Guido Avitabile

Speciale Kill Your Friends – Ambizioni Omicide

Quanto in là ti spingeresti per realizzare le tue ambizioni?

1997: l’industria discografica britannica è in pieno fermento, il Brit-pop è ormai un genere affermato e Steven Stelfox, cercatore di talenti presso la A&R Records, vuole sfondare in tutti i modi. Basato sull’omonimo libro Best-Seller di John Niven e diretto da Owen Harris, è un film del 2015 facente parte di quella sfilza di pellicole mai arrivate nelle nostre sale, fino a quando Koch Media ha iniziato a distribuirlo lo scorso 20 Aprile in formato home video. Brillante thriller tragicomico, scopriamo insieme se Nicholas Hoult è riuscito a sfondare nel panorama discografico britannico della fine dello scorso millennio.

 

Unleash your Monster
Come ho già anticipato, Kill Your Friends è un film tragicomico, mette lo spettatore di fronte a Steven Stelfox (Nicholas Hoult) che, in maniera analoga al libro, racconta in prima persona cosa pensa, cosa brama, e soprattutto svela raccapriccianti retroscena (Veri o finti che siano, chissenefrega) sull’industria discografica britannica. Un mondo dove o divori o vieni divorato, non esistono amici, ci sono solamente persone con cui si collabora fino a quando non diventano un ostacolo alla propria carriera. Scendere nel dettaglio nella trama di Kill Your Friends  ne rovinerebbe parzialmente la visione, perchè il flusso degli eventi che porteranno (o meno) Steven al successo, tra cocaina, inganni e omicidi è un treno di circa cento minuti da non farsi sfuggire, soprattutto se avete apprezzato produzioni come American Psycho.

Musica vera e musica falsa
Kill your Friends non deve però la sua forza solo a Hoult e alla regia di Harris, ma anche al resto del cast che, ovviamente, sono solo uno strumento per far risplendere il personaggio di Stelfox. La bella Rebecca (Georgia King), il collega Roger (James Corden), il rivale Parker Hall (Tom Riley), il mentore James Trellick (Joseph Mawle) e  l’innocente sottoposto Darren (Craig Roberts) hanno tutti dei difetti, che li rendono squali nella vasca dei pesci discografica britannica, sono tutti marci, come Steven ci fa più volte notare nel corso della pellicola, perché se non sei ambizioso non puoi avere successo nel mondo della musica. E non sono solo i discografici a fare schifo (umanamente parlando) ma anche tutto il loro mondo: è un sistema in cui cane mangia cane, gruppi indie sono convinti di fare la differenza, e cantanti mainstream vanno fuori di testa, pronti a fare il bagno in una pozza di HIV per avere 15 minuti di successo. Uno spaccato, ancora una volta, tragicomico che, tramite le azioni di Stelfox non può che intrattenere lo spettatore (anche grazie all’ottima interpretazione di Hoult).

Un vero peccato che Kill your Friends non sia arrivato nelle nostre sale.

L’altra vera grande protagonista di Kill Your Friends è ovviamente la musica,  che  può contare su brani composti dai Blur e dai The Chemical Brothers, dagli Oasis e dai The Prodigy, che si mischiano perfettamente a quelli inventati ad hoc per il film eseguiti dai gruppi inventati scritturati da Steven nel corso dei suoi viaggi. Una ricostruzione del Britpop di fine anni ’90, mentre il mondo si faceva stregare dalle “Fottute Spice Girls” e la Gran Bretagna cercava di trovare la propria icona.

 

Tifare il Cattivo nel 2017
Non bisognerebbe ridere di quanto accade a schermo, ma il ritmo della pellicola diretta da Owen Harris, condito dai dialoghi e monologhi di Hoult non permettono pause allo spettatore, caricandolo di adrenalina in attesa di quell’ultima scena pragmatica che chiude il tutto. Mi ritrovo, in maniera analoga a quel che accade in House of Cards, a tifare per il cattivo: perchè Steven Stelfox è ciò che più si allontana da un buon esempio da seguire. La sua ambizione che lo trascina sempre più in basso ma, che in un modo o nell’altro  riesce sempre a motivarlo per migliorarsi e sottomettere gli altri. Nonostante i fallimenti e le terribili azioni, Stelfox è impossibile da odiare, forse proprio perché si rivolge direttamente allo spettatore, guardando in camera per la maggior parte del film, proprio come il Frank Underwood di Kevin Spacey. Ci si ritrova così dalla parte del cattivo: sebbene si sia consci che uccidere qualcuno sia sbagliato, si crea un rapporto empatico che ci porta ad essere felici del successo di Stelfox anche ben sapendo che è un pezzo di sterco come essere umano.

Il Bluray distribuito da Koch Media ha al suo interno anche le interviste agli attori e un backstage delle riprese, grezzo e molto particolare. Un film che intrattiene per  cento minuti senza rallentare praticamente mai, con un Hoult forse nella sua miglior performance finora (e il ragazzo era uno dei personaggi più riusciti di Mad Max Fury Road, eh).

Date una possibilità all’edizione Home Video di Kill Your Friends, soprattutto per evitare che altre pellicole del genere vengano ignorate e che gli sia data una possibilità anche in sala.

 

  • Attori: Nicholas Hoult, Craig Roberts, Tom Riley
  • Formato: Blu-ray, PAL, Schermo panoramico
  • Audio: Italiano, Inglese
  • Lingua: Italiano, Inglese
  • Sottotitoli: Italiano
  • Regione: Regione B (Maggiori informazioni su Formati Blu-ray.)
  • Numero di dischi: 1
  • Studio: Koch Media
  • Data versione DVD: 20 apr. 2017
  • Contenuti speciali: Backstage, interviste, trailer

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