Hideo Kojima, attraverso l’account Twitter ufficiale del suo nuovo studio (Kojima Productions), ha rivelato a seguito di una serie di domande e risposte una serie di nuovi dettagli a proposito di Death Stranding, primo titolo del designer giapponese dopo il divorzio da Konami.

 

In particolare è stato svelato il significato del titolo, che assume una doppia valenza: il fenomeno che vede balene ed altri cetacei spiaggiarsi è chiamato anche “Mass stranding”, e metaforicamente vuole indicare “qualcosa” che si è andato a spiaggiare “da un altro mondo”. La parola “Strand” in inglese poi indica non solo questo fenomeno, ma anche il concetto di “laccio” dal punto di vista psicologico, ben visibile nel trailer proiettato durante l’E3 (Norman Reedus è infatti legato ad un neonato tramite un cordone ombelicale, un laccio, dall’aspetto hi-tech).

Il filmato, come confermato da Kojima Production, presenta in ogni caso anche altri indizi sulla natura di Death Stranding, come le “dog tags” su cui compaiono delle equazioni.

 

Ovviamente anche l’altro termine presente nel titolo, “Death” (cioè Morte) ha a che fare con l’idea di fondo che lo studio vuole portare su schermo: sin dai tempi dei cabinati da sala giochi la morte ha sempre avuto un certo significato videoludicamente, non rappresentando mai uno status definitivo ma qualcosa che in un modo o nell’altro si può comunque eludere.

 

Però la Morte sta per assumere un nuovo significato

 

Ad ogni modo le parti principali dell’esperienza non cambieranno. Kojima ha fatto un parallelo automobilistico: è un po’ come guidare una macchina che si conosce bene, che da lo stesso “feeling” familiare quando si frena o si accelera. Un aspetto di cui però ci si rende conto solo dopo aver guidato la vettura per un po’ di tempo senza subire stress.

Si è poi parlato dei due concetti di “Stick” (bastone) e “Rope” (corda), che in un romanzo di Kobo Abe (letto da Kojima ai tempi delle scuole superiori) venivano descritte come le prime invenzioni dell’uomo. Il bastone ha permesso alla scimmia di evolvere e diventare l’uomo, difendendolo poi dalle minacce, mentre la corda gli ha permesso di legare cose per lui importanti. Nella maggior parte dei titoli online moderni, ma anche sui social network, siamo messi in condizione di utilizzare il bastone. In Death Stranding potremmo allo stesso modo utilizzare questo strumento, ma non sarà tutto; Il giocatore sarà in grado di usare la corda per connettersi ad altre persone? Riuscirà a padroneggiare entrambi gli strumenti? Il titolo metterà il giocatore in questo scenario e lo farà riflettere su questi punti.

 

Si è infine spesa qualche parola sul genere di appartenza di Death Stranding: oggigiorno è sempre più difficile etichettare un titolo secondo una categoria, ma in questo senso Death Stranding apparterrà ad un nuovo genere.
 


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