Recensione STEINS; GATE ELITE: un viaggio tra passato e futuro

“If only I had realized how dangerous my actions were, then I wouldn’t have lost her.”

 

Ed è proprio con questa frase, questo dubbio che attanaglia il giocatore già all’inizio della storia, che parte STEINS; GATE ELITE.

 

 

STEINS; GATE ELITE è una macchina del tempo da aggiustare.

 

 

Fare i conti con il passato:
 

STEINS; GATE ELITE è una remastered della famosissima visual novel del 2009. Non vi sono pressoché differenze di trama sostanziali tra questi due titoli, quindi per una recensione approfondita su questi aspetti date un’occhiata all’ottima recensione della nostra Barbara Canton.

 

A parlarvi qui è un fan della serie (sopratutto di quella animata), e come tale voglio portarvi con la macchina del tempo nel passato e poi nel futuro, per osservare le differenze tra le due linee temporali.

 

 

La serie animata ha scatenato un “effetto farfalla” inaspettato.
Cavalcando l’onda di successo portata dalla serie animata, il piccolo studio 5pb decide di contattare White Fox, gli animatori della serie uscita per la prima volta nel 2011, e insieme provano a dare nuova linfa al titolo, cercando di fondere le due versioni dell’opera.

 

Ciò che nasce da questa unione, è un ibrido tra videogioco e anime non proprio ben riuscito.

 

Da una parte abbiamo la potenza visiva dei disegni, gli stacchi di montaggio tra pezzi presi dalla serie animata e immagini fisse, il doppiaggio completo e nuove scene inedite nell’anime totalmente ridisegnate e animate, che fanno si che sin dalle prime battute si rimanga affascinati e a bocca aperta, carichi di emozione e cusiosità; dall’altra la linearità della serie animata, il cercare di far godere il gioco come fosse un film e l’assenza di un tasto dedicato al telefono, presente nella versione precedente, provoca un taglio netto sia all’aura di tensione, mistero, e tanta ansia, che i messaggi costanti e inaspettati donavano, sia al gameplay in generale dell’intero videogioco.

 

L’Okabe Rintaro del passato, nostro alter ego e protagonista, era ossessionato dal cellulare e noi con lui. Controllavamo compulsivamente il dispositivo alla ricerca di nuovi messaggi, allegati, indizi per scovare il famigerato “true ending”.

 

L’Okabe Rintaro del futuro non ha di queste preoccupazioni: un’animazione del telefono in momenti specifici ci avviserà della presenza di un nuovo messaggio, costringendoci a leggerlo e a decidere se rispondere o meno.

 

Addirittura alcune volte non avremo neanche la scelta appena descritta, visto che molti messaggi che nella prima versione presentavano allegati, qui sono stati privati anche di questa funzionalità, rendendo completamente inutile il contenuto delle e-mail.

 

Come ciliegina sulla “gel banana” tutte le chiamate, e quindi le scelte se rispondere o meno al telefono, le farà in automatico il gioco, seguendo quelle effettuate dai protagonisti della serie animata.

 

Almeno, hanno lasciato intatte le scelte che portano ai vari finali, ma è una magra consolazione.

 

Se solo avessero realizzato quanto fossero pericolose le loro azioni, se solo avessero seguito le parole che loro stessi hanno scritto, forse sarebbe andata diversamente…

 

Pensare al futuro:
 

Il futuro delle visual novel è nella full animated version: l’immersione che lo scorrere delle immagini mentre leggi il testo (se si è anche abbastanza veloci sembra davvero di vedere un anime sottotitolato), è tutta da vivere e da sperimentare, e deve essere un punto di partenza per sperimentare nuove soluzioni di gioco, e nuove storie sempre più emozionanti.

 

 

Avrei preferito non avere il Reading Steiner
 
 
Eh sì, avrei preferito non avere il potere del nostro Okarin, o almeno non la sua versione del mondo reale.

Ed è proprio con questo che voglio concludere e lasciare un po’ di amaro in bocca, come solo i finali alternativi di STEINS; GATE sanno fare; in questa sezione parleremo, infatti, dell’errore più grande di questo prodotto: il costo.

 

Non so in quale linea temporale siamo finiti, magari un giorno davvero scoppierà la terza guerra mondiale per il controllo del tempo, sta di fatto che una guerra in scala ridotta è quella che va condotta contro i publisher, e noi che abbiamo il Reading Steiner reale dobbiamo ricordarci di quando i tempi erano più gentili verso i consumatori.

 

Mettere una remastered, seppur full animated, al costo di 59.90 su ps4 (la versione qui recensita), considerando anche gli errori analizzati durante il nostro viaggio nel tempo, non è qualcosa da dimenticare e su cui passare sopra.

 

Neanche il bundle con STEINS; GATE: Linear Bounded Phenogram (per la versione Switch vi è in bundle 8 – BIT ADV STEINS; GATE, nel comunicato stampa trovate tutti i dettagli) giustifica tale spesa, soprattutto per coloro che hanno già giocato alla prima versione del gioco, tutt’ora valida, e seguìto la serie animata.

 

Questo viaggio nel tempo è stato un po’ turbolento, forse è meglio tornare a casa.

 

 

Atterriamo nei giorni nostri, scendiamo dalla macchina del tempo e salutiamoci. È stato un lungo viaggio, ma divertente in fondo, proprio come questo titolo.

 

STEINS; GATE ELITE ha comunque grande fascino, e rimane il miglior modo di godere la storia dei ragazzi e del loro forno a micronde modificato.

 

Quindi, senza ulteriori indugi, chiudiamo la nostra storia, il nostro viaggio, così, come il mad scientist che è in noi farebbe:

 

El Psy Kongroo

 

Verdetto
7.5 / 10
Vorrei poter mandare una D-mail per avvisare il me stesso del passato.
Commento
Nel complesso è un buon titolo: mantiene la complessa e intrigante storia, che lo identifica tuttora come una delle più importanti visual novel degli ultimi 10 anni, offre più di 30 ore di gioco e la nuova veste grafica full animated aumenta di molto l'immersione e l'emotività del giocatore verso le vicende dei protagonisti. Di contro, presenta un gameplay pressoché assente visto il taglio effettuato, per linearità di storia, al già esiguo gameplay del primo titolo e l'aggiunta di 8 - BIT ADV STEINS; GATE per Switch e di STEINS; GATE: Linear Bounded Phenogram per PS4, non giustifica la vendita di questa remastered ad un prezzo così elevato, soprattutto per gli appassionati della serie animata o coloro che hanno già giocato alla Visual Novel del 2009. Rimane comunque, però, il miglior modo per godere dell'affascinante storia di STEINS; GATE, considerando anche che tutte le strade non solcate durante i 24 episodi della serie animata, ma presenti nella visual novel, sono state tutte completamente animate.
Pro e Contro
Storia e personaggi ben curati
Musiche memorabili
Più di 30 ore di gioco
Veste grafica di grande impatto emotivo e immersivo

x Le animazioni a volte non sono ben adattate
x Gameplay ridotto al minimo
x Costo esagerato rispetto all'offerta
x Solo in lingua inglese

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