Recensione Trine 2: Director’s Cut

Dei cinque titoli digital delivery presenti sul Nintendo eShop di Wii U al lancio europeo della console, Trine 2: Director’s Cut è quello che senza dubbio si è ritagliato una maggiore visibilità tra le riviste ed i siti del settore, sia grazie alla notorietà conquistata con precedenti uscite su altre piattaforme, sia per la promessa di essere uno dei giochi con i migliori comparti grafici su Wii U. Rispetto alle edizioni per altre piattaforme, questa Director’s Cut include, oltre al gioco base,   il DLC Goblin Menace, un nuovo livello esclusivo realizzato appositamente per Wii U, vari bug fix e ritocchi grafici. Ma cosa deve aspettarsi chi non ha mai avuto modo di provare un’altra versione del gioco? Scopriamolo insieme.

VERSIONE TESTATA: Wii U

Tre eroi all’avventura!

Trine 2 è la storia di un trio di improbabili eroi: il mago Amadeus, in grado di muovere oggetti con la magia e di creare blocchi di metallo, il cavaliere Pontius, forte in combattimento e la ladra Zoya, superiore agli altri due in agilità ed in grado di usare arco e freccie o rampini. Come da manuale, il terzetto verrà convocato dal Trine, un artefatto magico che li indirizzerà verso una nuova, fantastica avventura. La trama di Trine 2, pur rivelandosi in parte scontata e dal sentore di già visto, funziona in maniera ottima come pretesto per dare il via ad un puzzle/platformer dalle idee interessanti. nel gioco saremo infatti chiamati a giostrarci tra le abilità dei tre diversi protagonisti in un mix di situazioni che vanno dal platforming puro, al combattimento, ai rompicapo basati sulla fisica. Questi ultimi saranno una parte preponderante di tale mix, permettendo spesso multiple soluzioni e modi per aggirare gli ostacoli. A tratti si ha però la sensazione che alcuni di questi modi per aggirare gli ostacoli non siano realmente quelli previsti dal team di sviluppo, ma una conseguenza non prevista delle leggi fisiche che governano il gioco. Ne consegue una strana sensazione per il giocatore, a metà strada tra la soddisfazione di star “imbrogliando” il gioco e la delusione di veder così vanificati gli sforzi di chi lo ha ideato. Altro punto da migliorare sono le sezioni di vero e proprio platforming, governate da una fisica dei salti lenta e poco prevedibile,   fonte di inutili frustrazioni quando si tratta di superare determinati ostacoli fisici. Mentre in singleplayer può alla lunga lunga risultar tedioso il continuo dover cambiare personaggio adeguandosi alle situazioni, il gioco da il meglio di sé in multiplayer. Da due a tre giocatori possono infatti riunirsi dal vivo o tramite la rete per affrontare assieme l’avventura, dando nuova luce ad enigmi e situazioni. In multiplayer il gioco si rivela esponenzialmente più divertente ed appagante, grazie alla necessità dei giocatori di collaborare per raggiungere il comune obbiettivo. Inizialmente privo del supporto al microfono del GamePad (o a microfoni prodotti da terze parti), il gioco è stato da poco aggiornato con una patch che introduce la chat vocale per il multiplayer online, permettendo anche a quei giocatori che non hanno la possibilità di chiamare amici a casa di sperimentare Trine 2 al meglio delle sue potenzialità.

Una magia per lo sguardo

Un aspetto di Trine 2: Director’s Cut che sicuramente non delude è quello grafico. Il gioco, già spettacolare nelle sue precedenti versioni per console, mantiene in questa uscita molte delle aggiunte grafiche effettuate dal team alla versione PC, senza effettuare alcun compromesso in termini di performance. Pur con vari ritocchi e migliorie grafiche, il gioco resta inchiodato sui 30 FPS esattamente come la versione Xbox360, e senza presentare alcuno dei lievi problemi di tearing riscontrati nella versione PS3. Con Trine 2: Director’s Cut ci troviamo di fronte al primo titolo multipiattaforma la cui resa grafica su Wii U è superiore a quella vista su altre console. I primi giorni di Wii U hanno visto numerosi titoli multipiattaforma la cui resa grafica è senza dubbio inferiore a quanto visto altrove. Se ciò dipenda dalle reali limitazioni della console Nintendo o da inadeguatezza o scarsa cura da parte dei vari sviluppatori è difficile da stabilire, ma in ogni caso Trine 2 si posiziona assolutamente in un’altra categoria rispetto a tali titoli. Il comparto grafico riesce in ogni momento a stupire e rapire il giocatore, grazie ad un’ottima realizzazione tecnica ed ad uno stile artistico azzeccatissimo, etereo, magico. Le musiche, dal canto loro, contribuiscono in maniera formidabile all’atmosfera sognante del gioco, ed accompagnano l’avventura assieme ad un doppiaggio di ottima fattura, con attori più che azeccati per ciascun personaggio.

Pronti per un’altra partita?

Nonostante la modalità party Magic Mayhem, promessa all’annuncio del gioco, non sia poi stata inclusa in questa Director’s Cut, il gioco fornisce un’ottima mole di contenuti: all’avventura principale si aggiunge il DLC Goblin Menace, venduto separatamente sulle altre piattaforme, ed il livello Dwarven Caverns, esclusivo all’edizione Wii U, per un totale di venti livelli. L’avventura nel suo complesso è affrontabile in una quindicina d’ore, ma è assai probabile che i giocatori che avranno a disposizione amici con cui giocare in locale affrontino più volte l’avventura, data l’enorme varietà di situazioni che possono verificarsi.

Verdetto
7.5 / 10
L'esempio di come tutti i port Wii U dovrebbero essere realizzati
Commento
Il più grande merito di Trine 2: Director's Cut è quello di essere l'esempio, per ogni sviluppatore futuro, di come un port su Wii U debba essere realizzato. I ragazzi di Frozenbyte hanno chiaramente imparato a sfruttare e sfruttato adeguatamente le potenzialità della nuova console Nintendo, con ottimi risultati. Per quanto riguarda il titolo in sé e per sé, c'è da dire che forse Trine 2 è un gioco più bello da vedere che non da giocare, per via delle sezioni platform non proprio piacevolissime e delle numerose assurdità permesse dal motore fisico del gioco, che a volte cozzano espressamente col level design stabilito dagli sviluppatori. Alcune meccaniche di gioco, come quella di dover cambiar personaggio, divengono inoltre noiose molto rapidamente in singleplayer. Per questo motivo Trine 2: Director's Cut è un acquisto fortemente indicato solo a coloro che hanno la possibilità di giocarlo in multiplayer locale od online.
Pro e Contro
Grafica superlativa
Atmosfera magica
Soluzioni ingegnose per ogni puzzle
In multiplayer locale è fenomenale
Contiene già l'espansione Goblin Menace ed un livello extra

x In singleplayer annoia dopo breve
x Sezioni platform frustranti
x Motore fisico un po' bizzarro, che permette violazioni al level design previsto

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