La logica dietro alla
riproposizione di titoli del non troppo recente passato alle volte risulta difficile da comprendere per gran parte degli utenti. Al di là di un
mero guadagno con il minimo sforzo da parte delle aziende, i motivi sono principalmente tre: il tentativo di far conoscere un titolo di successo anche ai non possessori delle console di scorsa generazione, un test per sondare l’interesse del pubblico nei confronti di un eventuale seguito e la speranza di guadagnare qualche soldo extra viste le scarse vendite della precedente versione. Dopo la recensione di
Dishonored Definitive Edition (
appartenente alla prima categoria), questa settimana analizzeremo
Risen 3: Titan Lords – Enhanced Edition, nuova versione del titolo targato
Piranha Bytes uscito lo scorso anno e disponibile in
esclusiva su PlayStation 4 a partire dallo scorso
28 agosto (al prezzo lancio di circa
40 euro). Sarà riuscito il team tedesco a sistemare i problemi che affliggevano
l’edizione PlayStation 3? Scopritelo nella nostra nuova recensione.
Release the Kraken
Anche questa volta siamo rimasti soddisfatti del lavoro svolto in ambito narrativo
La
trama di
Risen 3: Titan Lords – Enhanced Edition, ovviamente, non si discosta dal titolo originale. Ci troveremo ad interpretare ancora una volta un
personaggio senza nome che, nel corso di una missione per recuperare un prezioso tesoro,
perderà la propria vita e la propria anima. Riportato in vita da un misterioso personaggio chiamato
Bones, il nostro eroe dovrà viaggiare alla ricerca dei suoi compagni (
che credendolo morto lo hanno sepolto sulla spiaggia) e
trovare un modo per riottenere la propria anima prima di tramutarsi in un servitore delle tenebre. Ovviamente durante l’avventura ci troveremo di fronte a
centinaia di missioni secondarie che, come in ogni gdr che si rispetti, andranno a comporre
un mondo di gioco vivo e ricco di personaggi convincenti. Come per la precedente versione siamo rimasti soddisfatti del lavoro svolto in ambito narrativo che, tra
dialoghi divertenti e una
trama di fondo interessante, saprà intrattenere per lungo tempo.
La presenza di tutti i DLC usciti sino ad oggi (
con nuove isole da esplorare e missioni da completare) garantisce inoltre un aumento non indifferente della longevità che, senza dubbio, saprà superare le
70/80 ore di gioco. Ricordiamo che anche in questa Enhanced Edition sono si presenti
riferimenti ai titoli passati (
soprattutto a Risen 2), ma che non vanno ad influire sul risultato complessivo, permettendo a tutti i giocatori di godere appieno della trama di questo terzo capitolo.
Rotola tu che rotolo anche io
Peccato che il sistema di combattimento sia ancora una volta incapace di soddisfare appieno
Come il comparto narrativo, anche il
gameplay di
Risen 3: Titan Lords – Enhanced Edition non è cambiato rispetto al passato. Ci troviamo di fronte, quindi, ad un
titolo ricco di potenzialità e che fa del
grande numero di missioni secondarie, della
buona gestione del proprio personaggio e delle
molte abilità da apprendere i suoi punti di forza. Ogni nostra azione, infatti, ci permetterà di guadagnare dei punti da spendere in un apposito menù. Punti che, in base alle nostre scelte, andranno a potenziare i molteplici parametri del nostro personaggio, permettendoci di personalizzare il nostro avatar con le caratteristiche più consone al nostro stile di gioco. Peccato però che il
sistema di combattimento sia ancora una volta incapace di soddisfare appieno. Questo a causa di
movimenti legnosi da parte del nostro personaggio che, spesso, non ci permetteranno di concatenare le mosse con la spada e di subire gli attacchi dei nemici, sempre pronti a sfruttare ogni nostra apertura per infliggerci più danni possibile.
Non è stata modificata nemmeno la capriola che, come abbiamo già scritto nella
scorsa recensione,
renderà il nostro eroe immortale ogni qualvolta decideremo di usarla. Ogni colpo sferrato dai nemici, infatti, ci passerà attraverso se staremo eseguendo la capovolta, rendendo la mossa decisamente troppo potente e
sbilanciando non di poco il battle system. Ad ogni modo, se riuscirete a passare sopra a questo problema, vi troverete davanti ad un titolo vasto, interessante e capace di offrire ore e ore di ambientazioni da esplorare e di personaggi con i quali interagire.
Rifarsi il look!
A fare davvero la differenza, questa volta, è la cura riposta nel comparto tecnico della versione PlayStation 4
A fare davvero la differenza, questa volta, è la
cura riposta nel comparto tecnico della versione PlayStation 4 del titolo che, rispetto a quella PlayStation 3, vanta innumerevoli passi in avanti.
Risen 3: Titan Lords – Enhanced Edition, infatti, prende le distanze dal titolo base uscito sulle console di scorsa generazione, per assomigliare molto di più ai settaggi Ultra della versione Pc, caratterizzata da una
definizione maggiore e dall’assenza di numerosi problemi. Per prima cosa
non troviamo più quell’effetto pop-up che, in passato, affliggeva ogni area di gioco, facendoci comparire davanti non solo cespugli, ma intere montagne.
Assenti anche i problemi di tearing e diminuiti notevolmente i cali di frame che, pur comparendo in determinate situazioni, risultano decisamente meno fastidiosi e permettendo al giocatore di viaggiare liberamente senza vedere il nostro protagonista scattare in continuazione. Persino la
modellazione poligonale di ogni personaggio appare
decisamente più definita e, nonostante la sua
natura old gen sia palese, riesce addirittura a risultare gradevole grazie alla scelta di colori accesi e di un character design riuscito.
Nulla di nuovo sotto il comparto audio che, ancora una volta, ci offre una
colonna sonora epica e ammaliante, ma un
doppiaggio inglese scadente accompagnato da
sottotitoli in italiano il più delle volte censurati o adattati malamente.
Verdetto
7 / 10
È Risen 3, ma senza bug
Commento
Pro e Contro
✓ Comparto narrativo ben riuscito
✓ Vasto e vario (anche grazie ai DLC aggiunti)
✓ Ottima colonna sonora
✓ Notevoli miglioramenti rispetto alla versione PlayStation 3
x Battle System fastidioso
x Animazioni dei personaggi ancora legnose
x Doppiaggio scadente
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