Donato "Dons" Ronca

Postcrypta #13: La mia prima volta!

Se sei qui nella speranza di farti i “piccanti” fatti miei accomodati, ma chissà, potresti rimanere delus*, questo nuovo viaggio all’interno delle mie sinapsi è colpa di due mie amiche (Vale ed Auri) a cui per dispetto dedico il pezzo.

Dons: «Permesso, buonasera dottore.»

Dottore: «Prego si accomodi, buonasera a lei, come sta?»

Dons: « Tutto bene, ok alla prossima…»

Faccio per andarmene.

Dottore: «Il solito burlone da ironica autodifesa.»

Mi indica la sedia. Mi siedo, respiro profondo come prima del fischio d’inizio di una partita.

Dons: «A lei non sfugge proprio nulla eh? Scherzi a parte bene, ma ho vissuto un’esperienza strana. Finalmente l’ho fatto!»

Dottore: «Spero sia stato consensuale.»

La sua faccia è tra il serio e l’ironico.

Dons: «Certo, anzi me lo ha quasi chiesto lei fortemente.»

Dottore: «Oh deve amarla davvero molto allora.»

Dons: «Si siamo davvero molto amici, un legame speciale.»

Dottore: «Quando miglior amica ed amante coincidono è sempre speciale.»

Mi sento confuso.

Dons: «Amante? Ok le voglio un bene dell’anima ma amante mi sembra esagerato, è anche fidanzata.»

Il suo volto mette in soffitta l’ironia e diventa corrucciato.

Dottore: «Cosa? Ma allora ritiro le mie felicitazioni, non me lo sarei aspettato da lei, complice di un tradimento.»

Sono sempre più confuso.

Dons: «Tradimento? Dottore inizio a pensare che non ci stiamo capendo.»

Dottore: «C’è poco da capire, lei con la sua amica ha… ecco diciamo… violato la sacralità di un rapporto tra due persone…»

Dons: «Cosa? Forse non mi sono spiegato: per la prima volta l’ho fatto, ho venduto una mia console. PS4 per la precisione.»

La confusione è svanita, mi sento solo stupido ripensando allo scambio palesemente equivoco appena avuto.

Dottore: «Ho in mente epiteti con cui descriverla che la professionalità richiesta in questo momento mi impedisce di proferire, quindi facciamo finta di aver iniziato direttamente da qui.»

Dons: «Ok, forse è meglio.»

Stavolta il respiro profondo è condiviso.

Dottore: «Quindi ha venduto una sua console. Cosa c’è stato di strano in questa esperienza? Otre ad essere appunto una prima volta, come lei ha maldestramente spiegato.»

Dons: «Non ho provato le sensazioni che mi aspettavo, non è stato triste o comunque emozionante come credevo il distaccarmene. Anzi oserei dire che ero contento e felice.»

La delusione traspare da tutti i miei pori.

Dottore: «Capisco, e questo come la fa sentire?»

Dons: «Un po’ in colpa, cavolo ho voluto bene alla PS4, ci ho vissuto esperienze stupende ed è stata una compagna fidata in tempo di covid. Per esempio mio fratello prima di imballarla mi ha detto che l’ha “salutata”, io non ci ho nemmeno pensato.»

Quanto vorrei darmi un cazzotto.

Dottore: «E secondo lei perché l’ha vissuta in questo modo?»

Dons: «Mi viene da pensare che è da più di un anno che ho la PS5 e quindi il vuoto era già rimpiazzato. Ma se così fosse davvero sinceramente mi sentirei ancora più una merd. Un crudele chiodo scaccia chiodo… vorrebbe dire che dovrei rivalutare quello che ho provato negli anni passati con lei.»

Dottore: «Non sia troppo duro con se stesso, anche perché da quello che mi ha detto io non credo proprio che sia questo il motivo. Se fosse stato davvero questo allora lei non avrebbe provato tristezza al distacco ma nemmeno la felicità di cui accennava, sarebbe stato indifferente.»

Dons: «Lei crede? Ma allora non saprei proprio cos’altro pensare.»

A parte le peggio cose di me ovviamente.

Dottore: «Proviamo ad analizzare la situazione, inizi dal dirmi a chi l’ha venduta.»

Dons: «La console ora ce l’ha una mia carissima amica, sorella mi verrebbe da dire. Però non l’ho data direttamente a lei, cioè sapevo che lei era interessata e l’ho venduta ad un’altra amica che aveva deciso di acquistarla da me per farle un regalo sapendo che lei la desiderava.»

Dottore: «E che rapporti ha con questa terza persona?»

Dons: «Non ci conosciamo da tantissimo ma si è creato un gran bel rapporto, quindi ho partecipato più che volentieri alla cosa.»

Dottore: «Insomma in questa storia sono coinvolte tre entità a cui lei per motivi diversi vuole un gran bene.»

Dons: «Si ma inizio a pensare che solo a due di queste volessi bene davvero.»

Sempre più deluso da me stesso il mio volto si fa malinconico.

Dottore: «Assolutamente no, lei sa perché spesso soffriamo nel distaccarci da un qualcosa di materiale?»

Dons: «Materialismo cronico e anche un affetto verso quello che rappresentano.»

Dottore: «Si ma non solo. Soffriamo perché spesso questi oggetti finiscono per essere buttati o venduti a sconosciuti, o comunque persone con cui non abbiamo un rapporto. Quindi la sorte ignota che li attende ci causa una preoccupazione figlia del valore affettivo che è maturato nel tempo.»

Dons: «Ma questo non è il mio caso.»

Impercettibilmente si protende verso di me come a confortarmi.

Dottore: «Esatto. Lei prova un profondo affetto per tutte le parti in causa ed è felice perché il bene che prova per le persone coinvolte è di gran lunga superiore alla tristezza del distacco. La sua PS4 è in mani di cui lei ciecamente si fida, anzi sta molto meglio di come sarebbe potuta stare con lei da ora in poi.»

Il mio viso torna finalmente disteso.

Dons: «Ha ragione, con me sarebbe stata destinata ad un cassetto. Con lei invece ha una nuova vita, e sinceramente sono emozionato all’idea che possa costruire nuovi ricordi di una persona a me tanto cara ed essere anch’io indirettamente parte delle esperienze che lei vivrà controller alla mano in futuro ed aver contribuito forse alla nascita di una nuova passione.»

Dottore: «Bravissimo, quindi lei alla sua PS4 ha voluto così bene da trovarle un nuovo scopo, questo che riguardi oggetti o persone è quanto di più positivo possa esserci.»

Un sorriso si dipinge involontariamente sul mio volto.

Dons: «Dottore, ha presente quella felicità che le accennavo?»

Dottore: «Certo.»

Dons: «Ora è tutt’altro che un accenno.»

Dottore: «Ne sono lieto, alla prossima.»

Sorride.

Dons: «A presto.»

Fischio finale.

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