Recensione Gardening Mama: Forest Friends

La “Touch! Generation” dell’era Nintendo DS ha dato vita a numerose serie di successo, che forti dell’uso del pennino (o del Wiimote nel caso di Nintendo Wii) hanno cavalcato l’onda di questa nuova tendenza, portando sulle nostre console i più svariati e al tempo innovativi generi videoludici, anticipando quella che poi sarebbe diventata la norma del mobile gaming attuale. Fra i titoli di maggior successo è doveroso citare Cooking Mama, “simulatore” culinario nel quale, attraverso una serie di minigiochi, eravamo chiamati a realizzare le più svariate ricette. La popolarità della serie ha spinto Cooking Mama Ltd. ad esplorare altri territori in cui far cimentare la protagonista del gioco, Mama, in altri bizzarri hobby.
Fra i vari spin-off proposti oggi ci troviamo parlare del seguito di Gardening Mama, in arrivo su Nintendo 3DS con il sottotitolo Forest Frends, disponibile al prezzo di 29.99 Euro.

Braccia rubate all’agricoltura
Gardening Mama si divide in due parti ben distinte a livello di gameplay ma legate fra loro
Senza perdersi in troppi preamboli Gardening Mama: Forest Freinds ci vede protagonisti insieme all’instancabile Mama di una serie di minigiochi a tema bucolico. Inizieremo con a disposizione una casa dove dormire, un capanno dove raccogliere le nostre scorte e un fazzoletto di terra da coltivare per soddisfare alcune richieste che ci arriveranno per posta o dagli animali della foresta, per aiutarli ad attirare clienti con i loro negozi. A questo punto Gardening Mama si divide in due parti ben distinte a livello di gameplay ma legate fra loro: quella gestionale del campo, necessaria per risolvere i problemi economici dei negozi della foresta, nella quale coltivare frutta e verdura in base alle richieste pervenute, e quella dei minigiochi che serviranno per racimolare le sementi, indispensabili per la prima fase.
Parliamo subito della raccolta dei giochi disponibili, all’incirca una cinquantina, ognuno dei quali avrà un obiettivo specifico e una manciata di secondi per essere portato a termine. Si va dal raccogliere frutta o verdura inserendole negli appositi cesti, al piantare tuberi e sementi raggiungendo il quantitativo di terriccio indicato, allo sgranare pannocchie o annaffiare fiori e piante. A seconda dei nostri risultati verremo ricompensati con una valutazione che va dal bronzo all’oro e terrà conto del tempo impiegato e degli errori commessi. Completando al massimo ogni gioco, affrontandolo nuovamente nel caso non si riesca al primo tentativo, otterremo anche in premio le sementi relative al tema del gioco appena affrontato e che ci serviranno in seguito. Sul lato della varietà sicuramente Gardening Mama spazia, offrendo varie situazioni fugaci che ben si sposano con lo stile di gioco da console portatile e in linea con lo spirito della serie al quale si ispira.

 

Vado a vivere in campagna
i controlli si basano sull’uso del pennino  per replicare le semplici azioni
Dove iniziano i primi problemi è sull’affidabilità dei controlli, tutti basati sull’uso del pennino della console e che ci servirà per replicare le semplici azioni, come scorrere lo stilo nella direzione indicata o tracciare cerchi, il tutto possibilmente con il giusto tempismo. Non sempre però tutto questo avviene e in più di un’occasione capita che il touch screen non riesca a leggere bene i nostri movimenti penalizzandoci, e obbligandoci a ripetere da capo il minigioco, con il rischio di ricadere nelle stesse problematiche.
Ottenuti i semi necessari potremo andare nel nostro orto per dedicarci alle attività agricole. A nostra disposizione qualche aiuola e gli strumenti giusti per coltivare. Tutto è molto semplice, basterà selezionare dal menù di gioco l’opzione “Pianta”, scegliere la porzione di terreno dove posizionare il seme e il gioco è fatto.
Una volta completata la semina sarà fondamentale annacquare, passando l’annaffiatoio su solchi stando attenti a non abbondare, visto che da questo dipenderà la qualità del prodotto finito, anch’esso valutato sempre con il trittico bronzo-argento-oro, e di conseguenza le ricompense ottenute dai nostri amici animali al momento della consegna. Ogni coltivazione avrà bisogno di alcuni giorni prima di essere pronta per la raccolta e sarà necessario dare precedenza alle richieste che ci arriveranno dagli abitanti della foresta. Più richieste completeremo più i loro negozi saliranno di livello, consentendoci di guadagnare dei biglietti da utilizzare nello shop per acquistare tutta una serie di abbellimenti per la nostra fattoria. A fine giornata, quando Mama ci consiglierà di andare a riposare verrà fatto un riepilogo delle attività del giorno. Anche qua in base alle azioni compiute “sul campo” guadagneremo i Punti Giardino che ci daranno la possibilità di espandere le dimensioni del terreno, aggiungendo nuove aiuole coltivabili.

