Recensione The Wolf Among Us

Con The Walking Dead, nel 2012, Telltale Games fece il salto di qualità necessario per essere apprezzata dalla maggior parte dei giocatori, giocandosi la carta di una delle serie del momento e finendo per vincere numerosi premi grazie anche allo struggente finale.
Sul finire del 2013, con la prima stagione basata sul fumetto di Kirkman consegnata agli archivi (ed una seconda già in cantiere e che avrebbe esordito qualche mese dopo) il team propone un’altra avventura grafica basata su un fumetto molto meno conosciuto, almeno in Italia: Fables di Bill Willingham.
Esordisce così su PS3, Xbox 360 e PC ( e nel corso del 2014 pure su Mobile) The Wolf Among Us, nei classici cinque episodi a cadenza bimestrale, occupando tutta la prima parte dell’anno corrente.
Completata l’avventura di Bigby lo scorso Luglio, è giunto finalmente il momento di giudicare la nuova opera Telltale Games.

Versione Testata: PlayStation 3

The Big Bad Wolf
Così come The Walking Dead, anche The Wolf Among Us si pone come prequel della serie a fumetti di Willingham ma, a differenza del titolo sugli zombie di Kirkman, utilizza un protagonista già completo, lo sceriffo Bigby Wolf, e non personaggi nuovi di zecca come Lee e Clementine. Fables, cominciato nel 2002 e tutt’ora in corso (si concluderà col #150 in uscita negli Stati Uniti nel 2015), narra le vicende delle favole nel mondo reale, tra magie, intrighi, tradimenti, e ovviamente combattimenti all’ultimo sangue: protagonisti delle vicende (o almeno del primo ciclo) Bigby, il lupo cattivo deciso a redimersi e Biancaneve, innamorata del nostro sceriffo ed intenzionata a mantenere l’ordine nelle strade.
Tutta la vicenda di The Wolf Among Us si svolge in una Fabletown (Favolandia nel fumetto italiano) antecedente alla serie principale e narra del caso del Crooked Man, temibile uomo d’affari e delle ragazze al suo servizio, costrette a portare un misterioso nastro di velluto attorno al collo che non permette di parlare liberamente.
Una serie di omicidi porterà Bigby, ad incrociare la strada con numerosi personaggi delle favole e delle leggende (come Ichabod Crane e Bloody Mary) fino ad arrivare al fatidico confronto finale che occuperà gran parte del quinto ed ultimo episodio.

Una storia di tutt’altro genere rispetto all’azione struggente vista in The Walking Dead, ma che riesce comunque ad intrattenere sia coloro che hanno letto il fumetto, sia i profani che vogliono semplicemente affrontare un’avventura grafica.

il finale multiplo questa volta c’è e verrà deciso dalle ultime scelte
Utilizzando personaggi già esistenti, questa volta Telltale Games non ha dovuto perdersi in presentazioni (lasciandole quasi del tutto ai collezionabili del titolo, i libri delle favole) e mostra fin dai primi minuti di gioco di che pasta è fatto Bigby, con scontri sanguinolenti e arti strappati.
Il messaggio dei cinque episodi è chiaro: il Lupo Cattivo è davvero tale, o può cambiare per il bene di coloro (e colei) che ama?
Al giocatore l’ardua sentenza, a differenza di The Walking Dead infatti, il finale multiplo questa volta c’è e verrà deciso dalle ultime scelte: tutte le altre decisioni prese in precedenza cambieranno invece solo qualche dialogo e l’aspetto fisico di alcuni personaggi.

Quick Time Wolf
Oltre alle succitate scelte, che andranno a cambiare il corso dell’avventura di Bigby, il gameplay di The Wolf Among Us è praticamente simile a quello di The Walking Dead: quando dialogherete con gli altri personaggi avrete a disposizione quattro diverse risposte, che dovrete selezionare con tempismo per portare avanti la discussione o per chiuderla a seconda delle necessità.

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Le scene d’azione e di combattimento invece sono affidate agli immancabili Quick Time Event
Le scene d’azione e di combattimento invece sono affidate agli immancabili Quick Time Event, la pressione corretta dei tasti porterà Bigby a trionfare o a cadere, spezzando le fasi parlate a suon di cazzotti e contusioni.
Purtroppo le battaglie più concitate risultano poco godibili a causa di numerosi cali di frame e rallentamenti (almeno nella versione PS3) minando la bellezza e l’euforia dello scontro (la battaglia con Bloody Mary nel quinto episodio ne è un pratico esempio).
Infine potrete analizzare l’ambiente circostante come in ogni altra avventura grafica di Telltale, spostando l’analogico destro sugli elementi di interesse, che siano oggetti o personaggi con cui parlare, causando reazioni differenti a seconda dell’azione (ad esempio bussare o buttare giù la porta a calci porteranno ad un dialogo diverso).
Ogni episodio si conclude in circa un’oretta e mezza, senza difficoltà nella risoluzione degli enigmi e con la possibilità di rigiocare i diversi capitoli per poter compiere scelte differenti.

Il Lupo perde il pelo…
Se dal punto di vista della trama e del gameplay Telltale Games continua a migliorarsi, offrendo storie d’intrattenimento con meccaniche di gioco adatte a tutti, la casa di sviluppo continua a commettere sempre un madornale errore.
Anche The Wolf Among Us, come i suoi predecessori, soffre di pecche dal punto di vista tecnico: i numerosi i cali di frame (in alcuni casi insopportabili) e gli infiniti caricamenti tra una sezione e l’altra di ogni episodio minano la pazienza anche del giocatore più quieto.
Fortunatamente a colmare queste lacune, troviamo un aspetto grafico basato sul cel-shading curato in ogni dettaglio (almeno per i personaggi) e un doppiaggio inglese davvero d’impatto.
Purtroppo il titolo è completamente in inglese, minando la fruibilità di coloro che non hanno una conoscenza fluente della lingua anglosassone, ma è lecito pensare che la futura versione retail del titolo ( prevista entro la fine dell’anno) abbia i sottotitoli in italiano.

Verdetto
8.5 / 10
In Bocca al Lupo!
Commento
The Wolf Among Us convince per quelli che ormai sono i punti forti di Telltale Games: la trama avvincente viene accompagnata da un gameplay adatto a tutti i tipi di giocatore, e da dei personaggi che, sebbene non siano frutto delle menti degli sviluppatori, riescono a convincere pienamente sia i lettori di Fables, sia i neofiti dell'opera. Purtroppo resta uno dei principali difetti del team: se dal punto di vista visivo e sonoro dona buone impressioni, il lato tecnico fa accapponare la pelle ( o la pelliccia in questo caso). Speriamo che le prossime serie di Telltale Games migliorino anche questo aspetto, e perchè no, ci mostrino nuovamente Bigby in un altra favolosa avventura.
Pro e Contro
Trama avvincente
Personaggi ben caratterizzati
Adatto sia agli amanti del fumetto che ai neofiti

x Cali di frame insopportabili
x Caricamenti troppo lunghi

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