Amnesia è una saga che ha visto la luce nel lontano dicembre 2011 in Giappone come esclusiva su
PSP e, a due anni di distanza dal primo capitolo, si è deciso di effettuarne il porting su
PS Vita rinominandolo in
Amnesia V Edition. La serie ha prosperato grazie ai
sequel ed ha ispirato un
anime di 12 episodi, trasmesso per la prima volta nel gennaio 2013.
Idea Factory International ha localizzato per l’Occidente Amnesia V Edition modificandone il nome in
Amnesia: Memories. Secondo un recente annuncio,
Gloczus è al lavoro per portare il titolo anche su dispositivi
iOS ed
Android. Per ora il titolo è stato rilasciato solo su PS Vita e su PC tramite Steam ad un prezzo di partenza di 29,99 € (
27,99 € su PC): sarà proprio di quest’ultima versione che vi parleremo ora.
Versione testata: PC
Un Poker di testosterone…
Amnesia: Memories comincia in uno spazio sospeso tra varie dimensioni, nel quale incontreremo Orion: si tratta di uno spirito che per un fortuito incidente si è scontrato con la mente dell’eroina, rimanendone intrappolato e
disperdendone completamente i ricordi. L’unico modo per separare i due è recuperare abbastanza memorie in modo che “occupino lo spazio sufficiente” a causare l’espulsione dello sfortunato intruso. Orion si offrirà di farci compagnia mentre ci imbarchiamo in quest’avventura.
Poiché lo spirito non ha idea di quale sia il mondo da cui proviene la protagonista, le proporrà di effettuare una
scelta tra le cosiddette “
route”, che corrispondono al ragazzo con cui si intesserà una relazione:
Cuori (
Shin),
Picche (
Ikki),
Fiori (
Kent),
Quadri (
Toma) e
Joker (
Ukyo).

In ciascun scenario appariranno esattamente gli
stessi personaggi che però
assumeranno ruoli diversi ed, in alcuni casi, arriveranno anche a subire modifiche radicali al proprio carattere. Le varie
trame saranno intricate e ricche di mistero a causa dell’amnesia totale della protagonista, la quale avrà a sua volta un background differente a seconda del mondo in cui ci si catapulta.
Lo scopo di
Amnesia: Memories è
risvegliare i ricordi della ragazza nell’arco narrativo di
un mese raccogliendo informazioni. Su consiglio di Orion, sarà necessario
fingere di non soffrire di amnesia tentando così di vivere una vita normale per
non suscitare sospetti nei personaggi che circondano l’eroina: in questo modo si potranno evitare situazioni imbarazzanti (come ritrovarsi col fidanzato sbagliato) od ingestibili (“Ehi tu, mi devi 10.000 yen non ricordi?”), oltre che
impedirne il confinamento in ospedale, nel quale la situazione può solo peggiorare. L’evitare di farsi scoprire non è comunque una prerogativa di tutte le route.

Vade retro, ospedali!
Il tutto non è facile come sembra, per il giocatore sarà divertente assistere agli espedienti suggeriti da Orion o trovati dalla protagonista per scoprire le informazioni essenziali per sopravvivere nel mese successivo, a partire dal luogo in cui la ragazza lavora part-time.
Man mano che si procede nella storia l’eroina affronterà
diverse avversità che rafforzeranno (
o distruggeranno)
il proprio rapporto con il ragazzo prescelto: a seconda delle scelte effettuate durante la partita si giungerà ad uno dei molteplici finali offerti(
per un totale di più di venti), che potranno essere un
Good,
Normal o
Bad Ending.
Mini Gameplay per un titolo profondo
Amnesia: Memories è una
visual novel, pertanto gli
elementi di gameplay sono ridotti al minimo. Nella versione
PC si può giocare con
mouse e tastiera, in cui sono presenti controlli per far scorrere il testo, rivedere la cronologia degli scambi di battute precedenti, richiamare il menu, far sparire o riapparire l’interfaccia e saltare velocemente il testo già letto.
L’unica azione che il giocatore dovrà intraprendere durante la trama sarà l’
effettuare delle scelte che andranno ad influire sui tre parametri (quattro in una delle route) della relazione amorosa tra l’eroina ed il ragazzo protagonista del mondo scelto, ovvero
Affetto,
Fiducia e
Sospetto (con l’aggiunta di
Dubbio in uno dei mondi): quest’ultima si riferisce a quanto il fidanzato risulta essere vicino ad indovinare la presenza dell’amnesia.

La schermata dei parametri: Affetto, Fiducia, Sospetto, Dubbio
Per sbloccare il
Good Ending sarà necessario raggiungere una
forte intesa con il partner sviluppando Affetto e Fiducia optando per le risposte corrette nel corso della storia.
Nel menu iniziale è infine presente l’angolo dei
Mini-Giochi, nel quale è possibile sfidare Shin, Ikki, Kent, Toma e Ukyo a
Morra Cinese o ad
Hokey da Tavolo. Entrambi i giochi si basano su un
utilizzo semplice ed intuitivo del mouse.
Sfodera la tua miglior pokerface
Tra i
punti a favore di Amnesia: Memories troviamo sicuramente il fatto che, nonostante la classica suddivisione in personaggi principali e secondari, non ne esiste uno che non abbia in qualche modo un
impatto sulla trama. Dato che ciascun elemento del cast può cambiare ruolo, carattere, lavoro o background a seconda dell’universo scelto, viene reso possibile il rimescolamento del tutto sapientemente per dare vita ad
intrecci diversi ma ugualmente affascinanti ed avvincenti: in questo modo nessuna delle cinque route risulta mai banale o scontata.

