Recensione Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet

Gli shoot’em up hanno vissuto negli anni ’90 il loro massimo splendore, toccando l’apice qualitativo nell’era Dreamcast, vera e propria golden age del genere, che nel tempo ha mostrato il suo lato poliedrico, aperto alle più svariate possibilità e sfaccettature. Quello di cui andremo a parlare oggi è proprio uno di questi casi. Nato dalla costola di Project Touhou, una delle serie più longeve e prolifere che ha trovato su PC terreno fertile, diventando negli anni un punto di riferimento per gli amanti dei bullets hell, Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet è uno spin-off che ripropone le meccaniche e le atmosfere della serie madre in una nuova salsa con scontri 1Vs.1, riprendendo le idee e le dinamiche di un certo Senko no Ronde di G.Rev (che a sua volta si ispirava a Psychic Force) uscito anni fa prima nelle sale arcade giapponesi per poi sbarcare su Xbox 360.
A distanza di qualche anno dall’uscita originale su PC, Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet trova la sua strada per una versione rimasterizzata su PlayStation 4, disponibile dal 9 Settembre, sia in formato digitale che retail al prezzo budget di 29.99€.

From Hell
Ambientato nel Gensokyo, una terra lontana dove la Grande Barriera Hakurei separa queste lande dimenticate dal resto del Giappone, Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet parla delle vicende di alcuni umani e yokai, costretti ad una convivenza forzata e non priva di incidenti. Per risolvere i conflitti che giornalmente si presentano fra le due fazioni è stato istituito il Dankmaru, un “gioco” che consente agli umani e agli yokai di risolvere i loro tafferugli sfidandosi. Sulla base di questa premessa le 10 protagoniste che animeranno i fatti del gioco si troveranno a darsi battaglia, una dopo l’altra fino che le cose non torneranno alla normalità. Dopo i primi momenti introduttivi e aver intrapreso la modalità storia però sorgono i primi problemi legati alla comprensione della storia stessa: sebbene i motivi scatenanti di ogni personaggio siano abbastanza futili, dove nasce “l’inghippo” è nell’assenza di elementi che permettano di conoscere alcuni retroscena che intercorrono nei rapporti delle protagoniste dando tutto per scontato, conoscenze pregresse che mancando rendono difficile la comunicazione fra il titolo e il giocatore.

Come però sottolineato poco prima, l’aspetto narrativo Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet risulta abbastanza flebile e di poco conto, con argomentazioni che vertono principalmente su questioni irrisolte protratte nel tempo fra i vari personaggi, diventando dopo poco un aspetto marginale di poco conto.
Una volta digerito il “pappone” della storia sarà bene concentrarsi sul gameplay di Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet, cominciandodal ricco tutorial che ci illustrerà il complesso sistema di gioco che, prendendo spunto dai classici bullet hell ripropone le stesse dinamiche in una soluzione ibrida a metà strada fra il picchiaduro a incontri e gli sparatutto a scorrimento 2D.

 


Per approfondire:
Furi
Bullet Hell: istruzioni per l’uso
Partendo dalle basi, potremo muoverci con il nostro personaggio all’interno dell’arena tramite l’analogico sinistro, e in base alla distanza dal nostro avversario gli attacchi varieranno, passando dal fuoco delle armi ai colpi melee quando saremo molto vicini al nemico. Su questo modello si sviluppa tutto il sistema di combattimento che vede assegnati ai pulsanti frontali del pad le tre azioni fondamentali: Attacco Principale (Quadrato), Sub (X), Caricato (Triangolo) e Special (Cerchio, che andrà a cancellare i proiettili avversari). A queste tipologie si uniscono altre 2 varianti che si attivano in base al tipo di movimento che effettueremo, coinvolgendo i dorsali L1 e R1, rispettivamente un movimento più lento e preciso, in grado di schivare i proiettili, e una mossa evasiva, meno precisa ma fondamentale per evitare attacchi potenzialmente letali. Grazie alla combinazione di queste tre varianti è possibile ottenere da ogni personaggio 9 tipi di attacchi diversi. Riguardo ai colpi caricati, questi sono attivabili sfruttando un’apposita barra, posta sotto quella della salute, che consumerà uno slot ogni qual volta utilizzeremo questo metodo di sparo. Per ricaricarla avremo due possibilità, colpire il nemico o effettuare il“grazing”, manovra che ci consentirà sfiorando i proiettili nemici di riempire nuovamente l’indicatore.

Anche i colpi corpo a corpo hanno un loro sistema che li regola. Sempre tenendo conto del cerchio che circonda il nostro protagonista, e che indica l’ampiezza del nostro raggio d’azione, una volta entrati “nell’orbita” avversaria potremo sferrare l’attacco. Anche in questo caso avremo tre tipologie diverse suddivise in Main/Sub/Special e in base ai colpi inferti sarà possibile (tramite il classico sistema triangolare basato sulla morra cinese) contrattaccare, evitando così di essere colpiti (Main>Sub>Special>Main e così via). Ultima risorsa a nostra disposizione è quella delle Spell (e Final Spell quando avremo terminato le risorse in nostro possesso), mosse speciali che ci trasformeranno in veri e propri Boss di fine livello, e che ci consentiranno di saturare lo schermo con una pioggia di proiettili il cui scopo sarà quello di prosciugare la barra della vita del nostro avversario. Per poter lanciare la Spell sarà necessario avere a disposizione delle Bombe (utilizzabili anche per lanciare i Bomb Attack) e almeno uno slot della Barra della carica. Queste fasi saranno vincolate da un timer o dalla nostra salute, e in entrambi i casi, una volta raggiunto lo zero si tornerà allo scontro normale.

