Recensione Swords & Soldiers II

Lanciato originariamente nel 2009, il primo Swords & Soldiers fu uno dei più importanti titoli WiiWare, il servizio di distribuzione digitale della vecchia console Nintendo. Ideato dal team olandese Ronimo, già creatore della IP de Blob e successivamente reso celebre dal famosissimo Awesomenauts, Swords & Soldiers ha rappresentato un vero trampolino di lancio per la software house, collezionando negli anni una serie impressionante di porting: dalle origini Wii alle versioni PC, Mac e Linux, da quelle iOS ed Android, a quella PS3, da quella 3DS all’ultima su Wii U. Ed è proprio sulla nuova console ammiraglia di casa Nintendo, forse in memoria delle origini WiiWare della saga, che Ronimo ha deciso di pubblicare il tanto atteso sequel: Swords & Soldiers II.

Side-scrolling RTS
Le premesse di base di Swords & Soldiers II sono le stesse del prequel: si tratta di un titolo strategico dall’impostazione particolare. A differenza dei classici RTS con visuale dall’alto qua ci ritroveremo con una rappresentazione grafica prelevata dai side-scroller 2D. Un lungo percorso/campo di battaglia tra la nostra base e quella dell’avversario. Le unità da noi create e schierate in campo si incammineranno automaticamente verso la base avversaria, ingaggiando ogni nemico incontrato. Sono presenti molte semplificazioni a rendere il gameplay davvero immediato: nel gioco dovremo preoccuparci di soli due tipi di risorse, il denaro ed il mana, non ci sono edifici da costruire o potenziare al di la delle torri difensive, gli alberi tecnologici sono davvero ridotti all’osso. Nonostante questo Swords & Soldiers II presenta un livello di profondità non indifferente, dato dalle diversissime abilità delle varie unità in campo, dal fatto di non poterle controllare direttamente (e quindi il giocatore bravo sarà chiamato a pensare sempre “cinque minuti nel futuro”) e dall’utilizzo delle magie, vere e proprie armi di distruzioni di massa azionate dal mana, che possono a tutti gli effetti ribaltare le sorti di una battaglia.

C’era una volta un Vichingo, un Persiano ed un Demone…
Fin qua nulla di diverso dal predecessore, che presentava le stesse identiche caratteristiche. Di nuovo ritroviamo invece l’introduzione degli eroi,

ogni fazione presenta unità ben specifiche e mai tra loro equivalenti
unità speciali in grado di effettuare delle azioni o degli attacchi particolari e due fazioni interamente rinnovate. Se infatti comanderemo ancora le sgangherate bande vichinghe di Barbarossa e Barbanera, dovremo salutare Aztechi e Cinesi per far spazio a Persiani e Demoni. Esattamente come nel prequel ogni fazione presenta unità ben specifiche e mai tra loro equivalenti. Allo stesso modo varieranno le magie a disposizione del giocatore e le strategie disponibili. Le due nuove fazioni sono state caratterizzate alla perfezione con unità memorabili, dai poteri stravaganti ed assurdi, ma soprattutto molto ben bilanciati. Nella sua semplicità Swords & Soldiers II arriva ben presto a sfidare l’abilità del giocatore nel micromanaging e soprattutto quella di mettere in atto strategie differenti: rush di unità poco costose oppure mandare all’assalto quelle con abilità specifiche in grado di contrastare quelle degli avversari? Forza bruta oppure utilizzo della magia per colpire il nemico quando meno se lo aspetta? Il numero di combinazioni è davvero elevato, e starà al giocatore scoprire la strategia ideale per ogni situazione.

Ai Vichinghi piace il Kebab, lo avreste mai detto?
Mentre il primo Swords & Soldiers proponeva tre distinte campagne per ciascuna fazione, nel sequel Ronimo ha invece deciso di optare per un’unica grande campagna, mescolando le carte in tavola. Troveremo dunque 15 missioni principali (ed alcune “open battle”) in cui utilizzeremo tutte e tre le fazioni. La storia, delirante come sempre e basata sulla ricerca della mitica lampada magica (e sulla passione dei Vichinghi per il Kebab!!!), ci metterà di fronte a situazioni con alleanze improponibili e

