Abbiamo già avuto modo di parlare dell’esuberante successo di
Hatsune Miku nella recensione di
Hatsune Miku: Project Mirai DX uscito lo scorso Settembre su
Nintendo 3DS. Nonostante gli anni l’interesse verso l’idol virtuale di casa
Crypton Future Media sembra non placarsi, ed ecco arrivare, firmato nuovamente da Sega, un nuovo capitolo della serie che l’ha lanciata su console,
Hatsune Miku: Project DIVA X, disponibile dal 30 Agosto nel solo formato digitale su
PS Vita e per la prima volta su
PlayStation 4.
Versione testata: Playstation 4
Hello World
Dopo anni di capitoli fotocopia, dove l’unica novità era rappresentata dalla sempre ricca e variegata playlist, con questo nuovo capitolo di Project Diva,
Sega ha ben pensato di cambiare leggermente la formula (
vincente) con il quale negli anni è riuscita a catturare migliaia di giocatori. In Project Diva X troviamo una rinnovata modalità Storia, nella quale a mo’ di visual novel
dovremo aiutare Miku e gli altri Vocaloid a riportare la vita nel loro mondo, in modo che possano tornare a cantare e con le loro canzoni rendere felici tutti. Per farlo dovremo “suonare” le canzoni presenti, qua divise per “Cloud”, nuvole che rappresentano stili diversi e che nell’insieme formano l’essenza dei Vocaloid. Non aspettatevi però chissà quali sviluppi di trama. Nel complesso
ci troviamo di fronte ad un racconto che si sviluppa molto semplicemente e nel quale ci capiterà di interagire con Miku e i suoi amici, i quali proporranno suggerimenti ed eventi per far si che il loro mondo torni a risplendere. Su questa base, oltre alla main quest che ci porterà ad interpretare le canzoni con il classico schema da rhythm game della serie, ci troveremo anche alle prese con un semplice minigioco nel quale dovremo interagire con i personaggi per aumentare il nostro livello di affinità, regalandogli gli oggetti guadagnati giocando.
Questo influirà sulla percentuale di Voltaggio ottenibile a fine partita, che crescerà all’aumentare dell’affinità con il personaggio usato.
Ma cosa è il Voltaggio, e come influirà nelle nostre partite? In pratica il Voltaggio rappresenta il valore minimo da raggiungere per superare la canzone e, a sua volta, ripristinare la nuvola. Per far si che questo avvenga potremo avvalerci dei Moduli, i vestiti sbloccabili per Miku e compagni, ognuno dei quali reagirà diversamente alla canzone scelta, influendo sulla percentuale ottenibile e offrendoci dei vantaggi durante il brano, come ottenere punteggio bonus ogni tot note eseguite, aumentare la possibilità di ottenere moduli nuovi o ancora rendere più semplice il target timing delle note a schermo. Oltre ai moduli potremo scegliere anche una serie di accessori di varia natura, che se combinati fra loro (
seguendo il tema di ogni nuvola) garantiranno una percentuale maggiore di Voltaggio iniziale, rendendoci le cose più semplici.
L’importanza dei costumi in questo capitolo trova maggiore spessore rispetto al passato, e la necessità di variare o di ottenerne di nuovi per ogni personaggio assume un ruolo primario in Project Diva X, fattore che spingerà a rigiocare più volte le stesse canzoni, magari aumentando il livello di sfida, solo per completare tutto il guardaroba disponibile. Per far si che si sblocchi un nuovo modulo, all’interno della canzone dovremo eseguire e
chiudere con successo una fase del brano chiamata Chance Time: durante questo breve intermezzo le note colpite andranno a riempire una barra a forma di stella situata nella parte bassa dell’HUD. Per far si che il Chance Time abbia successo, una volta riempita la stella, dovremo chiudere la combo cogliendo lo
Star Target. Se tutto andrà a buon fine si attiverà una sequenza nel quale Miku (
o uno degli altri personaggi utilizzati) si trasformerà, sfoggiando una nuova mise.
