Recensione Lara Croft and the Guardian of Light

Nel 2010, Eidos affidò a Crystal Dynamics uno spin-off di Tomb Raider, un mix tra un platform e un gioco d’azione con un’inquadratura isometrica fissa dall’alto. La stessa Crystal Dynamics che qualche anno dopo prese in mano anche le redini della serie principale.
Lara Croft and the Guardian of Light riscosse consensi dalla critica e dal pubblico, ma non fu esente di critiche dallo zoccolo duro dei fan dell’archeologa.
Prima di dedicarci al seguito, uscito lo scorso 9 Dicembre, ci sembrava giusto spendere due parole su questo capitolo speciale dedicato a Lara ed ai suoi enigmi.

Versione Testata: PC (Single Player); PlayStation 3(Multiplayer)

L’esploratrice della luce
Lara Croft raggiunge il misterioso Tempio della Luce, in America Centrale, ove secondo le leggende è nascosto lo Specchio del Fumo, un magico artefatto che sancì la fine della battaglia tra Totec, il Guardiano della Luce, e Xolotl, il protettore dell’Ombra.
I mercenari che viaggiano con la protagonista, come da tradizione, la tradiscono e risvegliano l’antico dio Oscuro, gettando nel caos tutta l’area circostante, fortunatamente, insieme a Xolotl, viene risvegliato anche Totec, che decide di aiutare Lara ad imprigionare nuovamente il rivale.

Nelle circa dieci ore necessarie a completare il titolo ( in Single Player e cercando di raccogliere più collezionabili possibili) Lara esplorerà luoghi angusti e affronterà l’esercito di Xolotl con un arsenale ben nutrito di armi. La trama è lineare e priva di colpi di scena portando l’archeologa allo scontro finale senza troppe difficoltà.

Ogni livello offre sfide diverse
Guardian of Light si divide in 14 livelli, ognuno dei quali presenterà al giocatore diverse sfide a partire dal punteggio (raggiungendo il massimo si otterranno armi molto più potenti rispetto a quelle presenti nel gioco), alla raccolta di teschi rossi (dieci per ogni sezione), sfide a tempo e vere e proprie richieste specifiche come uccidere nemici in determinato modo o saltare in determinati punti senza subire danno.
In ogni livello inoltre sono nascoste delle speciali Tombe Sfida, che metteranno a prova l’ingegno del giocatore con enigmi di varia fattura, premiandolo, una volta risolti, con potenziamenti di salute, di munizioni o ancor meglio con reperti e manufatti (di cui parleremo tra poco).
La presenza delle sfide aumenta la rigiocabilità di Guardian of Light, offrendo uno stimolo al ripetere le sezioni già completate per ottenere una determinata arma o potenziamento, o semplicemente per migliorare il proprio tempo record.

La lancia e le palle
Abbiamo già scritto in apertura di come Guardian of Light offra una visuale isometrica dall’alto, allontanandosi decisamente dalla classica terza persona che contraddistingue i titoli principali di Tomb Raider, e offrendo un giusto mix tra le meccaniche d’azione e quelle platform ma scendiamo un po’ di più nello specifico.

