Questa è la storia di un piccolo Re.
C’era una volta un bambino timido e solo che viveva nei pressi di una grande foresta misteriosa, e che passava parte della propria giornata a giocare con le marionette e a leggere libri. Un giorno, una famiglia di topi assaltò il suo piccolo teatrino di marionette, e il bambino si lanciò all’inseguimento nei remoti meandri della foresta. Al suo interno, il piccolo trovò una corona magica che risplendeva di luce propria, e che aveva la capacità di rendere chi la indossava amato e rispettato da tutti; per questo motivo, si dice che, dal giorno in cui il piccolo re pose sul capo la sua corona splendente, egli divenne un magnifico sovrano, seguito e ammirato anche dagli animali della foresta.
Sono queste le premesse di
Little King’s Story, un piccolo classico dell’era
Wii (arrivato poi su PlayStation Vita)
approdato su
PC grazie a un porting di
XSEED Games. In una sorta di GDR / RTS / gestionale, il giocatore dovrà dare un nome al suo Re (
il piccolo Jake, nel caso di chi scrive) e seguirne le avventure, guidandolo fino all’unificazione di tutte le terre conosciute nella mappa del mondo. Un’avventura lunga e particolarmente affascinante, immersa in un ambiente ricco di colori e creature bislacche e che porterà il piccolo Jake ad affrontare i sovrani rivali per costruire e gestire il suo regno. Non senza qualche problema di sorta.
*crack-crack-spit-sput*
Un porting dallo sviluppo travagliato
Cosa succede quando un
concept affascinante ed evocativo si ritrova ad essere intrappolato nei confini di un
porting mediocre e, a tratti, imbarazzante? Per giungere a una sincera risposta per un quesito del genere, è necessario comprendere fino in fondo le fasi dello sviluppo di
Little King’s Story e l’esperienza maturata dagli sviluppatori per l’occasione. In una discussione
sui forum ufficiali di XSEED Games, il team di sviluppo ha spiegato tutti i problemi sorti nel passaggio da Wii a PC; di seguito un estratto del loro post:
Il gioco si è dimostrato difficile da trasportare [su PC], per quanto ne so, e si è sicuramente “ribellato” parecchio nel corso dello sviluppo. Il team è riuscito a consegnare un prodotto piuttosto raffinato, nonostante tutto, ma, come fatto notare da Fuepepe, sembra che sia “raffinato” soltanto nelle giuste condizioni (…).
Gli sviluppatori sono stati dunque costretti ad alzare i requisiti di sistema minimi molto più di quanto avrebbero voluto, e il risultato si vede già dal primo avvio del gioco. Sorvolando (
per il momento) sull’
assenza del supporto all’audio 7.1 (
anche simulato), il motore grafico risulta eccessivamente pesante per la ridotta quantità di dettagli ed elementi che si ritrova a gestire su schermo, risultando in un’esperienza tutt’altro che fluida e irrimediabilmente “bloccata” sotto il
cap di 30fps massimi (
a meno di sollevare il limite nel menù di configurazione, scelta sconsigliata anche dagli sviluppatori stessi).
C’è poi il problema del supporto esclusivo all’audio stereo, anche nel caso (
come già accennato) di configurazione 7.1 simulata (
magari tramite plugin Razer): qualunque tipo di audio con più di due canali risulterà in un sonoro “scoppiettante” e impreciso, che renderà sostanzialmente ingiocabile il titolo a meno di modificare le opzioni audio direttamente nel Pannello di Controllo.
“Il Mondo sono io.”
Dopo un primo impatto non esattamente fortunato, il giocatore che avrà saputo risolvere eventuali problemi iniziali si ritroverà immerso in
un mondo coloratissimo, e farà la conoscenza del piccolo Re e dei suoi ministri. Ciascuno di essi avrà un suo ruolo, che si tratti di salvare la partita (
niente salvataggio automatico, ma si tratta pur sempre di un titolo di sette anni fa), istruire il giocatore con una serie di tutorial o gestire le finanze del castello; lo scopo iniziale del piccolo Re, comunque, sarà quello di raccogliere 10.000 monete d’oro per iniziare la costruzione di alcune strutture minori nel regno, al fine di assegnare i primi lavori ai nullafacenti in giro per la zona.
Little King’s Story è un GDR strategico-gestionale
Man mano che i giorni passeranno nel regno e il Re farà escursioni sempre più lunghe oltre la sua giurisdizione,
le casse del castello traboccheranno d’oro che potrà essere utilizzato per costruire nuovi edifici o potenziamenti per le unità, allo scopo di assemblare una Guardia Reale di volta in volta più efficace e in grado di adattarsi a ogni situazione. Il Re non combatterà mai personalmente le creature ostili in giro per il regno, né scaverà buche o distruggerà ostacoli in cerca d’oro; con la semplice pressione di un tasto, il giocatore potrà letteralmente “lanciare” sul campo le unità che desidera, e che torneranno generalmente al mittente ogni volta che il loro breve compito sarà completato. Ne consegue che
Little King’s Story si presenta come una sorta di gioco strategico / gestionale, in cui la scelta delle unità e la pianificazione delle escursioni a lungo termine si rivelerà fondamentale per la buona riuscita di una missione; a questo si aggiunge, però, anche la possibilità di accettare delle vere e proprie “
quest” che conferiranno succose ricompense in caso di successo, immergendo nella formula di gioco anche
una serie di elementi tipici da gioco di ruolo.
