Yatch Club Games con
Shovel Knight è riuscita a creare un personaggio iconico e di successo, tanto da vedergli fare diverse comparsate al di fuori del proprio mondo. La fama dietro al cavaliere blu armato di pala è da ricercare nell’ottimo platform che sta alle spalle del titolo, e cosa non meno importante, del
supporto della stessa software house, con l’arrivo di diversi contenuti extra oltre al semplice gioco base. Dopo la prima campagna rilasciata gratuitamente ai possessori del titolo originale, che vedeva come protagonista il curioso alchimista
Plague Knight, oggi toccherà scoprire di più su un altro dei boss affrontati da Shovel Knight nel corso della sua avventura:
Specter Knight.
Disponibile inizialmente in esclusiva su
Nintendo Switch sia in versione stand alone che in un succulento bundle contenente i 3 giochi, vediamo cosa ci aspetta in
Specters of Torment.
Era una notte buia e tempestosa
In questa nuova campagna andremo a scoprire di più su questo misterioso e solitario personaggio, svelando alcuni retroscena della sua backstory e i motivi che l’hanno spinto ad unirsi all’
Incantatrice, la villain che nel titolo originale metterà a fuoco e fiamme il regno di Shovel Knight. Fra i vari compiti di Specter Knight ci sarà anche quello di formare l’esercito della sua padrona, affrontando uno ad uno i vari cavalieri, che una volta sconfitti si uniranno alla causa più o meno volentieri.
È interessante scoprire,
nonostante ci sia un lavoro di riciclo di asset e personaggi, quanto Yatch Club Games si sia adoperata per plasmare nuovamente la sua creatura, in maniera ancora più massiccia di quanto avvenuto in
Plague of Shadows, minimizzando quell’effetto déjà vu da copia carbone. La storia procede su ben altri temi,
e i retroscena di Specter Knight ci vengono dosati con il giusto ritmo, riuscendo ad intrattenere proprio come il titolo originale, nelle 5/6 ore necessarie per portarlo a termine.
Proprio nel cercare di delineare questo nuovo protagonista, non solo caratterialmente,
Yatch Club Games va a riscrivere completamente tutta la componente platform del gioco, dicendo addio all’ormai collaudato “pogo jump” di Shovel Knight per un sistema più canonico ma non per questo meno interessante o stimolante. Specter Knight come avrete capito potrà saltare,
ma i suoi balzi non saranno sufficienti per superare i vari ostacoli presenti sulla sua strada. Per fare ciò dovrà affidarsi al “wall jump”, scalando brevemente le pareti e prendere lo slancio necessario per spiccare il “volo”. Questo porta a tutta una serie di dinamiche e situazioni basate sul tempismo e la precisione del giocatore, che dovrà necessariamente familiarizzare con questo nuovo sistema per portare a termine i vari stage.
Jump Around
Specter Knight potrà
fare affidamento anche su una letale falce, che brandirà come arma per fare piazza pulita dei nemici. Ma non solo. Sfruttando lo slancio in volo, e sempre con il giusto timing,
sarà possibile usare i nemici volanti, o appositi appigli, per avanzare nel corso del livello. Il mix di salti e attacchi crea una miscela di platforming decisamente riuscita e stimolante per i giocatori, che si troveranno di fronte ad una sfida si impegnativa, ma mai impossibile o frustrante, se affrontata con la “testa”.
Immancabile, torna la “morte alla
Dark Souls” vista in Shovel Knight e diventata caratteristica innata dell serie. Ad ogni dipartita,
il denaro in nostro possesso verrà decurtato e lasciato nel punto dove siamo caduti. A noi la possibilità, ripartendo dall’ultimo checkpoint di recuperare il bottino evitando di morire una seconda volta, perdendo definitivamente il denaro.
La nuova avventura di Yatch Club Games con protagonista Specter Knight arriva nell’eShop di Nintendo Switch in 2 diverse versioni. Una stand alone, giocabile quindi senza dover necessariamente possedere il gioco base al prezzo di 9.99€,
l’altra in bundle con Shovel Knight e il secondo DLC, a 24.99 €.
Questa versione Switch sfrutta a dovere tutte le caratteristiche della console, in particolar modo, come successo nelle edizioni 3DS e Wii U, del pieno supporto all’amiibo di Shovel Knight, che
andrà a sbloccare diversi contenuti extra all’interno dei 3 titoli, come sfide aggiuntive, coop, e un simpatico companion che ci seguirà all’interno dei livelli.
Proprio riguardo la modalità cooperativa, 2 giocatori potranno collaborare per il superamento dei vari stage sfruttando, senza necessariamente disporre di un secondo pad, dei Joy-con nella loro configurazione orizzontale, permettendo ad un altro giocatore di prendere parte all’avventura, nonostante tale soluzione non sia delle più comode nelle lunghe sessioni.
Il crimine (ap)paga
Sempre a supporto della nostra avventura, nel castello che farà da base per le nostre scorribande, troveranno posto alcuni “figuri” che si riveleranno fondamentali per il potenziamento del nostro personaggio. In particolare
Red, ci chiederà di raccogliere all’interno dei livelli alcuni teschi rossi, che potremo scambiare con i
Curio, delle reliquie che ci conferiranno dei poteri speciali che sfruttano la barra dell’oscurità (
l’equivalente dei punti magia), come ad esempio utilizzare armi secondarie, barriere o ripristinare parte dell’energia, e potranno essere potenziati spendendo il denaro raccolto giocando. Per quanto estremamente utili, alcuni curio tenderanno ad essere snobbati durante il gioco, favorendo ad esempio il potere curativo, semplificando in molti frangenti i passaggi più ostici, ad esempio le boss fight, di per sé mediamente più abbordabili rispetto all’originale.
Nelle stanze del castello trovano spazio anche un venditore che ci offrirà una vasta scelta di armature, ognuna dotata di caratteristiche peculiari, e Missy, una giovane aiutante che ci fornirà (
con la possibilità eventualmente di acquistarli per il giusto prezzo), importanti informazioni su alcuni collezionabili dimenticati per strada. Perlustrando il castello ci imbatteremo anche alcune sfide da completare, come l’interessante torre di Horace, una scalata randomica con scorrimento automatico verso l’alto nella quale avremo una sola occasione per raggiungere la vetta.
Dead pixel
Stilisticamente Specters of Torment si ripropone come Shovel Knight, con
lo stesso comparto grafico che ricalca i grandi classici dell’era 8-16bit e una colonna sonora nuovamente chiptune dal piglio squisitamente retrò. Benché i pixel a schermo facciano presa sul fattore nostalgico, c’è stato molto lavoro per riadattare i livelli già visti creando nuove soluzioni che si sposassero con il gameplay di Spectre Knight, con risultati ottimi sotto ogni punto di vista.
Come il titolo originale, anche Specter of Torment presenta un adattamento completo in italiano.
Verdetto
8 / 10
Non c'è due senza...Shovel Knight
Commento
Pro e Contro
✓ Nuove meccaniche platform
✓ Alto livello di sfida
✓ Artisticamente sempre all'altezza
x Uso dei Curio sbilanciato
x Alcune Boss Fight non troppo impegnative
#LiveTheRebellion