Speciale Bernie – Bontà e omicidio in Texas

Il lutto non può diventare tragicamente una commedia

Da quando abbiamo cominciato a parlare anche di uscite Home Video ci siamo soffermati più volte sulle localizzazioni tardive di film usciti in madre patria anni fa. Bernie non fa eccezione, la pellicola distribuita da Lucky Red diretta da Richard Linklater (Boyhood, School of Rock) con protagonista Jack Black  è datata 2011 ed è arrivata nel nostro paese lo scorso 22 Luglio in formato blu-ray e dvd. L’attesa ne sarà valsa la pena?

Una storia incredibilmente vera

Bernie Tiede (Jack Black) è un uomo buono, religioso e sempre disponibile. Lavora in un’impresa funebre e cerca di rendere piacevole l’ultimo addio del defunto alla nostra terra. È amato da tutti gli abitanti di Carthage, cittadina texana tranquilla e pacifica. Bernie Tiede è talmente buono che è l’unico che si offre di  migliorare il morale della vedova Marjorie Nugent (Shirley MacLaine), diventando da prima tuttofare ed assistente, poi suo amico e confidente, unica persona degna di fiducia per quella anziana donna che diversamente da lui è odiata da tutta la cittadina. Per i due anni che trascorrono dall’inizio della pellicola all’evento più importante che darà una svolta alla storia, Bernie sopporta i capricci della vedova Nugent, assecondandola e condividendo anche bei momenti come viaggi e rilassanti sedute alla SPA. Bernie è un uomo buono, ma anche le persone positive arrivano ad un punto di rottura. E siccome  Bernie non è una commedia, ma è basato su una storia vera, la tragedia si consuma e la signora Nugent viene ammazzata in un momento di crisi dell’uomo. Bernie utilizzerà quindi il freezer per congelare il corpo e nasconderà la morte della donna per i nove mesi successivi, fino a quando le indagini del cinico Danny Buck (Matthew McConaughey) lo porteranno a confessare il  proprio misfatto.

Nessuno spoiler di sorta in quanto si tratta di eventi veramente accaduti in Texas tra il 1996 e il 1998, Linklater ha sfruttato la reale inchiesta su Bernie Tiede, raccogliendo perfino informazioni e dichiarazioni dai cittadini di Carthage. L’intero film è inframezzato dalle opinioni degli abitanti su Bernie, su Marjorie e perfino su Buck, e il montaggio tra un’intervista e i fatti riesce a tenere alto il ritmo per tutti e 104 minuti. Linklater si è talmente legato alla vicenda, da portarsi a casa il vero Bernie Tiede, rilasciato dopo aver scontato 17 anni di pena. Black è perfettamente calato nel ruolo, dimostrando di non essere solo una maschera comica e un cantante provetto, ma capace anche di un’interpretazione più seria.

McConaughey mette in scena il suo accento texano migliore, in una performance ottima, anni prima di quella che gli varrà un premio Oscar, e Shirley MacLaine riesce a risultare antipatica come la vera vedova Nugent (secondo quel che raccontano le testimonianze) e a farci prendere le parti di Bernie pure consci di quello che ha fatto.

In ritardo e pure senza extra

Messa da parte l’onestà della pellicola, piacevole per quei 104 minuti necessari a raggiungere i titoli di coda (in cui troviamo qualche ripresa dietro le quinte) tra canzoni e intermezzi, parliamo giustamente dell’edizione Home Video, che giunge nel nostro paese a sei anni di distanza dalla distribuzione nelle sale statunitensi del film. Inspiegabile come, col cast reclutato da Linklater, Bernie ci abbia messo così tanto ad arrivare in Italia. Lo stesso Linklater non è per niente un regista sconosciuto, ed è vincitore di diversi premi tra Golden Globe e affini. Non solo, oltre ad arrivare con 6 anni di ritardo, la versione home video di Bernie non presenta alcun tipo di extra che non sia il trailer, sebbene con una breve ricerca su youtube, spuntano contenuti come il video sottostante, che ci avrebbe fatto sicuramente piacere trovare su disco.

Insomma Bernie merita i vostri soldi? Se vi piacciono gli attori e il regista , assolutamente sì, con poco più di dieci euro vi porterete a casa un finto-documentario  basato su un evento realmente accaduto, e potrete assistere ad un Jack Black fuori dal solito ruolo clownesco in cui spesso e volentieri viene confinato negli ultimi anni.