Recensione Pullblox

Intelligent Systems è una delle più vecchie ed abili software house second party di Nintendo. Sue sono le acclamate saghe di Advance Wars, Fire Emblem e Paper Mario: con un pedigree di questo livello è lecito aspettarsi un ottimo debutto del team di sviluppo su 3DS. Il loro Pullblox sarà all’altezza di queste aspettative? Scopriamolo subito!

Benvenuti al Parco dei Pullblox!

Pullblox, conosciuto in America come Pushmo ed in Giappone come Hikuosu, si presenta come un titolo downladabile dal Nintendo eShop di 3DS. Con una dimensione piuttosto contenuta ed un costo di soli 6€, l’acquisto è piuttosto rapido ed indolore, e ben presto ci ritroveremo immersi nel gioco.
Si tratta di un puzzle game con elementi platform. I pullblox, oggetti che danno il nome al gioco stesso, sono dei giganteschi puzzle di legno creati da Mastro Blox e da lui lasciati nel Parco dei Pullblox per far divertire i bambini. A volte, però, accade che un pullblox si richiuda con ancora qualche bambino al suo interno e che questi resti dunque intrappolato al suo interno. L’anziano artigiano, appesantito dagli anni ed incapace di salvare personalmente i bambini, ha dunque deciso di delegare questo compito a Mallo, il nostro giovane alter ego all’interno del gioco. Per fare ciò dovremo agire sui puzzle stessi, afferrando e tirando verso di noi i blocchi che li compongo, in modo da creare una serie di piattaforme su cui saltare per raggiungere i bimbi dispersi. I blocchi possono essere tirati verso l’osservatore per 3 differenti livelli, a patto di avere lo spazio necessario per tirarli: una volta saliti su di un blocco alla sua massima estensione, non sarà possibile tirare il successivo per 3 spazi, ma solo di 2, non avendo Mallo ulteriore terreno disponibile per indietreggiare. Il problema sarà aggirabile tirando i blocchi avanti od indietro dal lato, sempre a condizione di avere il necessario spazio di manovra.
La meccanica del gioco si riduce quindi ad un cercare di costruirsi delle piattaforme in cui non solo salire, ma anche poter manovrare agilmente per predisporre le piattaforme successive, e così via fino alla soluzione finale. In caso di errore avremo a nostra possibilità un tasto per riportare il pullblox alla condizione originaria ed un altro che ci permetterà di riavvolgere il tempo per gli ultimi 30 secondi. Entrambi, special modo il secondo, saranno di particolare aiuto nei livelli più complicati.

Cattivi tutorial e bei rompicapo

Il gioco si apre con un lungo tutorial che espone i concetti sopra elencati nel corso dei primi 18 puzzles: una premura forse eccessiva, data l’immediatezza dei controlli e la facilità nell’apprendere le strategie di base. Tale fase preparatoria è infatti troppo lunga: Pullblox si prende i suoi tempi per spiegare perfino delle ovvietà e la noia rischia di travolgere il giocatore. Superato questo scoglio, il gioco impiega poco a mostrare il suo vero valore: il design dei pullblox successivi è variegato e studiato con attenzione, mai uguale, mai banale. A volte sarà opportuno prendersi qualche minuto per studiare una strategia di scalata, onde evitare di restare bloccati a metà strada, altre volte la soluzione si paleserà da sola durante l’azione.
La curva di difficoltà è ben calibrata, a dispetto dei facilissimi livelli di tutorial, e ben presto si inizierà a spremere davvero le meningi. Nel caso un pullblox fosse particolarmente ostico ci viene data la possibilità di saltarlo e completarlo in un secondo tempo, operazione comunque necessaria per passare al gruppo di puzzles successivi.
Giunti a circa un terzo dei livelli disponibili, un secondo tutorial ci introdurrà nuovi elementi di gameplay. Se a fino a questo punto il gioco era piacevole, da questo momento in poi sarà letteralmente brillante. Una delle nuove meccaniche di gioco prevede la presenza su alcuni blocchi di pulsanti che permettono l’estensione automatica di tutti i blocchi dello stesso colore. In situazioni con più di uno di questi pulsanti, sarà vitale procedere nell’ordine giusto per non bloccarsi la strada da soli, e saranno ulteriormente messe alla prova le nostre abilità di pianificazione. L’altra importante meccanica prevede l’utilizzo di botole: entrando in una botola di un determinato colore, Mallo uscirà istantaneamente da un altra botola dello stesso colore, a patto che sia libera. Grazie a questo artificio i gioco potrà prendere una piega ancora più cervellotica e brillante, spesso simile alla logica dei portali in Portal.

Strizzando l’occhio al fai-da-te…

La longevità è uno dei punti forti di Pullblox: grazie ad una difficoltà ben calibrata ma sempre crescente, completare gli oltre 200 puzzles del gioco richiederà una discreta quantità di tempo e la presenza di un editor di livelli consentirà di passare ulteriori ore sul titolo. L’editor è di facile utilizzo e consente di creare livelli con gli stessi identici elementi presenti nel gioco. Questi livelli poi potranno essere salvati in forma di codici QR e scambiati con altri possessori del gioco grazie alla fotocamera 3DS. E’ peculiare che sia stata scelta questa modalità di salvataggio e scambio di dati, e non delle più canoniche modalità StreetPass o SpotPass, ma fortunatamente tutto funziona nel migliore dei modi.
L’aspetto grafico del titolo è semplice e funzionale, con un effetto 3D appena percettibile ma di grande utilità: senza, sarebbe stato problematico per il giocatore discernere le diverse profondità (o distanze) tra i vari blocchi ed il gioco sarebbe diventato in alcuni punti quasi impossibile, piuttosto che impegnativo.
Il design dei personaggi invece non è dei migliori: sono tutti paffuti e cicciotti, ma non nel modo in cui viene suscitata tenerezza od ilarità, piuttosto i vari personaggi appaiono strani ed innaturali. Il protagonista Mallo ne è l’esempio calzante: tanto largo quanto alto, con un nasone da coniglio, una tuta aderente rossa e sopra di essa un fundoshi (il perizoma dei lottatori di sumo). Troppo strano perfino per essere divertente, riesce piuttosto a far sollevare un sopracciglio di perplessità.
Musiche ed effetti sonori accompagnano bene l’azione senza farsi notare più di troppo, se non per una certa ripetitività di fondo, ma si tratta di un fattore comprensibile data la natura di Pullblox.

Verdetto
8 / 10
Il gioco è brillante, un po' meno il character design
Commento
Pullblox è un gioco che fa fede all'ottima fama dei suoi realizzatori. Il design è semplice ma intelligente, la sfida è graduale ed accattivante, la quantità di contenuti è ottima. Un ottimo editor di livelli corona un titolo che non sfigurerebbe nemmeno se fosse uscito come realese fisica in negozio, figuriamoci come digital download. A fronte della spesa minima (solo 6€) credo si possano tralasciare alcuni peccati veniali, come il design dei personaggi ed un tutorial eccessivamente lungo e noioso, e consigliare vivamente Pullblox a chiunque.
Pro e Contro
Brillante nelle sue fasi migliori
Decisamente longevo
Presente un editor di livelli

x Tutorial superfluo e troppo lungo
x Design dei personaggi poco accattivante
x Sonoro un po ripetitivo

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