The Bridge è un puzzle-platformer lanciato nel Febbraio 2013 su Steam da
The Quantum Astrophysicists Guild e successivamente portato su varie piattaforme casalinghe. Forte di un discreto successo tra la critica specializzata, che gli ha valso il conferimento di diversi premi e riconoscimenti, The Bridge si è poi fatto strada su tutte le principali piattaforme di gioco, fino ad arrivare, lo scorso 20 Agosto, anche sul
Nintendo eShop di
Wii U.
Versione Testata: Wii U
Verso l’impossibile ed oltre
In The Bridge la storia appare fin da subito come un elemento di secondo piano. I primi istanti di gioco ci sveleranno il nostro protagonista, un uomo di mezza età, che dorme sotto un albero. Al suo risveglio, provocato da
una newtoniana mela in testa, avremo la possibilità di familiarizzare con i controlli: destra e sinistra per gli spostamenti, ed
i tasti dorsali per ruotare il mondo di gioco. Guidando il protagonista verso la sua abitazione avremo finalmente accesso ai livelli veri e propri. Il gioco è suddiviso in 4 capitoli, ciascuno costituito da 6 livelli. In ognuno l’obbiettivo sarà guidare il personaggio verso l’uscita, superando
architetture impossibili alla Escher, raccogliendo chiavi ed evitando le temibili palle da demolizione che potranno piombarci addosso. La capacità di ruotare le ambientazioni stesse sarà fondamentale nella risoluzione di puzzle, tutti basati sulla forza gravitazionale e sul concetto di dimensioni parallele. In The Bridge le prospettive ingannano, elementi e barriere architettoniche si trasformano al ruotare dello scenario in inaspettati passaggi, impervie salite divengono agili discese e così via.
Un’esperienza rilassante
The Bridge è un gioco
molto semplice ed allo stesso tempo molto complicato. I puzzle che propone al giocatore sono tutt’altro che immediati, costringendolo a spremersi le meningi per scoprire il giusto modo di procedere verso l’uscita. Allo stesso tempo, il ritmo lento e ponderato, e la possibilità in qualsiasi momento di riavvolgere il tempo, annullando eventuali errori, rendono l’
esperienza nel complesso piuttosto rilassante e piacevole. Non vi sono nemici se non le già citate palle da demolizione, ed anche queste si muoveranno solo in base alla manipolazione del livello da parte del giocatore. Ne deriva un’assenza di senso di urgenza: il giocatore è libero di prendersi tutto il tempo necessario per pensare e per sperimentare eventuali approcci, creando un’
atmosfera sobria, tranquilla e riflessiva. Al completamento dei primi 24 livelli si sbloccherà una modalità speculare, con versioni più toste delle stanze già superate ed un finale leggermente diverso. In totale The Bridge propone 48 livelli, non moltissimi: se è vero che il tempo di completamento dipenderà dalle abilità del giocatore, una manciata in più di enigmi non avrebbe certo guastato, ed avrebbe reso il titolo più completo ed appagante.
Il mistero di The Bridge
La presentazione di The Bridge è molto particolare. Il gioco è interamente realizzato in
bianco e nero, senza l’ausilio di altri colori. La grafica è in stile 2D, con un
look “disegnato a mano” veramente piacevole ed intrigante. Particolarmente riuscite solo le ambientazioni, caratterizzate da architetture impossibili degne delle migliori opere di Escher, mentre le musiche delicate e sobrie contribuiscono a creare un’eccellente atmosfera di mistero.
Misterioso è forse l’aggettivo che più calza a The Bridge: la storia è ridotta veramente ai minimi termini e non è questa ma l’avvicendarsi di nuovi enigmi e puzzle a guidare il giocatore nella progressione dei livelli. The Bridge è un gioco che viaggia sul non detto, stuzzicando e mai soddisfacendo la curiosità del giocatore.
Verdetto
8 / 10
Escher: The Game
Commento
Pro e Contro
✓ Semplice ed impegnativo al tempo stesso
✓ Atmosfere calme, rilassate e misteriose
✓ Stile grafico e musiche al top
x Non adatto ai patiti dell'azione
x 48 livelli possono finire alla svelta
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