Zappa che ti passa
Gardening Mama è indirizzato ad un pubblico casual, più in particolare un’utenza giovane
Queste fasi speudo-gestionali però, dopo le prime ore di gioco mostrano una tendenza alla ripetitività, imprigionando il giocatore in un loop dal quale non si riesce più a riemergere, finendo annoiati dopo poco. La sfida è settata su livelli medio bassi, di fatto siamo di fronte ad un titolo a cui dedicarsi per per relax che per altro. È anche vero che la serie, ed in particolare questo spin-off è indirizzato ad un pubblico casual, più in particolare un’utenza giovane che magari si affaccia per la prima volta ai videogiochi. È altresì vero però che il livello di stimoli offerti da Gardening Mama è relativamente basso anche per i giocatori meno esigenti, e dopo aver completato gran parte delle richieste del gioco e sbloccati gli oggetti collezionabili resta ben poco da fare. Anche rispetto a Cooking Mama: Bon Appétit! è assente il multiplayer locale, qua sostituito da altre opzioni di gioco, come la possibilità di scattare foto con la fotocamera della console decorandola con alcune skin o adesivi da applicare sull’immagine, funzionalità legate allo StreetPass (per ottenere oggetti speciali per decorare la fattoria) e la possibilità di riaffrontare le sfide sbloccate, magari per migliorare le valutazioni ottenute.

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Madre Terra
Il comparto grafico svolge il suo lavoro senza infamia e senza lode
Gardening Mama prosegue lo stile grafico del capostipite, con un character design sempre piacevole anche a distanza di tempo, che però si scontra con una realizzazione tecnica essenziale che alterna su schermo elementi 2D e 3D, che svolge il suo lavoro senza infamia e senza lode, senza però sfruttare nessuna delle potenzialità della console.
Più anonimo invece il comparto sonoro dove solo qualche musica riuscirà a farsi notare, mentre delle voci purtroppo rimaste in inglese ci accompagneranno per il resto dell’avventura fra una richiesta e l’altra.

 

Verdetto
6.5 / 10
Mi scusi Mama, dov'è quell'aiuola da rasare?
Commento
Gardening Mama: Forest Friends, come il predecessore uscito su NDS, non riesce ad emergere per colpa di un gameplay ripetitivo e privo di quell'appeal che invece caratterizza Cooking Mama. Minigiochi minati da una reattività poco convincente, sezioni gestionali solamente accennate per una formula di gioco che non riesce ad essere “né carne, né pesce”. Un titolo sicuramente rivolto ai più giovani che si affacciano al mondo dei videogiochi per la prima volta, con un prezzo di vendita che su console appare abbordabile sebbene si scontri con una realtà, quella dei giochi mobile, che riesce ad offrire allo stesso pubblico esperienze più appaganti a prezzi più contenuti.
Pro e Contro
Minigiochi vari, semplici ed immediati
Struttura ludica da titolo portatile
Prezzo abbordabile...

x Parte gestionale della fattoria abbozzata
x Dopo poco esaurisce il suo potenziale
x ...sempre alto rispetto ad alcune produzioni mobile

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