Quando si parla di JRPG che hanno fatto la storia del genere è impossibile non menzionare Tales of. La serie di Bandai Namco Entertainment negli ultimi anni è cresciuta tantissimo e ha saputo rinnovarsi profondamente ad ogni nuovo capitolo. L’ultimo di essi è Tales of Berseria, disponibile da qualche mese in Giappone e che grazie alla demo presente sul PlayStation Store giapponese abbiamo avuto modo di provare in anteprima in maniera approfondita. L’uscita occidentale è invece prevista per il 27 Gennaio.
Prima dell’uscita del gioco fu rivelato che le vicende di Berseria sono ambientate nello stesso mondo di Tales of Zestiria, ma centinaia di anni prima degli avvenimenti con protagonisti Sorey e i suoi compagni. Berseria quindi ci racconterà la nascita del fenomeno chiamato Malevolenza e del primo Redentore, termini che chi ha giocato Zestiria conosce molto bene.La versione di prova permette di fare la conoscenza di tutto il cast principale, composto da 6 personaggi: Velvet Crove, la protagonista del gioco, Rokuou Rangetsu, Eleanor Hume, tutti e tre umani, Laphicet, Magilou e Aizen. Questi tre appatengono ad una razza chiamata Malak, termine con cui vengono nominati esseri celestiali che in Zestiria abbiamo conosciuto come Serafini. Purtroppo la demo da noi provata non accenna molto alla trama per cui ci riserviamo di parlarne meglio in futuro, ma il collegamento con Zestiria appare piuttosto evidente e nonostante Berseria sia un prequel, esiste la possibilità di non poter comprendere appieno la trama se non si è giocato al capitolo precedente, un dubbio che verrà sfatato solo quando il gioco arriverà nel mercato nostrano.
La demo permette di provare a fondo il nuovo battle system del gioco. Per prima cosa gli scontri non avverranno in tempo reale come Zestiria, ma si ritorna alla classica transizione fra mappa e area da battaglia presente da sempre nella serie. Durante i combattimenti il giocatore potrà muovere liberamente la telecamera grazie alla leva analogica destra del pad, evitando così situazioni scomode causate dalle inquadrature. Come ogni Tales of che si rispetti, ogni personaggio possiede le classiche arti, che vanno da quelle fisiche alle magiche fino alle devastanti Arti Mistiche. Una delle novità nel gameplay di Berseria è che il giocatore potrà liberamente utilizzare le arti grazie ai tasti quadrato, triangolo, cerchio e x del pad, che potremo impostare dal menù principale secondo le proprie esigenze e stile di gioco. Ogni personaggio inoltre possiede un abilità speciale, attivabile grazie al Break Soul System. Spendendo un punto, con la pressione del tasto R2 attiveremo l’abilità, che varia in base al personaggio utilizzato. Velvet ad esempio libererà il suo braccio demoniaco, scatenando arti devastanti, Magilou sarà in grado di utilizzare le arti magiche più velocemente, e così via. Il Break Soul System inoltre permette di prolungare una normale combo e in alcuni personaggi possono usare Arti Mistiche diverse. I punti utilizzati per attivare questa abilità servono anche a cambiare un personaggio in battaglia, permettendoci così di poter utilizzare sempre i personaggi più adatti alla situazione.
Dal punto di vista del gameplay quindi, Tales of Berseria compie un ulteriore passo in avanti e si candida come miglior gioco dell’intera serie.
Per quello che riguarda l’aspetto tecnico, il gioco sicuramente beneficia dell’hardware di PlayStation 4, con caricamenti molto brevi e 60fps costanti in qualsiasi situazione. Di contro però pesa la sua natura cross-gen: In Giappone il gioco è uscito sia su PS4 che PS3, cosa che limita il titolo a livello grafico, con il motore di gioco che è praticamente lo stesso che viene utilizzato da Tales of Xillia, uscito nel 2011 in patria e che arrivati nel 2016 sente decisamente il peso degli anni, soprattutto se consideriamo il fatti che in occidente il gioco arriverà su PS4 e PC, piattaforme che a livello grafico offrono molto di più. Questo certamente non intaccherà l’esperienza di gioco, ma considerando l’importanza del franchise a livello mondiale era lecito aspettarsi qualcosa di più.
[nggallery id=3180]
#LiveTheRebellion