Cosa c’è di più bello dell’amicizia tra un bambino e il suo robot? È quello che lo sviluppatore indipendente
Vivid Helix ci vuole raccontare all’interno di
Semispheres, gioco che sarà disponibile su
PlayStation 4 e
PC a partire dal 14 Febbraio. Il titolo indie è stato acclamato dalla critica vincendo parecchi premi internazionali tra cui la categoria gaming ai
Digital Alberta Awards del 2015.
Versione provata: PlayStation 4
Rompiamoci il capo
Il gioco è un
rompicapo meditativo che ci pone di fronte ad una serie di
cinquantotto livelli separati in tredici capitoli. Lo scopo è molto semplice: raggiungere con entrambe le semisfere di cui avremo il controllo l’obiettivo mostrato sullo schermo. L’ambiente è caratterizzato dall’utilizzo dello
split-screen e ogni semisfera sarà inizialmente posta nel proprio settore dello schermo. I personaggi dovranno
collaborare tra di loro e muoversi in modo tale da
non farsi scoprire dalle sentinelle pronte a rimandarle alla posizione iniziale. La presenza di queste
meccaniche stealth spingono necessariamente il giocatore a dover di volta in volta creare nuove strategie per il superamento dei nemici e ad utilizzare le varie abilità speciali proposte dallo schema. La veste grafica è molto piacevole e le animazioni, purché molto basilari, sono curate nel dettaglio. I comandi di gioco si sposano alla perfezione con la fluidità del titolo e risultano immediati fin dalla prima partita. Essenzialmente si utilizzeranno solo le levette analogiche (la sinistra per muovere la semisfera gialla, la destra per spostare invece la semisfera blu) e i tasti L1 e R1 che saranno in grado di attivare le abilità utili al superamento del livello (emettere un suono per distrarre la sentinella nemica, poter creare un portale di comunicazione con l’altro lato della schermata e così via).
Io e il mio robot
La
trama del gioco ricopre volutamente un ruolo secondario per poter lasciare libero spazio alla risoluzione degli enigmi. La storia parla del rapporto tra un bambino e un robot dal momento in cui quest’ultimo viene regalato al giovane fino all’età adulta del ragazzino. L’idea di sviluppare la narrazione al completamento di ogni capitolo risulta essere un buon motivo per continuare a giocare: voler conoscere cosa succederà nel rapporto tra i due personaggi ci incollerà al gioco traghettandoci fino alla sua conclusione. Notevole l’idea di mostrare questi spezzoni narrativi attraverso l’utilizzo di
disegni simili ai bozzetti preparatori che si utilizzano in animazione. Le immagini si legano alla semplicità della storia raccontata, andando a far comprendere tutti gli avvenimenti con pochi tratti.
Breve ma intenso
Il parametro valutativo di un buon rompicapo è solitamente la capacità di far spremere le meningi ai propri utenti. Purtroppo
Semispheres risulta essere fin troppo semplice: una volta che si saranno comprese tutte le meccaniche alla base dell’utilizzo dei personaggi, basterà osservare attentamente le abilità utilizzabili nel quadro di gioco per superare velocemente il livello. Il titolo si completa in circa 4-5 ore e saranno rari i momenti in cui si rimarrà spaesati senza sapere come procedere. Cosa succede quando si completano i livelli? Si può solo ricominciare tutto dall’inizio. La storia e i livelli non varieranno e questo è un altro duro colpo alla longevità del titolo. La scelta di inserire solo una modalità single player vuole spingere il giocatore a sfruttare tutte le sue capacità per superare i vari ostacoli, ma il concept del gioco caratterizzato dalla compresenza e dalla collaborazione tra le due semisfere si sarebbe espresso benissimo in multiplayer locale. La possibilità di cooperare con un amico manovrando ognuno il proprio personaggio avrebbe potuto aumentare notevolmente la rigiocabilità.
Verdetto
7 / 10
Two is meglio che one!
Commento
Pro e Contro
✓ Comandi immediati
✓ Grafica curata
✓ Trama semplice ma coinvolgente
✓ Ottima l'idea di presentare la narrazione attraverso i bozzetti
x Longevità scarsa
x I livelli non mettono mai in seria difficoltà
x Manca il multiplayer locale
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