Recensione The King of Fighters XIII

Nel 1987 Capcom iniziò la rivoluzione del mondo dei picchiaduro 2D ad incontri grazie al suo Street Fighter. Il vero successo arrivò, però, nel 1991 quando venne rilasciato Street Fighter 2: The World Warrior. Il successo di questo picchiaduro fu incredibile, tanto da segnare una generazione di appassionati videogiocatori. Non conoscere personaggi come Ryu, Ken e Chun Li, significherebbe non conoscere un importante pezzo di storia del videogioco. Fino al 1994, Street Fighter 2 regnò incontrastato nelle varie sale giochi di tutto il mondo… Fu però proprio in questo anno che la famosa SNK diede vita al primo di una lunga serie di picchiaduro 2D di grande successo. Una delle poche in grado di rivaleggiare con quell’icona video ludica di Street Fighter. Stiamo parlando di The King of Fighters 94. Il titolo in questione portò delle grandi novità in ambito di gameplay, su tutte lo scontro di team composti da 3 lottatori ognuno. Anche il comparto tecnico era curatissimo sotto ogni punto di vista. I personaggi erano stupendamente animati ed ognuno di loro aveva delle proprie movenze, in grado di donargli una grande personalità e rendendo così ben distinguibile ogni lottatore da un altro. I fondali in 2D erano anche essi molto curati e particolareggiati, soprattutto rappresentavano molto bene le varie location delle furiose lotte, grazie ad un buon dettaglio che tutt’ora risulterebbe piacevole da ammirare. In The King of Fighters, possiamo trovare lottatori provenienti da  varie saghe SNK come Ikari Warriors, Psycho Soldier e le più conosciute Art of Fighting e Fatal Fury.

VERSIONE TESTATA: PlayStation 3

La storia si scrive a suon di cazzotti

Dopo un po’ di storia videoludica, torniamo al futuro (un po’ passato). Più precisamente siamo nel 2011, anno di uscita di The King of Fighters XIII. La serie, dopo alcuni episodi non propriamente riusciti come KoF XI e KoF XII, era precipitata nell’ombra della mediocrità più assoluta, facendo così preoccupare tutti  i fan della saga, che avrebbero voluto rivederla ai vecchi fasti di un tempo.  L’odierna SNK Playmore sembrerebbe aver capito bene la cosa e con KoF XIII è più intenzionata che mai a dimostrarcelo. La storia riprende e conclude la saga di Ash Crimson, iniziata con KoF 2003. Purtroppo questa risulta essere, usando un eufemismo, a dir poco intricata. Ash, sembrerebbe aver tradito il suo team  e dopo aver sconfitto Kagura e Iori Yagami, a loro volta, possessori di due dei sigilli utili ad impedire la rinascita del demone Orochi. Ash sembrerebbe voler riportare in vita il temibile demone ma per farlo dovrà riuscire ad impossessarsi dell’ultimo dei tre sigilli, nelle mani di Kyo Kusanagi. Di fondamentale importanza sarà l’aiuto del team Hero, ovvero l’ex team di Ash, che si sente in un qualche modo responsabile delle azioni commesse dal loro ex compagno. Con l’imminente minaccia di distruzione sullo sfondo, la ricca Rose Bernstein organizza quindi il tredicesimo torneo di The King of Fighters, con l’intento di riunire tutti i migliori combattenti del mondo e fermare così, la terribile minaccia rappresentata da Ash e dal suo antenato Saiki.

Piatto ricco mi ci ficco(?)

Verremo introdotti al gioco da una bellissima presentazione, sottolineata da una gasante colonna sonora. Le modalità di gioco offline sono molteplici e garantiranno svariate ore di divertimento, anche a chi non vorrà buttarsi subito online. Precisamente le modalità saranno: la modalità storia, dove potremo prendere parte agli eventi sopra descritti, ma solo con i team da 3 lottatori prestabiliti, la modalità arcade, dove picchiarsi spensieratamente senza seguire tutto quel groviglio che rappresenta la trama, mischiando i vari personaggi come più ci aggrada, la modalità versus  dove potremo picchiarci allegramente tra amici in locale e le utilissime modalità tutorial e missione che ci permetteranno di imparare ad utilizzare abbastanza bene, il complesso sistema di combattimento del titolo. Non ci permetteranno di imparare le tecniche e le combo più avanzate, dei grandi esperti della serie, ma ci indirizzeranno sicuramente nella giusta strada, grazie all’apprendimento di semplici, ma inizialmente, efficaci combo. Per affinare ulteriormente le nostre capacità, avremo a disposizione la modalità allenamento. Oltre a tutto questo, avremo anche le modalità replay, dove visualizzare i replay salvati delle nostre scazzottate, galleria, dove potremo ammirare vari art work e personalizzazione, dove sarà possibile modificare il nostro profilo online o personalizzare con svariate combinazioni di colore i nostri fighters preferiti. Il roster dei vari personaggi sarà inizialmente composto da 30 lottatori che daranno vita a 10 team. Da segnalare assolutamente il gradito ritorno di Mai Shiranui, un’assenza imperdonabile nei precedenti capitoli. In fin dei conti, sia per quanto riguarda le varie modalità di gioco, che per quanto riguarda il numero dei lottatori, qualcosa in più poteva essere senz’altro fatto, ma anche così, non abbiamo di che lamentarci troppo.