On the road again
Come detto
il gameplay dei precedenti titoli della serie Project Diva torna pressoché inalterato, per buona pace dei fan che potranno subito mettere alla prova le proprie abilità ritmiche o per chi ha scoperto da poco il mondo dei Vocaloid e vuole approfondire questa conoscenza. Sullo schermo della TV (
o di PS Vita nel caso della versione portatile) mentre Miku e i suoi amici animeranno i video musicali, dovremo premere con il giusto tempismo le note che passeranno davanti ai nostri occhi, qua rappresentate dalle icone dei pulsanti del controller (
Triangolo, X, Cerchio, Quadrato). Oltre alle note semplici troviamo quelle direzionali, che per essere eseguite correttamente ci vedranno usare uno dei rispettivi pulsanti unitamente alla direzione corrispondente della croce digitale. Le note stella invece
coinvolgeranno l’uso del Touchpad del Dualshockers 4 (
o in alternativa le ben più comode levette analogiche) e basterà un tocco del pannello tattile per essere suonate con precisione. Ultime ma non meno importanti le battute trattenute, che obbligheranno a mantenere la pressione sul tasto fino alla fine della sequenza o le
Rush, dove saremo chiamati a premere il più velocemente possibili il tasto evidenziato. All’interno del brano, oltre al Chance Time che come sottolineato servirà a sbloccare un nuovo modulo, troveremo la
Tecnical Zone, una sezione della canzone all’interno della quale dovremo riuscire a colpire tutte le note richieste, per ottenere un bonus sul punteggio finale. Partendo dai livelli più bassi, che prevedono la presenza di un numero limitato di battute e combinazioni di tasti, salendo di livello aumenterà la frequenza delle note e la difficoltà di come queste appariranno a schermo rendendo la vita dei giocatori un vero inferno per riuscire a superare la prova.
Una volta ottenuto un buon quantitativo di Voltaggio,
per ripristinare completamente la nuvola dovremo eseguire un medley di canzoni, dando vita ad un vero e proprio concerto.
Ogni mix sarà composto da 4/5 brani provenienti dal “passato” dei giochi precedenti nella loro versione ridotta, e se superato permetterà di completare la nuvola per passare alla successiva. L’introduzione dei concerti è un altra delle novità di Project Diva X e sebbene non stravolga a livello concettuale il gameplay rappresenta un’aggiunta interessante a livello di fanservice. Fuori dalla storia principale,
nella modalità Libera sarà possibile creare il proprio concerto andando a pescare dalla libreria dei brani presenti, creare la propria playlist e scegliere chi eseguirà le canzoni sul palco, i costumi e la location del concerto. Qua
il coinvolgimento del giocatore va a toccare le giuste corde, con il pubblico che si troverà a cantare la canzone facendo cori durante i ritornelli, mentre agiterà al vento gli stick luminosi, un must delle performance live di Miku.
Feel the Rhythm
Completate le nuvole e riportato tutto alla normalità, dovremo continuare a suonare le canzoni per arrivare ai titoli di coda e sbloccare così il concerto finale, nel quale capeggeranno alcune delle canzoni più difficili da eseguire dell’intera playlist.
Oltre a tutto questo, troviamo le
Richieste Evento, missioni secondarie che si sbloccheranno man mano progrediremo nel gioco, aumenteremo l’affinità dei protagonisti o utilizzeremo determinati personaggi. Ogni richiesta avrà un suo filo conduttore e imporranno dei paletti al giocatore, che vanno dall’utilizzare un determinato personaggio, limitare l’uso dei moduli o suonare solamente alcune canzoni selezionate.
Anche in questo caso l’aggiunta di queste missioni non cambia l’esperienza generale del gioco, ma integra nuovi modi per intrattenere il giocatore e far pesare meno la costante ripetizione dei brani che ci troveremo ad eseguire per poter sbloccare più contenuti possibili.
