Rece Heaven’s Vault è bruttarello. E avete bisogno di giocarci.

Heaven's Vault è bruttarello, lento e dal punto di vista ludico anche palloso. Eppure è uno dei migliori videogiochi giocati quest'anno: come diavolo è possibile?

Heaven’s Vault è bruttarello. E avete bisogno di giocarci.

Si può consigliare un gioco bruttarello, dai controlli lenti ai limiti della frustrazione, con un giocato abbastanza dimenticabile e tutt’altro che divertente? Beh, considerando che qualche fenomeno è riuscito a dare 9 e 10 anche a Sunset Overdrive, risponderei con un fragoroso “cazzo si“. Probabilmente non è la miglior premessa con cui hanno provato a vendervi un gioco – probabilmente non è nemmeno il miglior paragone possibile, soprattutto perché Sunset Overdrive è davvero brutto al culo – ma davvero: se mai deciderete di giocarvi Heaven’s Vault, vi farete un favore abbastanza grosso da mettere in dubbio anni e anni di auto-sabotaggi, mancanze di rispetto verso voi stessi e odio nei confronti della vostra persona. Perché Heaven’s Vault è un gioco che fa bene al cuore, fa bene all’industria e insomma fa bene a tutti. Anche se è bruttarello, ha dei controlli lenti ai limiti della frustrazione eccetera eccetera (abbiamo capito, ti piace ripetere i concetti per darti un tono da poeta dei videogiochi. Manco fossi Davide Gabbia).

Heaven's Vault è il più meraviglioso sbaglio che potete fare pad alla mano. La versione 2019 del comprare un Dreamcast invece di PlayStation 2

Epica? Visto che il concetto di “lore” non è univoco per noi italiani, tempo fa ne avevo teorizzato una traduzione trovandola in mitologia. Poi però il nostro Avvocato ha rotto le palle puntualizzando che “epica” è più corretto.

Togliamoci via subito il dente: non ve ne foste accorti dagli screenshot promozionali che si trovano in giro, Heaven’s Vault è brutto. Da un punto di vista meramente visivo ci sono dei personaggi disegnati (a mano?) in 2D che se ne vanno a spasso per un mondo più o meno 3D, creando un effetto straniante e tradendo una realizzazione tecnica che non ha alle spalle il budget di un blockbuster tipo Uncharted. E nemmeno di qualche robo da cestone dei saldi al Panorama che ormai non escono manco più sul mercato. Se avete avuto anche lo stomaco per guardare qualche video di gameplay, vi sarete anche accorti che i controlli sono molto raffazzonati – che è quella parola che la gente studiata usa per non dire che si bestemmia Dio e la Madonna, mentre si gioca Heaven’s Vault. Nella Bibbia c’è scritto (più o meno) che il paradiso va meritato. Beh, è più o meno lo stesso ragionamento: sotto uno strato di sudiciume realizzativo, Heaven’s Vault è uno dei mondi fatti di zeri e uno più profondi, interessanti e insomma sbattetevene dei problemi e cacciate i soldi in cui abbia mai avuto la fortuna di immergermi. E da cui sto facendo una fatica immane ad uscire, perché giocando ti viene naturale continuare a farlo, interrogarti sui vari “e se” che inevitabilmente le scelte multiple ti mettono davanti, ti riduci a voler sapere tutto, dell’epica dietro al titolo.

Fai una fatica del diavolo ad entrare in Heaven's Vault per via del comparto ludico. Fai ancor più fatica ad uscirne per via di tutto il resto


Per approfondire:
Cos’è il videogioco?
Sono arrivato al punto di essere ad un bivio, che ogni volta che viene imboccato mi fa venire voglia di avere a disposizione degli slot di salvataggio multipli – che in game non ci sono – nella vita vera per prendere l’altra strada e poi tornare indietro. Perché da un lato vorrei parlare di quello che ho scoperto con altre persone, per esempio col nostro Cummenda Stefano Calzati che sta vestendo anche lui per i fatti suoi i panni di un’archeologa abbastanza lontana dallo stereotipo tutto azione e tette a punta inventato da Lara Croft. Dall’altra parte non voglio bruciargli la sorpresa, il gusto della scoperta, l’intuizione che ti viene leggendo delle linee di dialogo e il viaggio trincia-zebedei sulla navicella spaziale che ti aspetta per confutare la tua tesi. Non è nemmeno una questione di spoiler, il punto è che Heaven’s Vault lascia assoluta libertà nell’ordine con cui arrivare alla fine dell’esperienza e può essere giocato a vari livelli di profondità, per cui diventa qualcosa che è anche difficile condividere con gli altri. Qualcosa che è anche sbagliato, condividere con gli altri, un po’ come raccontare nei minimi dettagli l’intimità di coppia che hai col tuo compagno/a a tua madre. Non vuoi, non puoi, non devi (almeno, se vuoi avere speranza di accoppiarti ancora con la tua metà). Una cosa molto in controtendenza con la generazione attuale, che abbiamo inaugurato pigiando il tastino Share su Dualshock 4 e intasando le bacheche virtuali dei nostri amici con contenuti fuffa che tradiscono il nostro status di nerd. Ma che lo è in modo ingenuo e probabilmente nemmeno così ricercato alla disperazione. Genuino, ecco. Non un’hipsterata per darsi un tono, ma un modo di essere che è venuto fuori in corso d’opera e che alla fine è la vera natura di Heaven’s Vault. È per questo, che dovreste giocare all’ultima fatica di Inkle. Anche se è bruttarello, anche se una buona metà dell’esperienza si riassume in “ma chi me l’ha fatto fare”. L’altra metà, la metà che conta davvero, vi ripaga con qualcosa di unico.

Un fiocco di neve videoludico che sarà per sempre solo vostro.

quanto spendere
18 /22€
bignami per pigri
Il prezzo consigliato è 18 seguendo un criterio un po' placeholder, che vorrebbe essere l'equivalente del "al primo saldo, compratelo senza pensarci due volte". Non perché non meriti il prezzo pieno, ma perchè Heaven's Vault ha un sacco di difetti, una scorza da rompere prima di riuscire ad arrivare a gustarsi quella che al momento è una delle migliori esperienze di quest'anno. Per cui ecco, se ci risparmiate 5 euri magari vi brucia un po' meno il culo e la scorza si rompe prima.
top&flop
> Improbabile, meraviglioso, genuino
> Ci si stacca a fatica

> Ha un sacco di "problemi ludici"