Recensione Inazuma Eleven Strikers

Mark, Axel e Jude sono pronti a trascinarci nuovamente sul campo di calcio della Raimon. Con Inazuma Eleven Strikers, Level 5 ci presenta un titolo diverso, escludendo completamente la parte GDR e la trama dei capitoli portatili, presentandoci invece un gioco di calcio fuori dagli schemi, condito come sempre dalle tecniche strabilianti dell’universo di Inazuma Eleven.

Unico obiettivo: diventare Campioni!

Come ogni gioco sportivo che si rispetti, anche in Inazuma Eleven Strikers non c’è traccia alcuna di trama o narrativa, sostituita qui dal “semplice” obiettivo di sconfiggere tutte le altre squadre. Dimenticate quindi le trame intricate dei primi due capitoli (e degli altri tre ancora inediti da noi) e della serie animata, e preparatevi ad un gioco di calcio normale, ma sempre fuori dagli schemi.
Nella modalità Club Calcio (vera e propria modalità Carriera) potremo infatti scegliere un allenatore ed una manager, ed iniziare a ingaggiare giocatori provenienti dai primi tre titoli dell’universo di Inazuma, con qualche chicca bonus proveniente da Inazuma Eleven Go (quarto capitolo, sempre inedito da noi) il tutto in grafica poligonale 3D, con contorno delle musiche tanto amate dei capitoli portatili e del doppiaggio completamente in italiano a cui Level 5 ci ha ormai abituati.
Man mano che sconfiggeremo le squadre rivali, potremo ingaggiarne i giocatori (come nel gioco portatile) e creare il nostro Dream Team che, per diventare davvero imbattibile, dovrà sudare molto più delle canoniche sette camicie.

Statistiche, Punti Tecnica e avversari tosti

Ogni calciatore ha la sua rosa di statistiche, oltre alle micidiali tecniche a cui oramai siamo abituati, e una volta entrato nella squadra potrà essere potenziato partecipando alle partite e rafforzando il legame coi propri compagni di squadra.
Al termine di ogni gara, gli 11 (o più se effettuerete cambi) giocatori riceveranno Punti Legame, che aumenteranno i valori d’amicizia tra i compagni di squadra (portando il legame al massimo, potranno perfino imparare nuove strepitose tecniche) e Punti Tecnica che, come si intuisce dal nome, favoriranno l’utilizzo delle mosse speciali.
La vita delle giovani matricole è dura e anche se arrivare ai titoli di coda sembra facile, la vera sfida inizierà dopo, quando tutti gli avversari avranno le statistiche al massimo.
Per ottenere i giocatori migliori, o per rendere i nostri come tali, dovremo sfidare e risfidare i vecchi avversari, anche se questa volta non avremo vita facile in campo (se prima del power-up si vinceva facilmente con cinque goal di scarto, portare a casa la vittoria contro le ultime squadre segrete sarà molto più arduo).

Vincere non è così facile!

Ad aiutare le squadre avversarie vi saranno un arbitro spudoratamente di parte, che fischierà falli solamente contro di voi (anche se raramente si mostrerà gentile e vi concederà un calcio di punizione) e, sempre dopo aver raggiunto i titoli di coda per la prima volta, la barra Inazuma che permette l’utilizzo delle mosse, e nel caso del portiere vieta lo spreco di Punti Tecnica, dei rivali sarà perennemente carica, rendendo praticamente una sfida continua il tiro a rete.
Infine, mentre scrivo questa recensione (dopo le per ora 15 ore di gioco), non sono mai riuscito a segnare un Goal senza usare una tecnica speciale (tranne che ai rigori), in quanto il portiere sembra sapere sempre dove finirà la palla.
L’unico modo per sconfiggere avversari così tosti è il continuo allenamento per rafforzare il legame e aumentare così l’abilità e le statistiche del proprio Dream Team, che richiederà tempo e  tanta pazienza.
Fortunatamente è possibile giocare contro le squadre pre-power-up, in modalità gioco (sempre in Club Calcio) per poter rafforzare i giocatori e , sempre dopo i titoli di coda, a seconda del livello a cui sconfiggeremo la CPU, ci verranno date medaglie – e ovviamente più Punti Inazuma – da poter spendere nell’ingaggio di nuovi talenti (che ovviamente non saranno forti come  quando giocavano contro di noi) o per comprare oggetti per aiutarci durante le partite.

