4Kids è stata la compagnia che si è occupata per prima di localizzare il brand Pokémon in occidente. Al Kahn, il precedente CEO di 4Kids, ha raccontato di recente le circostanze che hanno portato la compagnia ad occuparsi dei celebri Pocket Monster.

 

Pokémon logo

 

Kahn avrebbe scoperto il franchise per caso, durante un viaggio in Giappone. Pensando che il gioco potesse avere potenziale anche fuori dal Giappone, si recò presso i propietari, Nintendo e Game Freak, per trattare i diritti di localizzazione al di fuori dell’Asia. Nonostante fossero riluttanti, Kahn credeva di poter importare con successo sia il gioco che l’anime in Occidente.

 

La prima modifica di rilievo fu nel nome: la serie era conosciuta esclusivamente come Pocket Monster in Giappone, ma il nome, secondo l’ ex CEO di 4Kids, non era “sufficientemente Giapponese”. Quindi decise di cambiare nome in Pokémon, e di adattare alcuni nomi e situazioni del gioco affinché fossero più adatti al pubblico occidentale. Uno degli ostacoli principali fu relativo alla distribuzione della serie animata. Le stazioni televisive non erano convinte del prodotto, e Al Kahn dovette trattare singolarmente con numerosi emittenti minori affinché la serie venisse trasmessa. Inizialmente le stazioni trasmettevano la serie animata alle 6 del mattino, ma poi si accorsero che il gradimento della serie era tale che alcuni bambini si alzavano apposta per guardarla, e talvolta superava persino la popolarità delle serie trasmesse dopo scuola. Per Kahn, il segnale maggiore del successo furono i risultati delle trading card, che li riempì di lavoro oltre le aspettative.

 

Ora Kahn non è più impegnato con la localizzazione della serie, ma è felice dei risultati raggiunti e del recente boom di Pokémon GO, e ritiene che il successo sia dovuto alla qualità delle idee originali di Nintendo e The Pokémon Company.

 

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