La via del Re è difficile ma appagante

Veniamo ora al punto focale del gioco, ovvero il sistema di combattimento. King of Fighters XIII non è un gioco che ben si sposa con chi ama il button-mashing. Anche per godere un pochino dell’ottimo lavoro svolto dai ragazzi della SNK Playmore, qualche ora di pratica è consigliata. Se invece si vuole imparare ad essere realmente dei bravi giocatori di KoF XIII, allora bisognerà darsi da fare e non poco, inizialmente seguendo il tutorial, compiendo le varie sfide della modalità missione ed allenandosi assiduamente contro i personaggi mossi dalla CPU e contro avversari reali, magari nella modalità Online che, pur avendo un buon net code, non offre molte opzioni, per un’adeguata ricerca di un avversario di pari livello o magari di poco superiore. In KoF XIII il sistema di combattimento è sempre affidato a quattro tasti: due per i pugni e due per i calci. Per diventare il The King of Fighter,  dovremo padroneggiare le classiche mosse speciali, le schivate, i vari tipi di salto, le super tecniche speciali, le tecniche speciali EX, le cancel drive, le cancel hyperdrive e le spettacolari, oltre che potentissime NEO MAX. Padroneggiare bene l’utilizzo di tutte queste tecniche, unite alle varie combo di attacchi normali, è un compito difficile, ma che darà enormi risultati ed una grandissima soddisfazione, a chi avrà pazienza e dedizione nella pratica, anche perché padroneggiare il timing delle combo più evolute, sarà veramente arduo. Fortunatamente, verrà in nostro aiuto, un sistema di controllo preciso ed impeccabile ( consigliatissimo un buon arcade stick) accompagnato da una velocità d’azione, ancorata a 60 frame per secondo.

Mens sana in corpore sano

L’allenamento della mente di un vero guerriero, è di pari importanza dell’allenamento da dedicare al rafforzamento del corpo. Per quanto riguarda lo scheletro di questo KoFXIII, rappresentato dalle modalità di gioco, SNK Playmore, ha fatto sicuramente un buon lavoro, rispetto a quello svolto sul precedente KoF XII. Sotto il profilo della mente, rappresentato dal combat system, il lavoro svolto è stato ottimo. Ma cosa rappresenterebbero tutte queste migliorie, senza un buon comparto grafico, capace di valorizzare ulteriormente, il lavoro svolto dal team? Ad incorniciare le furiose lotte a due dimensioni dei nostri guerrieri stupendamente realizzati ed animati e che come già detto, si muovono ad una velocità costante di 60 frame per secondo, ci penserà un buon comparto grafico, caratterizzato da sfondi abbastanza dettagliati, di cui alcuni molto particolareggiati ed animati da simpatici sprite. Anche gli effetti grafici delle varie mosse, sono davvero ben riusciti e l’effetto che ne deriverà, soprattutto quando si eseguiranno le varie super, darà vita ad un incantevole sfilata di colori, capaci di estasiare per un attimo, il videogiocatore. Colori fluorescenti, intensi rossi, verdi acido, profondi azzurri, uniti ai colori delle varie arene o con giochi di contrasti di luce, tra sfondo e colori delle varie tecniche, lasceranno spesso sul volto dell’utente, un ghigno di estasi mista a potenza.  Se proprio si vuole muovere una critica al titolo, ciò che appare un poco sottotono, rispetto alla spettacolare resa dei personaggi, sono proprio gli sfondi, ma che come già detto, a volte in maniera migliore, in alcuni stage un pò meno, fanno sempre una bella figura. Anche il comparto sonoro è buono e la colonna sonora, pur non essendo epica, è varia, ben eseguita e spesso piacevole da ascoltare.

Verdetto
8.5 / 10
Tante botte con poche tette al vento
Commento
La SNK Playmore, confeziona con The King of Fighters XIII, uno dei migliori picchiaduro 2D, presenti su questa generazione di console, curato sotto ogni aspetto, tecnico ed impegnativo, proprio come i fan della serie desideravano. Aggiungeteci anche un comparto grafico di tutto rispetto e non vi resta altro da fare che buttarvi nella mischia…..Sempre se ne avrete il coraggio! La strada per diventare il King of Fighters, è difficile e solo chi avrà la determinazione nella perseveranza, potrà ambire a tale titolo!
Pro e Contro
Animazioni dei personaggi e comparto grafico in generale davvero ben realizzato
Comandi precisi
Sistema di combattimento molto tecnico…

x …..ma non per tutti
x Alcuni fondali migliori di altri
x Boss finale con un picco di difficoltà disumano

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