Recensione Uncharted 4: Fine di un Ladro

Più Swish e meno Pew Pew
Naughty Dog ha voluto concentrarsi sull’aspetto esplorativo della serie, concedendo anche qui più percorsi da scalare per Nathan (che porteranno comunque allo stesso punto) e implementando un rampino che trasformerà il loquace cacciatore di tesori in un provetto Tarzan. Il rampino riesce a non essere troppo invasivo, sebbene sia molto presente durante le scalate sia di Libertalia, che delle altre location di gioco, e permetta  non solo di esplorare più velocemente di una normale arrampicata, ma anche di attaccare gli ignari nemici dall’alto. Verso metà titolo, Nathan otterrà anche un piccone, molto simile a quello visto nel reboot di Tomb Raider, con cui crearsi appigli sulla roccia friabile.
In Fine di un Ladro, come in passato, trovano spazio anche gli enigmi ambientali, come ingranaggi per aprire delle porte o rivelare mappe segrete, oppure catapulte e ponti improvvisati grazie ad esplosivi o verricelli, purtroppo abbiamo riscontrato una eccessiva facilità di queste fasi, probabilmente per non spezzare troppo il ritmo del racconto  per i giocatori meno navigati oppure perchè ormai siamo abituati alle scorribande di Nathan. Inoltre se doveste incappare comunque in dubbi e difficoltà,  vi verrà in soccorso sia il diario sia il compagno presente, con qualche consiglio fin troppo ispirato. Così da rendere quest’ultima avventura davvero adatta a tutti.

Location mai così vaste e ricche di tesori
Abbiamo già accennato di quanto siano vasti gli ambienti di gioco ma, prima di fermarci ulteriormente sotto quest’aspetto, spendiamo due parole sui numerosi collezionabili presenti nell’ultima avventura di Drake.
I tesori della serie sono sempre stati un’impresa da raccogliere, perchè nascosti in punti specifici e ovviamente difficilmente raggiungibili, Uncharted 4 non fa eccezione, con ben 109 reliquie sparse lungo i ventidue capitoli e fin troppo facilmente evitabili data la vastità delle location presenti nel titolo. Ad aggiungersi ai tesori troviamo dei documenti e degli appunti per il diario di Drake (rispettivamente 23 e 25) ottenibili ogni qualvolta  vi avvicenerete ad un punto di interesse e ben 36 conversazioni facoltative, molto simili a quelle tra Joel e Ellie in The Last of Us e che andranno a migliorare i rapporti coi compagni. I collezionabili inoltre sono accompagnati da numerosi easter egg, alcuni dei quali veramente inaspettati che non potranno far altro che strappare un sorriso o una lacrima di nostalgia, al giocatore.

Ed è proprio la vastità delle aree il prossimo punto su cui ci vogliamo focalizzare: nell’anteprima dello scorso Aprile avevamo messo mano al volante della Jeep nella pianura del Madagascar, che ci aveva da subito colpito per la vastità in cui apparentemente gettava Nathan e soci. Fortunatamente , come previsto, sebbene ogni location sia molto più grande  rispetto al passato, sono solo due le ambientazioni veramente immense e che richiederanno ben più di un’oretta per essere esplorate completamente. Questo non va a minare il ritmo del racconto (l’altro grande dubbio in sede di anteprima) anzi riesce a rafforzare il rapporto coi protagonisti e l’elemento esplorativo può essere completamente tagliato se ci si dirige diretti verso il luogo d’interesse. Questo potrebbe danneggiare l’esperienza di gioco, ma rimane un’ulteriore alternativa offerta al giocatore dagli sviluppatori: crearsi il proprio viaggio e la propria esperienza di Drake (con i dovuti limiti della trama, ovviamente) è sicuramente il punto di forza della produzione.

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In quel di aprile abbiamo già avuto modo di parlare della Jeep, e di come reagiva ottimamente a diversi tipi di terreno grazie alle vibrazioni del Dualshock4, Naughty Dog ha inserito anche altri mezzi all’interno dell’ultima avventura di Drake, ma il veicolo fuoristrada è sicuramente il più riuscito e quello che meglio si integra col resto del gameplay. Come per il rampino, l’automobile non risulta invasiva e serve solo come mezzo per raggiungere  un punto molto lontano e decisamente troppo distante a piedi. L’ottimo strumento per esplorare le vastità create da Naughty Dog come se il giocatore fosse al fianco di Nate sul sedile del passeggero.

Lo specchio che riflette
Se non avete vissuto sotto un masso negli ultimi tre anni, sicuramente avete visto, per un motivo o per l’altro qualche immagine o video di Uncharted 4: Fine di un Ladro, in caso contrario fortuna vuole che abbia arricchito la recensione di screen, in modo tale da potervi dare un’idea di come si mostra a schermo l’ultima fatica di Naughty Dog. Con 1080 p e 30 FPS praticamente inamovibili, Fine di un Ladro è sicuramente il miglior prodotto al momento su PlayStation 4. Non solo nel complesso ma anche nel dettaglio, ogni location è capace di impressionare sia i giocatori che qualche sfortunato familiare che si ritrova a guardare lo schermo distrattamente. La qualità delle piccole cose è impressionante, si passa dai grumi dei limoni al testo di un articolo scritto da Elena, completamente leggibile grazie allo zoom della modalità foto, adornata con una serie di filtri grafici, vero proprio extra per i maniaci dela grafica ultarealistica. Per non parlare dei modelli dei protagonisti, ricchi di dettagli e veramente fotorealistici grazie al motion capture.

Alla sublime recitazione di Nolan North e Troy Baker, si compensa con il sempre ottimo doppiaggio italiano, con la riconferma di tutto il cast italiano della trilogia e un Matteo Zanotti (Nathan Drake) in forma strepitosa. Uncharted 4: Fine di un Ladro è completamente in italiano sia nei testi che nei dialoghi, la colonna sonora è curata nuovamente da Henry Jackman e oltre a riproporre un nuovo arrangiamento del tema portante della serie, offre una scelta di brani d’atmosfera che bene si adattano agli eventi a schermo.

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Verdetto
9.5 / 10
Spero troverete una ragazza che vi guardi nello stesso modo in cui io guardo Uncharted 4
Commento
Uncharted 4: Fine di un Ladro è tecnicamente il capitolo migliore della serie, il gioco migliore di Naughty Dog (sempre dal punto di vista tecnico) e l'esperienza visiva migliore disponibile finora su PlayStation 4. Un'ottima conclusione per le avventure di Nathan Drake e probabilmente l'esatto esempio di come deve essere un gioco action adventure. Lasciatevi stupire dalle maestose location, intrattenere dalle sequenze d'azione, e esplorare a caccia di tesori la giungla del Madagascar. Se avete apprezzato la trilogia PlayStation 3, amerete anche questo quarto capitolo che salvo sorprese, è il candidato ideale a Miglior gioco del 2016.
Pro e Contro
Il meglio dal punto di vista tecnico su PS4
Gameplay migliorato e più vario
Meravigliosamente ben scritto (e diretto)
Location ispirate e stupefacenti

x IA avversaria e dei compagni migliorabile
x Enigmi più semplici

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