Il tutto, fortunatamente, risulta ben equilibrato all’interno dell’esperienza complessiva: la difficoltà appare distribuita con un certo equilibrio nel corso del gioco, e solo la giusta scelta delle unità porterà alla vittoria o alla sconfitta nelle battaglie contro i boss più complessi. Nelle fasi più avanzate, inoltre, il piccolo Re imparerà una serie di strategie militari per poter disporre la sua Guardia Reale in diverse formazioni, conferendo una certa varietà alle battaglie che potrebbe rivelarsi determinante per la buona riuscita di una missione.
“Young King Cole was a merry young soul”
Problemi all’IA…
Sfortunatamente, i lati positivi del porting di XSEED Games (
che, di riflesso, erano anche i punti di forza dell’originale Wii) si fermano sostanzialmente qui. Alcuni evidenti problemi nell’intelligenza artificiale dei cittadini, ad esempio, rendono occasionalmente la traversata dei vari territori piuttosto complessa, e non di rado succederà di vedere un seguito più ristretto alle spalle del Re solo per scoprire che tre o quattro guerrieri erano rimasti incastrati nella scalinata più vicina. Ciò si manifesta in minima parte anche nell’IA delle creature nemiche, particolarmente affascinanti nella loro varietà ma anche tremendamente stupide di tanto in tanto, per quanto la loro sostanziale aggressività possa aiutare a compensare le loro mancanze strategiche.
… E ai controlli!
È però nel sistema dei controlli che
Little King’s Story espone fin troppo facilmente il proprio fianco alle critiche: nonostante si tratti di un gestionale / strategico con vista dall’alto, infatti,
l’assenza del supporto per il mouse rende l’avventura del piccolo Re sostanzialmente ingiocabile con le periferiche base del PC, anche a causa di una mappatura dei controlli a dir poco imbarazzante che mina il gioco alla sua base. Non solo: l’assenza di un menù di pausa (e, dunque, di opzioni in-game) non permette di configurare eventuali aspetti grafici o rimappare i controlli dall’interno del gioco stesso, costringendo a riavviare il tutto e tornare nel
launcher anche soltanto per passare dalla tastiera al controller e viceversa. Per fortuna,
i terribili comandi da tastiera vengono facilmente compensati dall’utilizzo di un joypad, ma, anche in quel caso,
Little King’s Story su PC si rivela un prodotto decisamente mediocre sul lato tecnico, a un livello tale da compromettere buona parte dell’esperienza.
Little King’s Misfortune
Un concept affascinante, un porting mediocre
È quindi giunto il momento di rispondere alla domanda posta in precedenza. Cosa succede quando un
concept affascinante ed evocativo si ritrova ad essere intrappolato nei confini di un
porting mediocre e, a tratti, imbarazzante? La versione PC di
Little King’s Story, sfortunatamente, è la risposta più immediata: per quanto la trama possa essere unica nel suo genere, per quanto lo stile grafico possa essere splendido da vedere e per quanto l’intera formula di gameplay non sia neanche così terribile,
il porting di XSEED Games è minato da una serie di difetti tecnici che
dovrebbero essere risolti nel prossimo futuro, ma che, nel frattempo, rendono il gioco particolarmente difficile da digerire al suo stato attuale.
Se siete interessati all’acquisto, è consigliato attendere almeno la prossima patch degli sviluppatori prima di metter mano al portafogli; in caso contrario, armatevi di molta pazienza e preparatevi a sudare, perché
Little King’s Story potrebbe darvi parecchi problemi già dalle primissime ore di gioco.
MINIMUM:
- OS: Windows XP, Windows 7, Windows 8.1
- Processor: Intel Core i3-530 @ 2.93 GHz
- Memory: 2 GB RAM
- Graphics: NVIDIA Geforce 450
- DirectX: Version 9.0
- Storage: 5 GB available space
- Sound Card: Compatible with DirectX
RECOMMENDED:
- OS: Windows 7, Windows 8.1
- Processor: Intel Core i5-3350 @ 3.7 GHz
- Memory: 4 GB RAM
- Graphics: NVIDIA Geforce 650
- DirectX: Version 9.0
- Storage: 5 GB available space
- Sound Card: Compatible with DirectX
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Verdetto
6 / 10
Fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale
Commento
Pro e Contro
✓ Stile grafico squisito
✓ Colonna sonora memorabile
✓ Gameplay divertente e vario
✓ Formula che mischia GDR, RTS e gestionale
x Evidenti problemi tecnici
x Assenza di supporto al mouse
x Terribili controlli su tastiera
x Intelligenza artificiale da rivedere
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