Recensione Tekken 3D: Prime Edition

In appena un anno di vita Nintendo 3DS si è rapidamente imposta sul mercato portatile come la nuova “casa” del genere dei picchiaduro. Tra i titoli di lancio della portatile Nintendo spiccava proprio Super Street Fighter IV: 3D Edition, a cui si è unito dopo pochi mesi l’altrettanto valido Dead or Alive: Dimensions. E se lo scorso Novembre i più irriducibili hanno potuto testare BlazBlue: Continuum Shift II, uno dei picchiaduro più amati mancava ancora all’appello sul portatile 3D. Stiamo parlando di Tekken, la serie che è stata simbolo del genere nella seconda metà degli anni 90, serie che dopo un digiuno lungo 10 anni (tanti separano Tekken 3D da Tekken Advance, uscito su GBA nel 2002) torna finalmente su una piattaforma Nintendo.

Molto fumo e poco arrosto

Tekken 3D: Prime Edition non è in realtà solo un gioco, ma un “pacchetto combinato” come quelli che Namco Bandai ama fare ultimamente su PS3: assieme al vero e proprio Tekken 3D troviamo all’interno della cartuccia di gioco anche il film in computer grafica Tekken: Blood Vengeance, opportunamente modificato per essere visualizzato in 3D sullo schermo di 3DS. La parte ludica del “pacchetto combinato” in questione non è esattamente inedita. Nonostante non sia mai stato esplicitamente affermato nei comunicati stampa che ne hanno preceduto l’uscita, Tekken 3D è in realtà una versione sotto mentite spoglie di Tekken 6. Ritroviamo invariato lo stesso gameplay e lo stesso roster di personaggi (con un’unica variazione: a seguito della morte del doppiatore giapponese di Heihachi, Namco Bandai ha scelto di giustificare l’utilizzo di un doppiatore differente sostituendo al classico arci-nemico una sua versione giovanile) dell’ultima iterazione casalinga della serie. Sono tuttavia presenti alcune differenze, la maggior parte delle quali sfortunatamente non positive: se alla base di Tekken 3D ritroviamo lo scheletro di gioco del sesto capitolo di Tekken, mancano completamente ogni tipo di modalità alternativa o di contenuti extra.

Nel gioco sono presenti solo tre modalità, in aggiunta a quella di allenamento: Sopravvivenza Speciale, Sfida e Battaglia Rapida. Avete letto bene, le modalità storia ed arcade in Tekken 3D sono completamente assenti, così come lo è ogni possibilità di customizzazione dei personaggi e come lo sono le modalità alternative e i minigiochi inclusi in molti dei vecchi capitoli della serie. A fare le veci della modalità Arcade troviamo Battaglia Rapida, in cui dovremo affrontare una serie di 10 avversari ed al termine della quale verranno visualizzati i credits, senza alcuna boss fight e senza alcuna sequenza filmata finale. In Sfida potremo affrontare un incontro singolo, sia in singleplayer che in multiplayer locale od online mentre in Sopravvivenza Speciale dovremo affrontare serie di nemici senza la possibilità di ricaricare la propria barra della vita tra un incontro e l’altro. All’interno di queste poche modalità il gameplay è quello classico di Tekken, invariati sono lo stile di combattimento, fortemente impostato sulle combo (ed in particolare sulle cosidette juggles, combo che mantengono l’avversario in aria impedendogli di contrattaccare), ed il feeling di ciascuno dei 41 personaggi giocabili. Lo scheletro di gioco si rivela decisamente solido, come ci si aspetterebbe da una serie che negli anni ha raffinato più e più volte il proprio gameplay e nonostante l’alto numero di personaggi il bilanciamento è accettabile e sono rari i “doppioni”.