Tanti modi di giocare

Inazuma Eleven Strikers può essere giocato con tutti i titpi di controller di Wii, sia con il Wiimote in orizzontale, sia con la combo Mote+Nunchuk , sia con il comodissimo ( e consigliato) Controller Pro.
Inoltre se giochiamo con un amico, quest’ultimo può sì scendere in campo con noi ma può anche puntare il Mote verso lo schermo e farci da allenatore o manager, piazzando power-up per il campo (ad esempio zone di recupero PT) oppure aumentare l’efficacia delle mosse speciali scuotendo il controller.
In “Amichevole” e “Torneo” potrete affrontare partite in co-operativa o in competitiva, fino ad un massimo di quattro giocatori (sempre in multiplayer locale) e si potrà scegliere tra una delle 13 squadre disponibili, oppure il nostro Dream Team allenato con tanta fatica.
Se uno dei nostri amici possiede il gioco potrà, grazie al trasferimento dati del WiiMote, portare la propria squadra sul nostro Wii per decidere una volta per tutte chi è il più forte.
Chiudono la carrellata di modalità i Minigiochi, che altro non sono che gli allenamenti del Club Calcio, qui riproposti solo per ottenere medaglie a seconda del punteggio (da bronzo a platino) e giocabili sia in co-operativa con altri tre amici, sia con un altro giocatore guidato dalla CPU.

Inazuma contro Inazuma

Dopo questa lunga panoramica sul gioco, è ora di fare il fatidico confronto tra Inazuma Eleven Strikers ed i capitoli per DS usciti nel nostro continente.
Mentre nei titoli portatili le tecniche speciali seguivano un sistema alla “Carta-sasso-forbice” (per ulteriori dettagli vi rimando alla recensione di Tempesta di Fuoco/Bufera di Neve) per essere efficaci in Strikers, hanno sì l’elemento (albero-terra-vento-fuoco) ma questo è solo uno dei fattori che determinerà la buona riuscita della tecnica, che si baserà per lo più sulle statistiche del giocatore: ad esempio, anche se il nostro tiro sarà di tipo fuoco, quindi avvantaggiato su una parata di tipo albero, non entrerà in porta se il portiere avversario ha un grado superiore di parata (B) rispetto alla nostra forza d’attacco (C).
Strikers propone quindi un livello di sfida più alto dei capitoli portatili, ma l’assenza della trama probabilmente non spingerà il giocatore ad allenarsi anche dopo i titoli di coda, e il conseguente aumento della difficoltà.

Fifa o Pes? Inazuma!

Inazuma Eleven Strikers sicuramente non attirerà i fan dei due brand calcistici principali, a meno che quest’ultimi non adorino la serie e vogliano giocare ad un gioco molto meno tecnico di questi ma ugualmente divertente.
Basti solo pensare che in Strikers i nostri campioni possono tirare anche dalla propria area, e la palla andrà automaticamente verso la porta avversaria (poi se entrerà o meno, è un altro paio di maniche) ma si sa, i giovani talenti della Raimon sanno strabiliare visivamente.
Inazuma Eleven Strikers è consigliato a tutti coloro che chiedono al calcio spettacolarità e tecniche micidiali, che approdano finalmente sugli schermi domestici, in uno dei titoli finali  per Wii.

Verdetto
7.5 / 10
Hai fifa, Potter? No, Inazuma!
Commento
Da fan del brand, posso ritenermi soddisfatto di Inazuma Eleven Strikers, sia come titolo sportivo, sia come antipasto del terzo capitolo della serie principale. Vedere finalmente i campioni della Raimon in 3D è una gioia per gli occhi, ma la mancanza di una trama di fondo, penalizza il titolo casalingo, rendendolo un Must have solo per gli amanti della serie.
Pro e Contro
L'universo di Inazuma Eleven in 3D
Tantissimi giocatori da ingaggiare per creare il proprio dream team

x Arbitro spudoratamente di parte
x Difficilmente piacerà agli amanti dei giochi di calcio simulativi
x È praticamente impossibile fare goal senza mosse speciali

#LiveTheRebellion