Il motto del locale in una delle route… Waka ci tiene così tanto da non lasciare molta scelta!
Non bisogna pensare che siccome la protagonista è già fidanzata
la sfida rappresentata dalla “conquista” sia meno impegnativa: a seconda dei casi potrebbe capitare che la relazione sia già salda ma vada mantenuta senza destare sospetti o che prima dell’amnesia tutto stava andando a rotoli ed il cambiamento aiuti a
risanare un rapporto sulla strada dell’autodistruzione. Tutto dipenderà da come deciderete di comportarvi nei confronti del ragazzo prescelto.
L’atmosfera tende ad essere molto seria per gli standard di un Otome.
Le trame non sono delle mere e classiche storielle amorose in cui lui ama lei, lei ama lui e vissero per sempre felici e contenti: a seconda delle azioni
intraprese si sviluppano in modo molto serio e si può giungere a finali molto gradevoli o estremamente tragici, con tutte la varie sfumature intermedie. A condire questi intrecci sono stati anche inseriti elementi di mistero, suspence, rapporti sociali e raccolta informazioni che, sebbene non abbiano nulla a che vedere con gli enigmi posti dalle avventure grafiche, contribuiscono nettamente a differenziare il titolo da una storia classica.
Le opzioni a volte possono risultare un po’ sciocche o ininfluenti.
Per
contro, la presenza di alcuni punti nella trama in cui le scelte compiute dalla protagonista sono totalmente
ininfluenti è abbastanza fastidioso. Per esempio, potrebbe capitare che Orion si faccia da parte per lasciar decidere al giocatore come agire ma
scegliere una o l’altra opzione porta esattamente allo stesso punto senza modificare il corso del gioco. Il più delle volte questo accade poiché si va incontro a stereotipi o usanze tipicamente giapponesi.
Per esempio se venisse ipoteticamente chiesto di decidere tra “
spogliati davanti a lui” o “
non spogliarti davanti a lui”, volendo provare a vedere che accade con l’opzione uno,
Orion interverrà, da bravo grillo parlante, a ricordare che una brava ragazza non lo farebbe mai. Potrebbe essere invece una buona idea
sviluppare scelte del genere per dare vita a
situazioni ancora diverse, imbarazzanti, giocose e divertenti. Perlomeno sarebbe opportuno evitare di porre direttamente il problema al giocatore se l’obiettivo è solo gettare l’amo per ricevere in cambio il rimprovero dello spiritello di turno.
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Le opzioni stesse a volte potrebbero risultare frustranti: c’è la possibilità che la scelta ricada tra “
Ah…Um…” e “
….”. Insomma, di certo non si tratta delle risposte più intelligenti e brillanti da rivolgere al proprio interlocutore.
A proposito del background tecnico
Il
character design di Amnesia: Memories è eccellente e propone personaggi all’altezza della situazione. Per quanto concerne l’estetica, si rivela
apprezzabile dal target principalmente femminile a cui si rivolge il gioco.
Gli
sfondi sono disegnati con un
tratto molto particolare, che li rende piacevoli e assolutamente non invasivi. Il
passaggio dal giorno alla notte viene reso con il semplice cambio di colorazione dei gradienti nell’ambiente.
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L’
interfaccia molto chiara ed intuitiva rende possibile la navigazione delle varie opzioni senza dare nessun fastidio e, nel caso si vogliano salvare alcuni
screenshot, è addirittura possibile
nasconderla del tutto. Le poche
transizioni e le
animazioni all’interno di
Amnesia: Memories sono fluide ed eleganti, senza sbavature, anche su schermo
Full HD.
La scelta di mantenere il
doppiaggio originale giapponese si rivela molto azzeccata, soprattutto poiché accompagnata da una
traduzione del testo in inglese corretta e scorrevole e da un comparto
musicale che si rivela all’altezza del titolo, contribuendo a
creare la giusta atmosfera nella varie situazioni proposte.
Infine, viene offerta la possibilità di giocare collegando al PC un controller. Effettuando alcuni test con un
controller Xbox 360 ne è emerso che con esso l’
esperienza di gioco non viene minimamente modificata, risultando ugualmente
gradevole al pari di mouse e tastiera.
Verdetto
8.5 / 10
Non so chi sei... ma ti troverò e ti corteggerò!
Commento
Pro e Contro
✓ Personaggi ben caratterizzati
✓ Trame serie e affascinanti
✓ Buona traduzione inglese
✓ Sonoro e grafica coinvolgenti
x Presenza di scelte totalmente ininfluenti
x Orion è troppo invadente e bacchettone
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