Yokai Watch War
Dopo avervi inondato con tutta questa mole di informazioni è doveroso aprire una parentesi per parlare delle dinamiche di gioco che offre Bullet Ballet, che come suggerisce questo sottotitolo, assumeranno proprio la forma di una “danza” fra i due avversari. In ogni scontro sarà necessario sempre avere tutto sotto controllo e la piena padronanza del sistema di combattimento, conoscendo e sfruttando a dovere il cooldawn dei propri attacchi e di quelli nemici, evitando spiacevoli situazioni che possano lasciarci scoperti. Anche il passaggio continuo dalla manovra evasiva a quella più lenta e precisa è un altro aspetto fondamentale da gestire, e si rivelerà cruciale per avere la meglio per sopravvivere alla barriera di proiettili che ci verrà scagliata contro con ogni attacco. Non meno importante la possibilità di cancellare i colpi nemici, trasformandoli in power-up in grado di potenziare momentaneamente le nostre abilità, ed è un altro aspetto apparentemente marginale di questo ricco sistema di combattimento che necessiterà di diverse ore per poter essere assimilato e padroneggiato a dovere. La conoscenza dei personaggi e delle loro abilità di sparo poi chiude infine il cerchio, offrendo un cast limitato nella scelta (solo 10 personaggi a disposizione) ma abbastanza vario e diversificato nello shooting quanto basta per rendere ogni “eroina” dissimile dall’altra.
Fra le varie opzioni di gioco, oltre alla già citata modalità Storia troviamo l’Arcade, che si differenzia dalla prima per l’assenza di elementi narrativi fra un combattimento e l’altro. A questa si unisce il Boss Rush, una serie di scontri nel quale il nostro avversario sarà nella forma Final Spell, ossia quella del Boss. Sia qua che nell’Arcade, l’energia vitale fra uno stage e l’altro verrà ricaricata parzialmente e, una volta che verremo sconfitti la nostra ascesa sarà interrotta, obbligandoci a ripartire da capo. Troviamo poi il Tutorial, il primo passo da fare non appena inserito il gioco nella console, e a concludere quella che è a conti fatti l’opzione più interessante e che vi permetterà di testare le vostre abilità: la modalità Multigiocatore. Sia nel caso di sfide sul divano di casa o contro avversasi online, la modalità Multigiocatore tira fuori il meglio di Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet, mettendo in risalto gli aspetti competitivi del gioco che, contro la CPU, una volta assimilati certi schemi si perdono, finendo per stancare sul lungo periodo. In questa versione console rivista e corretta sono stati apportanti anche dei bilanciamenti al sistema di gioco, in modo da rendere le partite e i personaggi più equilibrati fra loro.

My baby shot me down
Per quanto riguarda l’aspetto grafico di Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet bisogna considerare la natura fortemente low budget del prodotto, che si presenta essenziale e risicato, anche paragonato ad altri titoli del genere shooters a cui appartiene. L’opera di rimasterizzazione non è andata a toccare quasi nessuno degli elementi originali del gioco, ma ha operato un adattamento ottimizzando la resa degli artwork che fanno da sfondo alle vicende raccontate, ritoccando l’interfaccia di gioco e proponendo nuovi scenari rispetto all’originale. Semplici anche i modelli 3D utilizzati per le ragazze, che sfruttano un design super deformed, così come le arene, appena delineate e caratterizzate. Passando al gioco vero e proprio, tutto questo “minimalismo” forzato si ripercuote positivamente su gli esiti delle nostre partite, il tutto senza incertezze di sorta, riuscendo a girare a 60fps, specie quando a video ci sarà il finimondo. Anche la colonna sonora che ci accompagnerà durante le nostre partite fa il minimo sindacale per impressionarci, con brani poco incisivi e privi di mordente. Assente o quasi il doppiaggio, lasciando “mute” le fasi da visual novel della modalità Storia. Per il resto troviamo come sempre un adattamento in lingua inglese dei testi e dei menù di buona qualità.

Verdetto
6.5 / 10
All'inferno ci si spara e ci si picchia
Commento
Se già il genere degli sparatutto 2D a scorrimento si può tranquillamente definire oggigiorno di nicchia, Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet lo è all'ennesima potenza. Sorvolando sugli aspetti più deboli, quali la storia priva di appeal se non si conosce a menadito la serie e un comparto tecnico appartenente ad almeno 3 generazioni fa, quello che ne resta è un titolo ibrido che ha del potenziale per intrattenere e divertire, in particolar modo grazie alla modalità multigiocatore. Manca di una certa rifinitura “globale” rispetto a quel Senko no Ronde dal quale prende in prestito molto e un sistema di combattimento decisamente più complesso del previsto e non propriamente arcade, ma se al tempo avete amato il titolo G.Rev rimanendo scottati per il mancato arrivo del seguito qua da noi, forse potreste trovare in Touhou Genso Rondo: Bullet Ballet un buon erede spirituale, consci dei limiti e dei difetti che il titolo CUBETYPE si porta dietro.
Pro e Contro
Prezzo Invitante
Interessante variazione sul tema shmup
In multiplayer da il meglio di se
Gameplay ben strutturato...

x ...anche se non proprio immediato
x Storia confusa
x Comparto tecnico scadente
x Contenuti limitati

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