un giusto mix tra le meccaniche d’azione e quelle platform
Nella modalità Single Player, Lara dovrà affrontare l’avventura con un ricco armamentario, tra cui la Lancia di Totec, che potrà essere incastrata nei muri (oltre che essere lanciata contro i nemici) per permettere all’archeologa di raggiungere luoghi altrimenti troppo alti.
Non mancano ovviamente le armi da fuoco, a partire dalla coppia di pistole, fino ad un devastante RPG, passando per un utile lanciafiamme e fucili di varie dimensioni.
Lara potrà equipaggiare fino a tre armi diverse (il quarto Slot sarà sempre riservato alla Lancia) a cui avrà accesso in qualsiasi momento grazie alla pressione della direzione specifica su d-pad.
Come anticipato, oltre alla barra della salute è presente anche una barra di munizioni, da tenere d’occhio per non rischiare di rimanere a secco e costringere Lara a utilizzare solo la Lancia del compagno.
Durante l’esplorazione del Tempio, vi imbatterete in manufatti e reperti: dei primi potrete equipaggiarne due, si dividono per materiale e fino alla classe d’oro offrono un bonus e un malus per le statistiche dell’archeologa, quelli più preziosi invece la renderanno una vera e propria macchina da guerra; i reperti  utilizzeranno l’ultima barra presente a schermo: raccogliendo denaro, uccidendo nemici e non subendo danni, potrete utilizzare l’abilità speciale dell’oggetto, che va dal ricaricare vita o munizioni, fino a sparare una rosa di proiettili più ampia, e così via.
Ovviamente gli oggetti più potenti saranno disponibili completando le sfide già menzionate nel precedente paragrafo, invitando il giocatore a rigiocare nuovamente i livelli una volta completata l’avventura dell’eroina.
Infine con R1 si attiverà il rampino, mentre con Triangolo ( o Y) potrete lasciare una bomba, premendo nuovamente il pulsante questa esploderà, permettendovi di danneggiare nemici o spostare le enormi palle che troverete lungo tutta l’area di gioco.

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E sono proprio queste sfere le protagoniste principali della maggior parte degli enigmi: bisognerà spingerle, farle saltare, incastrarle in buche specifiche per attivare interruttori e così via.
Crystal Dynamics offre tantissimi enigmi tutti molto piacevoli e accattivanti, alcuni dei quali perfino a soluzione multipla, un vero e proprio esempio su come offrire intrattenere il giocatore.

Prendi il joypad e la mia Lancia
L’intera avventura è affrontabile anche in compagnia di un amico, sia in locale che online, che prenderà il comando di Totec, liberando Lara del peso della Lancia (e rendendo disponibile il quarto slot per le armi).
Totec potrà utilizzare bombe e armi da fuoco, inoltre sarà in grado di parare i proiettili avversari con il proprio scudo, che sostituirà il rampino di Lara.

In due la difficoltà cala drasticamente
In modalità multiplayer molti degli enigmi cambieranno drasticamente, per offrire molto spesso una soluzione più semplice, soprattutto nei casi in cui era richiesta la Lancia per raggiungere i punti più alti: Lara dovrà trascinare Totec con il rampino, e viceversa, il guerriero dovrà portare l’archeologa sul proprio scudo.
È doveroso inoltre segnalare alcuni bug grafici dovuti per l’appunto al rampino, che si verificano in modalità co-operativa: da corde decisamente troppo lunghe a mirini non troppo precisi.
La coppia resta comunque ben bilanciata, sebbene i nemici non avranno più alcun scampo e non rappresenteranno una sfida; restano inalterate le sfide dei livelli, che verranno segnalate con diversi colori a seconda del giocatore che riesce a portarle a termine.

Meno gemiti più proiettili
Guardian of Light offre delle scene d’intermezzo e degli artwork ben curati, sebbene le animazioni facciali non siano il massimo, Lara riesce a conquistare con la sua usuale bellezza e fascino.
L’archeologa è doppiata da Elda Olivieri, la voce storica italiana (sostituita nel reboot da Barbara Ponticelli), mentre Totec è Raffaele Fallica, noto ai più per essere la voce italiana di Raziel in Soul Reaver.
Come deducibile l’intero titolo è tradotto in italiano, sia nei testi che nei dialoghi, e offre una colonna sonora d’accompagnamento ma che spesso viene messa da parte a causa delle esplosioni e delle sparatorie.

 

 

Verdetto
8 / 10
Lara è brava con le palle
Commento
Lara Croft and the Guardian of Light è un buon esperimento ed un ottimo spin-off della serie: in quanto tale va valutato per quello che è, un platform con componenti action che sa mischiare degnamente i due generi. Guardian of Light è godibile sia da soli che in compagnia, sebbene se affrontato in due non rappresenti minimamente una sfida. Se alcuni degli enigmi proposti da Crystal Dynamics venissero utilizzati nei capitoli principali, la serie ne avrebbe solo da guadagnarci.
Pro e Contro
Alta rigiocabilità
Buon mix di Gameplay
Enigmi accattivanti

x Trama un po' scialba
x Qualche bug grafico in co-operativa

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