Recensione Tumble VR

Con il passare del tempo è inevitabile che i videogiochi cambino e che, di conseguenza, cambino anche i videogiocatori. Con l’avvento della realtà virtuale (con tutti i pro e i contro del caso) è giunto il momento per noi redattori di modificare anche lo stile con il quale scrivere le recensioni per questo determinato tipo di prodotti. Per titoli come Tumble VR, ad esempio, ci siamo resi conto di come sia impossibile dare un giudizio del tutto oggettivo in quanto elementi positivi come l’immedesimazione o negativi come il motion sickness sono del tutto soggettivi e non possono essere valutati come assoluti. Ecco che, quindi, vi invitiamo a leggere con ancora più attenzione queste nuove recensioni dedicate ai titoli VR e rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi domanda/dubbio/titubanza o perplessità. Buona lettura!
Tra i giochi in scatola più famosi per coloro che sono cresciuti negli Anni 90 spicca sicuramente Jenga. Composto da una torre costruita con dei mattoncini, lo scopo dei giocatori era quello di togliere un pezzo ogni turno ed evitare che la costruzione cadesse rovinosamente a terra. Col passare del tempo questo gioco è andato a modificarsi leggermente e a proporre delle varianti più o meno soddisfacenti, ma mantenendo alla base il concetto originario: l’equilibrio è tutto. I ragazzi di Supermassive Games approdano nel mercato della realtà virtuale con il loro Tumble VR, conversione del titolo che, al contrario di Jenga, richiede al giocatore di costruire una torre utilizzando un determinato numero di blocchi dalle forme diverse, evitando in tutti i modi di farli cadere. Riuscirà questo particolare puzzle game a conquistare i neoposessori di PlayStation VR? Ricordiamo, come sempre, che Tumble VR è uno tra i titoli disponibili dal lancio per il visore Sony e viene venduto, esclusivamente in formato digitale, al prezzo di circa 20 euro (19.90 €).

GLaDOS for dummies
Per quanto di poca importanza ludica, la presenza del drone assistente ci ha divertito
Nonostante Tumble VR non abbia una vera e propria trama, durante le nostre partite in single player saremo seguiti da un drone che farà le veci del nostro tutor, insegnandoci le basi di gioco e, in più momenti, prendendosi gioco di noi. Il richiamo a GlaDOS del titolo di questo paragrafo, infatti, non è per nulla causale, in quanto la tipologia di dialogo che avremo con il nostro “amico” robotico ci è parsa più volte ispirata alla splendida forma di vita artificiale uscita dalla serie Portal. Ci troveremo più volte a sorridere di fronte alle battute del drone e, di livello in livello, potremmo quasi cominciare a sviluppare un certo affetto nei confronti della macchina, in quanto unica “forma di vita” presente nel titolo sviluppato dai ragazzi di Supermassive Games.

