono riusciti a fare irruzione nel mercato videoludico con il loro nuovo lavoro. Ambientato nella Polonia del 2084, Observer racconta la storia di Daniel Lazarski, poliziotto al servizio della corporazione Chiron incaricato di sondare le menti delle persone per scoprire crimini, segreti e pensieri perversi in modo da prevenire eventuali problemi. In un ambiente ostile alle forze di polizia e minato dalla Nanofagia (una malattia che attacca tutte le persone provviste di impianti cibernetici), Daniel sarà costretto ad ispezionare i bassifondi di Cracovia per scoprire il motivo per il quale suo figlio, con il quale non aveva rapporti da diverso tempo, abbia deciso di mandargli un messaggio dal significato misterioso. Questo è solo l’inizio di una storia ricca di colpi di scena che porterà Daniel ad affrontare non solo una società in declino, ma anche le proprie paure e i propri pensieri più remoti. Inutile negarlo: il lavoro fatto dal team polacco è a dir poco sublime, con un’atmosfera cyberpunk di altissimo livello ibridata alla perfezione con il genere horror. Nel corso dell’avventura ci siamo sentiti spesso a disagio e costretti a prendere fiato dopo determinate sessioni particolarmente disturbanti. Disturbo che, sia chiaro, non è assolutamente dovuto a scene splatter e/o violente, ma a momenti claustrofobici e psichedelici in seguito alle incursioni mentali dei vari abitanti dei bassifondi di Cracovia. Queste parti si dimostrano essere le più riuscite dell’intera produzione, con effetti visivi e sonori capaci di colpire anche il più stabile dei giocatori. Non neghiamo, infatti, che se il titolo fosse stato reso disponibile per la realtà virtuale, saremmo stati costretti a togliere i nostri visori in tempi decisamente brevi, per evitare scombussolamenti mentali dovuti a determinati scelte stilistiche. Per quanto riguarda i personaggi del gioco, un plauso particolare va fatto al nostro protagonista, interpretato da Rutger Hauer, che riesce, con il procedere della storia, a guadagnare sempre più carisma e a legarsi indissolubilmente con il giocatore. Ottimi anche tutti i personaggi secondari che, nella loro follia, sicuramente risulteranno affascinanti a tutti gli amanti di questa tipologia narrativa. La longevità del titolo si attesta tra le 8 e le 10 ore, in base a quante missioni secondarie deciderete di intraprendere e a quanto vorrete esplorare l’area di gioco, costituita da un grande palazzo e dall’area circostante ad esso (con tanto di easter eggs dedicati al precedente lavoro del team). Per quanto riguarda l’aspetto horror della produzione, ammettiamo che, per quanto alcuni jumpscare siano comunque prevedibili, Observer si trova su tutto un altro livello rispetto alla gran parte delle altre produzioni di questo tipo, risultando intelligente nell’applicazione dei cliché e il più delle volte giocando con essi. Un vero must per gli amanti delle storie affascinanti e disturbanti allo stesso tempo.

Una passeggiata tra i bassifondi di Cracovia
Da un punto di vista prettamente ludico, Observer appartiene a quella categoria di titoli (horror e non) che alcuni definirebbero “walking simulator”
Da un punto di vista prettamente ludico, Observer appartiene a quella categoria di titoli (horror e non) che alcuni definirebbero “walking simulator”. Nel corso della nostra avventura, infatti, la nostra principale attività sarà quella di esplorare il mondo di gioco, interagendo con abitanti e oggetti nella speranza di procedere con la nostra indagine. Il nostro protagonista, infatti, avrà a disposizione alcuni impianti cibernetici che gli permetteranno di vedere anche al buio, di visualizzare tutti gli elementi tecnologici all’interno di una stanza e di analizzare qualsiasi reperto organico sotto i propri occhi. Queste diverse visioni andranno alternate durante la nostra missione per poter scoprire quali oscuri segreti si nascondono nei bassifondi della città della Polonia. Interagendo con i vari inquilini del palazzo, inoltre, sarà possibile affrontare conversazioni a risposta multipla che, però, gran parte delle volte non andranno a modificare la trama di gioco, ma solo l’impatto che avrà il nostro protagonista con i diversi NPC. Del tutto assenti sezioni d’azione e/o combattimenti, costringendo Daniel Lazarski ad affrontare un paio di situazioni pericolose tramite sezioni stealth riuscite, ma che di certo non fanno gridare al miracolo per innovazione e tecnica. Durante la nostra esplorazione ci troveremo ad analizzare anche alcuni computer che conterranno, al di là di mail e altri file testuali, diversi livelli di un minigioco divertente che ci costringerà ad usare l’ingegno per sconfiggere pericolosi ragni mutanti. Evidenziamo, infine, la presenza di qualche bivio narrativo che, soprattutto nel finale, andrà a modificare la vita del nostro protagonista e delle persone attorno a lui.

Psichedelia portami via
Observer presenta soluzioni visive davvero d’impatto e capaci di far vacillare anche il più stabile dei giocatori
Come abbiamo già detto più volte nel corso di questa recensione, Observer presenta soluzioni visive davvero d’impatto e capaci di far vacillare anche il più stabile dei giocatori. Graficamente il titolo si difende comunque bene, ma sono proprio le scelte stilistiche a rendere il lavoro del team polacco una vera perla all’interno del genere horror. Ottimo anche il comparto sonoro, con una riuscita colonna sonora disturbante e con un doppiaggio inglese di qualità (presenti comunque i sottotitoli in italiano). Unica vera, grande, pecca sul piano tecnico sono i numerosi cali di frame che abbiamo constatato dall’inizio alla fine del gioco. Cali di frame che, lo ammettiamo, sono risultati in alcuni momenti davvero intollerabili e capaci di confonderci ancora di più rispetto ad alcune soluzioni visive del gioco. Per il resto evidenziamo l’assenza di altre tipologie di bug e la presenza di alcuni caricamenti nascosti troppo lunghi e che, purtroppo, non riescono a mantenerli “nascosti” risultando, al contrario, troppo evidenti.

Verdetto
8.5 / 10
Come lo metti in una produzione cyberpunk, Rutger Hauer spicca
Commento
Observer è un titolo dal carisma unico e ben definito. I ragazzi di Bloober Team sono riusciti nell'ardua impresa di realizzare un titolo horror non banale, affascinante, psichedelico e capace di colpire allo stomaco il giocatore pur senza far vedere scene splatter e/o eccessivamente violente. Nonostante un comparto ludico nella media e dei pesanti cali di frame (elementi che impediscono al gioco di entrare nell'Olimpo dei videogames), ci sentiamo di consigliare l'acquisto di Observer non solo a tutti gli amanti dell'horror e della fantascienza, ma anche a tutti coloro che sono alla ricerca di soluzioni visive uniche, capaci di veicolare il linguaggio dei videogames con metodi nuovi e interessanti. Insomma: se Layers of Fear era un ottimo biglietto da visita per il team polacco, con Observer abbiamo la conferma della qualità e della genialità di Bloober Team. Teneteli d'occhio!
Pro e Contro
Atmosfera unica
Disturbante come pochi altri titoli
Comparto audio/video di qualità

x Nulla di ludicamente innovativo
x Pesanti cali di frame
x Caricamenti "nascosti" troppo lunghi

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