Disponibili fin dal giorno del lancio anche tutta una serie di DLC per espandere l’esperienza originale del gioco. Fra i vari contenuti aggiuntivi troviamo, oltre a 2 nuove canzoni e dei pack dedicati a Snow Miku e ad altri famosi personaggi Vocaloid, sono presenti 2 “unlocker” che serviranno a sbloccare ai più svogliati sia tutti i moduli che gli accessori presenti nel titolo. Al di là del costo per assicurarsi tutti i contenuti di
Hatsune Miku: Project DIVA X (
rispettivamente 9.99€ e 6.49€) consigliamo l’acquisto solamente nel caso si abbiano difficoltà nell’ottenere tutto lo sbloccabile, in quanto l’acquisto di questi DLC rischia di rovinare l’esperienza generale rendendo disponibile fin da subito tutti gli elementi accessibili giocando normalmente. L’acquisto dei DLC supporta l’opzione cross-buy, ottimo per chi sceglierà di acquistare entrambe le versioni del gioco (
il gioco di base offre anche la possibilità di sfruttare la funzione cross-save per passare indistintamente da PS4 a Vita in caso si possiedano entrambe le copie di Hatsune Miku: Project DIVA X).
Per tutti quelli interessati al gioco è presente sul
PlayStation Store una demo (
PS4/PS Vita) con la quale è possibile testare con mano 3 delle canzoni presenti nel titolo Sega.
A proposito dei brani, per quanto la selezione sia come sempre
ottima ed eterogenea, spaziando vari generi e proponendo tracce facilmente orecchiabili già dal primo ascolto, dove Project Diva X pecca è sul numero di pezzi presenti: 24 nuove canzoni, di cui 2 già presenti nei precedenti titoli, ai quali si aggiungono i 6 medley.
Un’offerta, rispetto ai vecchi capitoli, decisamente sottotono che si farà sentire maggiormente una volta terminato il primo giro di canzoni e ci ritroveremo a suonare le stesse per le ore successive, mitigata solamente dal prezzo a cui viene offerto (
44.99€ per la versione PS4, 29,99€ per quella PS Vita).
Virtuale ma non troppo
Fra gli extra di questa nuova edizione, oltre ai già menzionati
Free Play e
Gift (
il minigioco dedicato all’affinità),
sarà possibile spendere parte del nostro tempo con le modalità Concert Editor e Photo Studio. Il primo rappresenta un editor dei video, nel quale potremo scoprirci novelli registi e decidere inquadrature, effetti e dissolvenze delle varie canzoni presenti e divertirci a trasformare l’originale in personali interpretazioni. Il Photo Studio ci consentirà invece di
scattare la foto perfetta con tutti i nostri amati personaggi, scegliendo le pose da utilizzare, l’abbigliamento e i fondali, attraverso un potente editor che ci consentirà anche di importare immagini tramite USB o sfruttare, in caso si possieda la PS Camera per scattarsi dei selfie in compagnia delle nostre star preferite.
Sul fronte tecnico, su PlayStation 4, Project Diva X è un bel vedere: sia i personaggi che i fondali del gioco sono ricreati ponendo l’accetto sui dettagli e sulla resa a video,
il tutto senza sacrificare né la risoluzione finale (1080p) ne il frame rate, sempre costante in ogni occasione. A trarne maggior beneficio sono i modelli poligonali dei Vocaloid, in primis Miku,
ricchi anch’essi di dettagli e animati in modo realistico e fluido, rendendoli un piacere da vedere ogni volta che si muoveranno, o meglio balleranno, a schermo.
Il gioco arriva a noi tradotto completamente in un inglese facilmente comprensibile (
per quanto riguarda la modalità Storia), mentre le poche tracce parlate saranno in lingua originale giapponese. Presente nuovamente l’opzione per selezionare il testo dei brani, alternabile fra inglese o romaji, immancabile per chi vuole prendersi una pausa dal gioco e dedicarsi ad un po’ di sano karaoke tramite la modalità PV (
che permette di vedere il video senza dover giocare attivamente) .
Verdetto
8.5 / 10
Si ok, ma il gioco per VR dove molestare Hatsune Miku quando esce?
Commento
Pro e Contro
✓ Formula di gioco originale ritoccata in meglio
✓ Comparto tecnico impeccabile
✓ Nonostante gli anni gameplay sempre fresco ed originale
✓ Buona tracklist...
x ...ma limitata nel numero di brani
x Le canzoni Vocaloid possono non piacere
#LiveTheRebellion