Jenga al contrario, ma non solo
Il gameplay di Tumble VR riesce ad essere semplice e divertente, ma allo stesso tempo complesso nei livelli di gioco più avanzati
Il gameplay di Tumble VR riesce ad essere semplice e divertente, ma allo stesso tempo complesso nei livelli di gioco più avanzati. Nella modalità Giocatore Singolo (che caratterizza gran parte del titolo) avremo diversi tipi di puzzle da risolvere; puzzle che vanno dalla costruzione di una colonna di mattoncini dalle forme e dai materiali più disparati (tentando di non far cadere il tutto una volta raggiunte altezze considerevoli) a enigmi basati sul direzionamento di fasci di laser da proiettare in determinati punti all’interno di un percorso. Per quanto riguarda la prima tipologia di gioco, Tumble VR presenta una curva di difficoltà davvero ben congegnata e, mentre per i primi livelli è necessario solamente un discreto equilibrio nel creare le colonne, più avanti il peso e il materiale con il quale sono fatti i differenti mattoncini andranno ad influire completamente sul gameplay, richiedendo una concentrazione e una delicatezza totalmente diversa. Nonostante il gioco sia completamente giocabile con il DualShock 4, noi consigliamo caldamente l’utilizzo di un Move per una maggior precisione negli spostamenti e per riuscire ad incastrare meglio i vari pezzi tra di loro. Tramite la pressione del grilletto del Move, infatti, potremo raccogliere i vari blocchi e collocarli (in un realistico 3D grazie al PlayStation VR) nello spazio tridimensionale davanti a noi. Questa versione realizzata per essere utilizzata con il visore Sony, infatti, permette a Tumble VR di fare un notevole salto di qualità, sposandosi alla perfezione con il gameplay della produzione e rendendo un gioco “vecchio” del tutto “nuovo”. Dobbiamo però evidenziare come, durante le nostre sessioni di gioco, la PlayStation Camera accusasse qualche problema, non riconoscendo talvolta il controller tra le nostre mani e agitando la riproduzione virtuale del nostro pad, rischiando così di colpire accidentalmente la nostra costruzione e vanificare tutti i nostri sforzi. Se abbiamo trovato i puzzle legati ai laser molto più semplici del resto del gioco, lo stesso non si può dire per quelli incentrati sulle esplosioni. In questa tipologia di gioco, infatti, saremo spinti a piazzare delle mine su una colonna posta al centro di un bersaglio; una volta fatte detonare le cariche i blocchi si allontaneranno dal centro, permettendoci di guadagnare punti sempre maggiori in base alla lontananza raggiunta. Tra le altre modalità di gioco è inoltre presente una versione del limbo che, ricordando per certi versi la modalità Rompicapo di Tricky Towers, ci costringerà a costruire non tanto in verticale, ma in orizzontale, cercando di non far cadere i pezzi e, allo stesso tempo, di non creare una struttura tale da raggiungere l’asta posta come limite. Tutti questi livelli, inoltre, danno al giocatore la possibilità di guadagnare tre tipologie di medaglie (le classiche oro, argento e bronzo), contribuendo così alla rigiocabilità generale insieme alle sfide a tempo e facendo diventare Tumble VR il titolo perfetto per “una partita e via”. È stata inoltre introdotta una modalità multigiocatore che permette all’utilizzatore di PlayStation VR di sfidare un giocatore armato di DualShock 4. Questo giocatore, nei panni del robotico assistente, tramite ad una serie di modificatori (come, ad esempio, un forte ventilatore) dovrà andare a infastidire il suo avversario e ad impedire la costruzione della sua struttura. Niente di particolarmente innovativo, sia chiaro, ma dobbiamo ammettere di esserci divertiti parecchio in più di un’occasione.

Immersione in tre dimensioni
Il PlayStation VR si dimostra, in questo caso, un’aggiunta da non sottovalutare
Da un punto di vista grafico, Tumble VR non necessita di effetti particolarmente speciali in quanto le uniche cose presenti a schermo sono una serie di blocchi dalle forme più variegate. Ecco che quindi il colpo d’occhio appare sicuramente riuscito e, ancora una volta, ci teniamo a sottolineare come il PlayStation VR riesca a dare una totale immersione all’interno del gioco e, in particolare in questo titolo, di dimostri essere un valore aggiunto da non trascurare. Il comparto sonoro, invece, non spicca particolarmente, ma riesce a riprodurre verosimilmente il suono dei vari materiali e regala al nostro assistente virtuale una voce metallica che ben si presta al carisma del personaggio. Ottimo l’effetto 3D dato dal visore Sony e totale assenza, per quanto riguarda la nostra prova, di qualsiasi tipo di motion sickness nonostante le molteplici ore passate di fila sul gioco.

Verdetto
7.5 / 10
Jenga is a lie!
Commento
Tumble VR è un titolo che, nella sua semplicità, si dimostra estremamente divertente e, a differenza di altre produzioni pensate per la realtà virtuale, altrettanto rigiocabile. Le modalità riescono ad intrattenere per lungo tempo e la possibilità di sfidare un altro giocatore in locale è sicuramente un valore aggiunto a tutta la produzione. Peccato per qualche problema legato al riconoscimento del pad (DualShock 4 o Move che sia) che, in qualche occasione, si è dimostrato particolarmente fastidioso. L'ottima la resa delle tre dimensioni da parte del PlayStation VR, la totale assenza di qualsiasi fastidio dovuto al motion sickness e il prezzo contenuto ci fanno consigliare Tumble VR a tutti coloro che, in possesso del nuovo visore targato Sony, non vedono l'ora di giocare a qualcosa di immediato e divertente.
Pro e Contro
Gameplay vario e divertente
Il PlayStation VR rivoluziona il titolo originale
Prezzo contenuto

x Qualche problema di riconoscimento del pad

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