lavoro di bilanciamento è stato ben eseguito
magari mix di unità e poteri di due fazioni. Anche in questo caso il lavoro di bilanciamento è stato ben eseguito, e quello che poteva rapidamente rivelarsi un disastro è in realtà uno degli aspetti più interessanti del gioco. Di fatti non soltanto nella modalità storia, ma anche nelle schermaglie a uno o due giocatori o nelle open battle avremo la possibilità di creare armate miste, prelevando unità e poteri da una, due o da tutte e tre le fazioni. Nonostante questa grande rivoluzione e l’umorismo strepitoso della storia, ricca di personaggi assurdi e citazionismo sfrenato, la campagna soffre di alcuni problemi legati al ritmo. Per buona parte di Swords & Soldiers II la campagna non è altro che un lunghissimo tutorial, in cui nuove unità ed abilità vengono introdotte con eccessiva lentezza e con spiegazioni eccessivamente ricche e forse non necessarie. Questo lungo tutorial durerà nella realtà dei fatti per tutta la prima metà della campagna, lasciando spazio poi ad una seconda parte caratterizzata da una curva di difficoltà fin troppo ripida, che potrebbe spiazzare i giocatori meno navigati. Per i veterani di Swords & Soldiers la modalità più interessante saranno invece le schermaglie, battaglie in cui personalizzare liberamente composizione delle armate e condizioni di gioco. Queste saranno affrontabili sia in singolo, contro l’intelligenza artificiale, che in multiplayer locale a due giocatori. In questo caso un giocatore seguirà la partita sullo schermo del GamePad, mentre l’altro utilizzerà lo schermo della televisione ed un controller tradizionale. Sfortunatamente assente è invece il multiplayer online, anche se tale modalità probabilmente non sarebe riuscita a raggiungere le vette di divertimento garantito da quella locale.

Stile e grafica 2D al top
Un punto di forza indiscutile di Swords & Soldiers II è quello legato all’impatto grafico ed allo stile audiovisivo. Il titolo è in 2D con grafica incredibilmente curata ed animata a mano. Sembra spesso di trovarsi di fronte a certi titoli WayForward od addirittura a certe creazioni del motore UbiArt di Ubisoft. Ma oltre al lato tecnico colpisce l’incredibile carisma e stile di personaggi ed ambientazioni, nonché la naturalezza e la fluidità delle animazioni. Swords & Soldiers II è un vero e proprio orgasmo visivo per gli amanti del 2D ed è un lavoro di eccellenza assoluta anche e soprattutto se paragonato agli altri indie attualmente presenti sul Nintendo eShop di Wii U. Le musiche del gioco sono fenomenali, in parte di nuova composizione ed in parte riprese dal prequel, mentre spassosissimi gli effetti sonori e le vocine dei personaggi. L’unico personaggio doppiato è il vichingo narratore della modalità storia, mentre tutti gli altri personaggi del gioco si esprimeranno con un farfugliare indistinto ma molto simpatico, memore di molti giochi Rare nell’era 64-bit. Grafica, stile, musiche, effetti sonori: per quanto riguarda la presentazione, Swords & Soldiers II è in tutto e per tutto un pezzo da 90.

Verdetto
8 / 10
Il mio regno per un kebab
Commento
Swords & Soldiers II si conferma un titolo di assoluta qualità, esattamente come il prequel. Ci troviamo di fronte ad uno strategico "semplificato" ma non semplice, caratterizzato da una azione rapida e frenetica e da una profondità inaspettata. Sebbene sia un titolo più raffinato in ogni ambito rispetto al predecessore, forse risulta meno d'impatto avendo esaurito l'effetto sorpresa e non portando rivoluzioni sostanziali ma solo miglioramenti ed evoluzioni. Nulla da eccepire sul comparto tecnico o sull'incredibile caratterizzazione del simpaticissimo mondo di gioco, mentre invece il pacing della campagna desta qualche perplessità. In ogni caso un titolo da consigliare ad ogni appassionato di strategici che si rispetti, in particolare a chi ha amato il prequel o giochi come Castlestorm (che comunque devono moltissimo a S&S). Uno dei pochi Indie esclusivi per il Nintendo eShop di Wii U, ed un'esclusiva che nonostante i suoi difetti merita l'acquisto.
Pro e Contro
Immediato e profondo allo stesso tempo
Personaggi simpaticissimi ed universo carismatico
Grafica 2D ai massimi livelli
Multiplayer locale fantastico

x Assenza di multiplayer online
x Ritmo della campagna singleplayer non perfetto
x Migliora, non rivoluziona

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