Multiplayer, croce e delizia (ma soprattutto croce)…

Il multiplayer è un altro tasto dolente, purtroppo. Senza girarci attorno Tekken 3D non è giocabile in multiplayer online. Il gioco soffre di un lag così grave da rendere impossibile ogni partita, con qualsiasi tipo di connessione ed a qualunque ora della giornata. Sono inoltre presenti pochissimi giocatori online, e dover attendere svariati minuti affinchè il gioco trovi finalmente un avversario per poi dover combattere a 5 frame al secondo è un’esperienza imbarazzante e frustrante. Migliorano nettamente le cose in multiplayer locale, dove il gioco riesce a dare effettivamente il meglio di se. Un picchiaduro nasce essenzialmente come gioco multiplayer, e  lo scarno singleplayer di Tekken 3D potrebbe essere visto come un allenamento in previsione di eccitanti scontri a più giocatori. Peccato che il gioco non presenti il tanto apprezzato multiplayer a singola cartuccia (che ad esempio era disponibile su Super Street Fighter IV: 3D Edition) e che quindi diventi davvero difficile riuscire a trovare un altro possessore di Tekken 3D per poter finalmente veder rendere il gioco al meglio. Anche le funzionalità StreetPass di 3DS, che venivano sfruttate da Super Street Fighter IV e da Dead or Alive: Dimensions per interessanti idee di multiplayer passivo, vengono qua impiegate poco e male. L’unica caratteristica StreetPass del gioco è infatti quella di scambiare figurine virtuali con altri possessori della cartuccia di gioco. L’esperienza multiplayer, sia nella sua forma online che in quella offline è minata da un ulteriore problema. Data la volonta del team di sviluppo di fornire costantemente una fluidità di 60 fps, fondamentale in picchiaduro tecnico come Tekken, il gioco disattiva forzatamente l’effetto 3D in multiplayer. Una scelta anche comprensibile se gli osceni problemi di lag online non la rendessero del tutto vana. Sorvolando su questa controversa decisione, il gioco si presenta in maniera gradevole all’occhio. In single player i 60 fps vengono mantenuti anche con il 3D attivato, cosa che nessuno degli altri picchiaduro 3DS era finora riuscito a fare. Il livello dei dettagli dei lottatori è buono, mentre sono stati fatti degli evidenti sacrifici nei fondali, che appaiono più spogli e semplificati che nelle altre versioni del gioco.

Niente intervallo in questo film!

Parlando del film incluso nella scheda di gioco, Blood Vengeance, c’è da dire che si tratta dello stesso già distribuito in passato attraverso svariati canali, tra cui anche il gioco Tekken Hybrid per PlayStation 3. Il film è una sorta di ponte tra gli avvenimenti di Tekken 5 e di Tekken 6, e si inserisce nella timeline della serie dando per scontata la conoscenza di personaggi ed avvenimenti, il che ne rende la fruizione piuttosto ostica per un neofita. Sorvolando sulla trama, si tratta di un’esperienza gradevole, sia per l’alto livello di azione, sia dal punto di vista estetico, che trae particolare giovamento dall’utilizzo del 3D. Sfortunatamente il player incluso nella scheda di gioco si rivela particolarmente fastidioso: sebbene sia possibile mettere in pausa il film, qualora si dovesse uscire dal player per fare una partita o per tornare al menù di 3DS, il gioco non ricorderà il punto del film in cui ci eravamo fermati, e l’assenza di una barra dello scorrimento rende difficoltoso ritrovare una particolare scena. Per farlo saremo costretti a scorrere tra i capitoli con i tasti avanti ed indietro e non sarà neppure possibile selezionare i capitoli da un elenco. Considerati anche questi problemi, Blood Vengeance si rivela un’aggiunta solo gradevole e sicuramente non sufficente a giustificare la povertà di contenuti del gioco vero e proprio. Se l’intenzione di Namco Bandai era quella di utilizzare Blood Vengeance come introduzione ai personaggi o come sostituto della modalità storia, si è trattato di una scelta infelice e poco ponderata visto che il film è chiaramente diretto a chi già conosce il franchise e che le carenze del player ne rendono difficoltosa la visione.

Verdetto
5 / 10
Povero di contenuti ed ingiocabile online
Commento
Tekken 3D: Prime Edition è un gioco che non sarebbe dovuto esistere, perlomeno non nella forma in cui è stato pubblicato. Se da un lato lo scheletro del gameplay è quello ottimo di Tekken 6, dall'altro l'assoluta mancanza di modalità singleplayer e l'online ingiocabile gli segano letteralmente le gambe. E' inoltre discutibile l'idea di proporre un gioco così chiaramente "for fans only" su di una piattaforma i cui utenti sono probabilmente digiuni di Tekken. Mettendosi nei panni di chi non ha mai giocato un titolo della serie prima d'ora è facile immaginare lo spaesamento che questi deve provare anche solo di fronte allo schermo di selezione dei personaggi, che presenta addirittura 41 lottatori differenti, senza alcuna introduzione o fattore che induca a provare questo piuttosto che quel personaggio. Per non parlare della totale assenza di tutorial o di modalità che insegnino a giocare: sotto questo punto di vista il titolo impallidisce di fronte agli ottimi tutorial di Dead or Alive: Dimensions e di BlazBlue: Continuum Shift II che introducevano allo stesso tempo il sistema di gioco, la storia ed i personaggi. Tekken 3D è in definitiva un titolo creato ad uso e consumo esclusivo degli appassionati di Tekken, ed anche costoro hanno scarsi motivi per acquistarlo: lo stesso gioco è disponibile da anni anche su altre piattaforme (compresa PSP, per chi cercasse esplicitamente una versione portatile) con un correndo di contenuti decisamente più completo.
Pro e Contro
Struttura di gioco buona e collaudata
Massima fluidità negli scontri
Ben 41 lottatori
Film gradevole

x Effetto 3D forzatamente disattivato in multiplayer
x Esistono in commercio versioni superiori
x Ostico per i novellini
x Player del film scomodo

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