Recensione The Collider 2

Cosa succede quando una misteriosa nave aliena si avvicina ad un pianeta popolato da umani e inizia a sparare sulla sua superficie? Qualcuno pensa che l’America possa mandare un’atomica in orbita, ma Techland (responsabile del noto Dying Light) sembra preferire un approccio molto più rischioso e ragionato per affrontare la minaccia extraterrestre. Riciclando un po’ la formula di gameplay del primo capitolo, The Collider 2 vede il giocatore nei panni di una navetta spaziale, lanciata dalla Terra con lo scopo di infiltrarsi all’interno dei corridoi della nave madre per distruggerne il nucleo.

Sebbene la trama non spicchi certo per originalità (ricordando parecchio Sublevel Zero, ottimo roguelike di Sigtrap Games), il nuovo titolo di Techland e Shortbreak Games si presenta fin da subito come uno speeder adrenalinico che promette di mettere alla prova i riflessi del giocatore. Varrà la pena arrivare fino in fondo?

 

 

“Cos’è questo pulsAAAAAAAAAAAAAHHHH…”
Non c’è tempo per pensare: The Collider 2 è pura velocità
The Collider 2 mette di fronte alla realtà dei fatti, nuda e cruda fin dal primo istante: siamo nello spazio, e una gigantesca astronave dall’aspetto minaccioso sta scagliando dei laser contro il pianeta Terra II. Con l’aiuto di una navetta da ricognizione, il giocatore dovrà affrontare una serie di missioni all’interno della nave madre fino a distruggere tutti i suoi “Guardiani” e raggiungere il nucleo, che permetterà la distruzione della nave e la salvezza del Pianeta sottostante.

Il gioco catapulta così in un discreto numero di missioni sparse nei sei Settori dell’astronave aliena, a una velocità pari (se non superiore) a quella già adottata dal primo capitolo – che si presenta come “uno dei giochi più veloci presenti su Steam“. Non c’è tempo per pensare, in The Collider 2: fin dalla prima missione, chi gioca si ritroverà a dover affrontare una serie di corridoi affidandosi esclusivamente ai suoi riflessi, schivando pareti e raccogliendo potenziamenti per poter giungere indenni alla fine del livello. Con un supporto a tre tipi diversi di visuale (prima persona inclusa), il gioco scorre sullo schermo con rapidità e precisione, mettendo costantemente alla prova le abilità del giocatore e la sua capacità di adattarsi a situazioni in continua evoluzione.

La leggerezza del motore grafico permette di godere dell’esperienza di gioco senza evidenti rallentamenti di sorta, anche grazie a un’ottimizzazione di qualità operata dagli sviluppatori per le GPU di fascia medio-alta. Fa un po’ storcere il naso l’assenza di opzioni grafiche più dettagliate per aumentare ancora il numero dei frame su schermo, ma, una volta lanciati nei lunghi corridoi della nave madre, ci si rende facilmente conto che ogni partita riesce a scorrere in maniera estremamente fluida, nonostante le vertiginose velocità cui il motore grafico viene sottoposto.

 

The Collider 2

 

Assalto alla Morte Nera
Un’esperienza complessa e veloce
Ciascuno dei sei Settori, nella nave madre, è caratterizzato dallo stesso numero di missioni in una curva di difficoltà crescente, ordinate per categoria. Dalle missioni Scout (in cui il giocatore dovrà completare il percorso entro lo scadere del tempo) ai boss di fine livello, la navetta di esplorazione si ritroverà a vagare per scenari sempre più complessi, che metteranno a dura prova la reattività del giocatore in tempi sempre più rapidi. Tra effetti di luce, laser, propulsori e cubi fluttuanti, la navetta avrà un gran filo da torcere per riuscire a raggiungere intatta la fine di ogni missione, spesso nel tentativo di ottenere il massimo punteggio per sbloccare nuove navi o i settori successivi.

Trattandosi di uno speeder in cui le armi sono un elemento secondario, i potenziamenti che è possibile acquistare in The Collider 2 sono sostanzialmente passivi, con semplici miglioramenti alla durata del turbo o alla rigenerazione rapida degli scudi esterni. Ciò permette una varietà solo superficiale e mai troppo marcata dell’esperienza di gioco, principalmente a causa dello scarso numero di missioni diverse (solo quattro categorie, con piccole varianti nella difficoltà) o di sfide variegate nel corso della campagna principale. Il risultato è un’esperienza in single-player non troppo appagante, che potrebbe annoiare già a partire dal terzo o quarto Settore anche a causa delle differenze quasi inesistenti tra le navette disponibili.

