Nintendo – Mario Kart 8 (Giudizio Universale di Michelangelo)
Per alcuni,
Mario Kart 8 è solo “un gioco di Mario con le macchinine” (
storie di vita vissuta), roba da lancio di anatemi al primo ascolto. Chi invece davvero si è avventurato nelle pieghe più recondite del suo gameplay sa quanta tecnica richieda per essere padroneggiato al meglio e quante soddisfazioni possa dare, con i suoi balzelli e le sue infinite derapate. Il male, però, si annida anche in questo coloratissimo titolo, sotto forma della modalità multigiocatore (online e non). Non importa quanto siate bravi pad alla mano: pur dominando una gara, la sequenza di
tre gusci rossi e un guscio blu in arrivo da quell’incapace in ultima posizione ha causato la rottura di svariati Wii U per castigo divino.
Proprio in questi casi, la sola Sacra Vergine non basta e il
Giudizio Universale di
Michelangelo sarà la vostra unica ancora di salvezza. Capolavoro indiscusso dell’arte con i suoi cieli popolati di sante figure, così incombenti sul mondo terreno, metteranno in soggezione anche chi è appena finito in un burrone a causa di una buccia di banana, salvando la sua anima e il suo GamePad.
Psyonix – Rocket League (Madonna dei Palafrenieri)
Dopo aver pensato alla maestosa ignoranza di
Mario Kart 8, non era possibile andare avanti con la lista senza rivolgere la mente e il cuore a
Rocket League, un titolo che sembra essere concepito per far piovere insulti contro gli amici e la Volta Celeste insieme. L’incredibile e imprevedibile fisica della palla-bomba spinge anche il più placido dei cuori a lasciarsi andare un po’, specie quando un gol mancato all’ultimo secondo sarebbe potuto essere il “
match-point” per una squadra o per l’altra.
Con una Vergine Maria, un Gesù Bambino e una Sant’Anna inscritti nella cornice del dipinto in atteggiamenti diversi, viene quindi in mente la
Madonna del Palafrenieri, realizzata nel 1606 dal pittore italiano
Caravaggio. Il quadro mostra i primi due mentre schiacciano il serpente del peccato originale, sotto lo sguardo silente di Sant’Anna; ciò che è interessante è che la Santa segue semplicemente l’azione con lo sguardo, mentre i primi due personaggi appaiono molto più dinamici nei confronti della bestia sul pavimento. Una bestia dinamica, dotata di volontà propria e quasi
contesa tra i due personaggi più dinamici del dipinto.
Atlus – Catherine (Santa Caterina da Siena)
Catherine di
Atlus è la simulazione di una lentissima risalita dagli inferi, con tutta la fatica e le imprecazioni che immaginiamo comporti anche nella realtà. Noi saremo
Vincent Brooks, il quale, nel mezzo di una crisi sentimentale, comincia a fare incubi allucinanti che lo vedono risalire terrorizzato i cerchi infernali, tramite un sistema di gioco a metà tra il puzzle e il platform (
ovviamente contro il tempo, se no son capaci tutti) assolutamente geniale e crudele anche a difficoltà Easy; una specie di Pullblox difficilissimo a sfondo erotico. La fiera del trial & error guarnito dalle bestemmie più ricercate, oppressi da un’atmosfera disturbante, attenuata solo dalle serate in stile “
eravamo quattro amici al bar” che passeremo ad ubriacarci tra un incubo e l’altro. Non proprio una vita regolare, quella del nostro Vince.
Per squarciare le lugubri atmosfere che si annideranno nella nostra mente dopo l’ennesima morte (
e si muore davvero male qui), solo
Santa Caterina da Siena di
Rutilio Manetti potrà guidarci verso la luce della redenzione, attraverso lo scambio epistolare che avrà spiritualmente con lo smarrito videogiocatore in crisi esistenziale.
Mojang – Minecraft (Madonna col Bambino del Bellini)
Un sole quadrato splende alto nel cielo azzurro, proiettando la propria luce su una terra di cubi colorati e di creature pacifiche. Un misterioso avventuriero cammina per il continente, con un vero e proprio arsenale di strumenti in tasca. La sua ricerca di preziosi e di materiali sarà ostacolata da un gran numero di creature temibili, nel sottosuolo, ma non esiste comunque un posto realmente sicuro nel mondo di
Minecraft: alle luci aranciate del tramonto seguono orde di zombie, ragni e creature infernali, che tenteranno di mettere i bastoni tra le ruote al nostro misterioso protagonista. E, tuttavia, gli appassionati del noto titolo
Mojang sanno bene che non è nemmeno quello il lato più irritante del gioco: chi non è mai precipitato in una pozza di lava dopo aver trovato (
ed estratto) un intero giacimento di diamanti? Chi non ha mai fatto un passo falso precipitando da un dirupo, o cadendo direttamente in un nido di ragni famelici? E chi non si è mai perso nel tentativo di recuperare tutta la roba persa nell’esatto punto della sua morte?
Il dualismo tra luce e ombra di
Minecraft può essere accostato alla nota
Madonna col Bambino di
Giovanni Bellini, conservata alla
Pinacoteca di Brera a Milano. Il dipinto presenta una disposizione scenica che separa nettamente la figura della Madonna dal paesaggio sullo sfondo tramite un panneggio verde, facendo pensare a una forte dualità interna al quadro stesso. Il colore dominante del dipinto, in ogni caso, è il verde, che ricorda parecchio le lande sconfinate del titolo Mojang; il giocatore che si ritrova a perdere tutti i suoi oggetti non può fare altro che invocare la venuta in terra della Madonna del Bellini, dunque, abbandonandosi a un passivo fluire di emozioni che, per analogia con l’aperto e arioso mondo di
Minecraft, lo porta a inveire
e contro il calendario
e contro il paesaggio intero.
[Posizione Bonus] Intelligent System – Fire Emblem (Madonna della Tenerezza di Vladimir)
Tutta la saga di
Fire Emblem, sviluppata da
Nintendo ed
Intelligent System, è nota a chiunque bazzichi nel mondo dei videogame. Faro del genere strategico a turni, ha impostato negli anni vari standard di tattica bellica in salsa medievale, complici la sua giocabilità e il pensiero laterale necessario per venire a capo delle situazioni più spinose. Un dettaglio in particolare però grava sulle teste degli aspiranti strateghi come una Spada di Damocle:
le percentuali. Ogni attacco e ogni schivata che i nostri guerrieri possono compiere è dettata da una percentuale espressa in centesimi; ora, se avete il 99% di probabilità di mettere a segno un attacco, non penserete certo di mancare il bersaglio, giusto? Sbagliato! Succede anche questo nelle imprevedibili guerre dell’Emblema di Fuoco, che poi vi farà subire un contrattacco letale (
con l’1% di Tripla che si realizza, magari) che spazzerà via il vostro cavaliere preferito per sempre (
che delizia, il permanent death). E allora cosa fare dopo? Riavviare un’ora di partita senza checkpoint o scaraventare una console Nintendo a caso per terra? La risposta è più labile di quel che sembra.
I comandanti duri di cuore, dopo aver visto sterminato il proprio esercito a causa di risibili percentuali e imprecato come se non ci fosse un domani (
e come se non ci fossero divinità da far arrabbiare), vorranno solo abbandonarsi alle dolci carezze della
Madonna della Tenerezza di
Vladimir. Icona ortodossa di origine medievale, che di vere guerre ne ha viste anche troppe, vi farà rinsavire dalle pene dalle guerre virtuali come se nulla fosse mai accaduto.
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