Don’t Be So Serious – Speciale Death Stranding (Spoiler!)
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Death Stranding è la prova migliore di Hideo Kojima?

Senza mezzi termini, sì: Death Stranding è il lavoro migliore di Hideo Kojima.

Breath of the Wild è un giocattolo. Nel senso più puro del termine: Link spinge sulla giocabilità, qualunque cosa inserita su cartuccia è pensata per divertire il giocatore. È un playset Lego, un puzzle tridimensionale di pezzi che non assolvono al loro dovere una volta incastrati. No, si va ancora avanti, c’è ancora spazio e tempo per divertirsi. In questo, è il miglior prodotto della generazione. Forse addirittura di sempre, perché i mostri sacri del passato sono limitati dalle tecnologie dell’epoca e per quanto l’arte non invecchi, la tecnica si.

Se Breath of the Wild è un giocattolo, Death Stranding non ci prova nemmeno.

Death Stranding è diverso. Non ci prova nemmeno, a fare il giocattolo. Nel senso che tutti gli strategemmi convenzionali da level designer sgamato Kojima li ignora. No, li rompe. Davanti ai tuoi occhi, come solo Evangelion ha saputo fare.. Una cosa che puoi fare solo se sei il migliore, solo se credi che Death Stranding sia il tuo lavoro migliore. Se in Zelda la vocazione del gameplay è l’intrattenimento, in Death Stranding è il messaggio. Il linguaggio. Ecco, Death Stranding è l’esempio migliore di linguaggio videoludico, il prodotto dove meglio si mostra cosa possono fare i videogiochi per raccontare. È l’anti-Metal Gear Solid 4, che manda a fanculo tutti quelli convinti che Kojima sia un wannabe regista frustrato che non ce l’ha fatta nel Cinema (come se poi il Cinema fosse implicitamente migliore). Lo abbiamo ridotto a macchietta, a David Cage ma con gli occhi a mandorla. La risposta è stata un videogioco dove prendi il cinema e gli mostri cosa non potrà mai fare perché non c’è interazione, prendi la musica e la usi a supporto di quello che stai dicendo con le meccaniche di gioco e non semplicemente per riempire il sottofondo.

Un jukebox per casual listeners che hanno una paura fottuta del silenzio.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...