In questo scenario, fortunatamente, un plauso va fatto soprattutto alla reattività dei controlli, che ben rispondono agli input del giocatore come se fossero in piena sintonia con i suoi movimenti. In altre parole, se siete rinomati per la reattività dei vostri riflessi, probabilmente siete candidati al titolo mondiale per The Collider 2.

 

The Collider 2

 

Abbracciando la Ludopatia
Il vero potenziale di The Collider 2 si sprigiona nella modalità sopravvivenza
Tolta una campagna principale un po’ sottotono, non c’è dubbio che il vero potenziale di The Collider 2 si sprigioni all’interno della modalità Sopravvivenza, in cui il giocatore potrà affrontare tutti gli scenari già attraversati nel corso del gioco a una velocità persino maggiore. In questa modalità apparentemente senza fine, la navetta si ritroverà lanciata in una lunga corsa attraverso i sei Settori della nave, ripercorrendo tutti gli ambienti già affrontati (o ancora da scoprire) nel corso della campagna principale per stabilire un punteggio che permetta di scalare le classifiche mondiali. Mettendo in palio un gran numero di monete virtuali per i punteggi più alti (utili per l’acquisto di navette e potenziamenti), gli sviluppatori promuoveranno periodicamente diversi tornei per i giocatori più validi e talentuosi, spingendo ad affrontare la modalità Survival per qualcosa di persino più appagante di un semplice record personale.

Ed è indubbio come la modalità Sopravvivenza di The Collider 2 sia proprio ciò che gli sviluppatori avevano in mente fin dall’inizio per il loro titolo, sebbene abbiano poi deciso di introdurre una campagna principale per affascinare – forse – anche il grande pubblico.

 

The Collider 2

 

Non è proprio un X-Wing, ma…
Qualche tocco di stile in più non avrebbe guastato
Eppure, dopo qualche ora all’interno di The Collider 2 (e dopo aver affrontato la stessa missione per la decima volta), ci si rende conto con amarezza che il potenziale del titolo poteva essere portato su lidi persino più ambiziosi di quelli che sono stati effettivamente raggiunti dagli sviluppatori. Con una maggiore varietà di missioni, uno schema di controlli più variegato (che dire dell’assenza della possibilità di far ruotare l’astronave per schivare una parete verticale?) e una campagna principale generalmente più curata, The Collider 2 sarebbe stato certamente una vera perla nel panorama dei racer sci-fi indipendenti. A differenza di uno Spectra qualunque, però, il sopraggiungere della noia viene spesso – fortunatamente – mitigato dall’introduzione di scenari nuovi e dalla curva di difficoltà crescente, che, insieme, garantiscono un certo senso di dipendenza nei confronti del gioco.

 

The Collider 2

 

Ed è lì che, per fortuna, The Collider 2 riesce ad avere successo: il suo continuo mettere alla prova il giocatore e i suoi riflessi, la modalità Sopravvivenza e la complessità delle fasi più avanzate della campagna principale potrebbero spingere più d’uno a “tornare” per un altro round, semplicemente per poter stabilire un punteggio migliore o per conquistare quella medaglia che proprio non si è riusciti a prendere nella prima corsa. Se cercate una sfida frenetica e continua, il nuovo titolo di Shortbreak Studios potrebbe stupirvi in più di un senso; se siete degli inguaribili perfezionisti, però, è consigliabile armarsi di una buona dose di pazienza.

 

[nggallery id=”2397″]

Verdetto
7.5 / 10
Epilessia 2: La Vendetta
Commento
The Collider 2 è un classico esempio di un titolo potenzialmente ottimo che "poteva fare molto di più", ma che riesce comunque a essere di buona qualità quando si tratta di causare dipendenza nel giocatore e di divertirlo per diverse ore di fila. Con una velocità estrema che metterà alla prova i riflessi dell'appassionato più reattivo, il nuovo titolo di Shortbreak Studios è un buon prodotto minato da alcuni difetti non esattamente marginali, che minacciano di compromettere parte della godibilità del titolo nonostante i suoi grandi punti di forza. Nel complesso, The Collider 2 è sicuramente un titolo equilibrato che fornisce una sfida continua a chi sarà disposto ad accoglierla, e parecchio filo da torcere per i perfezionisti; tutti gli altri potranno sempre cimentarsi nella modalità Sopravvivenza, che porta all'estremo tutti i maggiori pregi del nuovo speeder di casa Techland.
Pro e Contro
Incredibilmente rapido
Sfida continua per i riflessi
Difficoltà crescente
Ottimi controlli

x Poca varietà nella campagna principale
x Differenze quasi inesistenti fra le navette
x Alcune sfide frustranti e poco curate
x Trama insignificante

#LiveTheRebellion