Recensione Super Galaxy Squadron

Ormai abbiamo perso il conto delle volte in cui ci siamo trovati a parlare di titoli appartenenti a generi videoludici finiti nel dimenticatoio e tornati a nuova vita grazie al mondo indie, specie da quando le compagnie indipendenti hanno iniziato a poter far conto sui vari portali dedicati al crowdfunding. Nemmeno a dirlo, Super Galaxy Squadron rientra in questa cerchia: arrivato su Kickstarter prefiggendosi il modesto obbiettivo di 200 dollari e portandone a casa ben 1263, lo shoot ‘em up di Psyche Studios promette di riprendere la formula classica del genere miscelandola con delle componenti più moderne, cercando di accontentare sia i veterani del genere che i neofiti. Ce l’avrà fatta?

Nel ventre della (costellazione della) Balena
Anno 2371. Tra la United Interstellar Federation e la razza aliena che proviene dalla stella Tau Ceti non sono in buoni rapporti, e dopo un devastante conflitto risalente a diversi anni prima le due fazioni si stanno di nuovo preparando allo scontro, questa volta all’ultimo sangue. La Federazione ha quindi deciso di creare una squadra di 14 piloti per difendere gli umani e sconfiggere una volta per tutti le forze Ceti.

La campagna conta 6 livelli, terminabili in poco più di un’ora
La trama, prevedibilmente, rimane sullo sfondo e viene narrata attraverso schermate testuali (che è possibile saltare), fornendo al giocatore il pretesto per affrontare i 6 livelli che compongono l’esperienza dello “story mode”, completabile in circa un’ora di gioco. La modalità principale di Super Galaxy Squadron però si presenta in due vesti: oltre alla “normal mode” è infatti presente una hardcore mode in cui la salute della navicella si azzera del tutto ad ogni colpo subito, pensata per gli habitué del genere. Ulteriore rigiocabilità viene data dal numero di navicelle con cui è possibile affrontare la sfida (appunto 14), che si differenziano per il tipo di munizioni utilizzate e sul fronte delle statistiche (si spazia dal classico “tank” lento ma dalla potenza di fuoco devastante a navi più snelle e rapide, in un carnet di possibilità che abbraccia tutti i possibili “sbilanciamenti” dei vari aspetti, oltre ad un setting più neutro). L’offerta è poi completata da una modalità endless dal sapore più arcade in cui l’obbiettivo è quello di resistere il più possibile per totalizzare il punteggio migliore.

 

Squadrone avvoltoio
Il gameplay funziona: la base è classica, ma è inserita in un contesto più alla portata dei neofiti grazie ad una curva di difficoltà ben calibrata
Dal punto di vista ludico il primo impatto con Super Galaxy Squadron è piuttosto tradizionale: una volta scelta la navicella con cui affrontare l’esperienza ci si muove attraverso una schermata verticale (con bande nere ai lati dello schermo a delimitare la “superficie disegnata”) utilizzando le freccette o la levetta analogica sinistra del controller, mentre si accede al fuoco principale tramite il tasto Z o uno dei tasti frontali del pad. Abbattuti abbastanza nemici si può sparare il tradizionale super attacco della navetta, qui chiamato “Hyper”, agendo sulla barra spaziatrice o sui dorsali. Come vuole poi il canone dello shoot ‘em up abbattendo i vari nemici che si presentano sullo schermo è possibile, quando vengono rilasciati, raccogliere potenziamenti per la navicella in grado di aumentare la potenza ed il raggio di fuoco e rigenerare eventuali danni subiti. In caso si subisca un certo quantitativo di danni questi power up vengono “espulsi” dalla navetta e sono destinati a sparire dopo qualche secondo (a meno che ovviamente non vengano raccolti nuovamente). Lo scopo del gioco è quindi quello di farsi strada attraverso il “bullet hell” generato dai nemici per abbattere il velivolo cercando di subire meno danni possibili e potenziare al meglio il fuoco della nave, fino ad arrivare alla boss fight di fine livello. In caso si esaurisca tutta la salute piuttosto che ricominciare dall’inizio tutta l’esperienza viene semplicemente riavviato il livello, venendo incontro all’esigenza di non rendere troppo frustrante il tutto per chi non ha mai affrontato un titolo di questa parrocchia (lasciando il compito di “accontentare” anche i giocatori più navigati all’hardcore mode e alla endless mode). Anche la curva di difficoltà del titolo rispecchia le promesse fatte dagli sviluppatori, risultando ben ponderata ed in grado di offrire una sfida crescente senza picchi improvvisi, portando quindi alla fine del gioco anche i meno avvezzi al genere.

Il bello dello spazio
La colonna sonora in una parola è ottima
Sul fronte visivo, Super Galaxy Squadron è confezionato con una veste grafica volutamente “vintage” e completamente in pixel art, richiamando già al primo impatto l’animo old school della produzione. Non ci stupisce quindi il fatto che l’esperienza non presenti particolari problemi tecnici e risulti sempre fluida anche quando si è letteralmente sommersi dai proiettili avversari. È doveroso in ultimo spendere due parole sulla colonna sonora, affidata alla rock band Random Encounter e anche in questo caso dal taglio “16 bit”: per farla breve, è uno degli aspetti più riusciti del gioco.

Verdetto
7 / 10
Siamo una squadra fortissimi
Commento
Super Galaxy Squadron è esattamente quello che promettevano gli sviluppatori: uno shoot 'em up che riesce ad accontentare sia i militanti della "vecchia guardia" del genere che i giocatori che invece vi si avvicinano per la prima volta, grazie ad una formula classica inserita in un contesto (per quanto riguarda la normal mode) meno proibitivo del solito e suddiviso a livelli. Il difetto principale è costituito dalla lunghezza della campagna principale, che presenta solo 6 livelli, ma viene compensato dalla rigiocabilità intrinseca del genere e dalla presenza di 14 diverse navette. Forse un po' poco per giustificare gli 8 euro circa richiesti, ma ormai lo sappiamo e su Steam i saldi fanno da padrone
Pro e Contro
Curva di difficoltà ben calibrata
Elevata rigiocabilità
Colonna sonora riuscitissima

x Pochi livelli
x Una modalità "a vite" avrebbe accontato anche di più i "veterani"
x Prezzo leggermente eccessivo

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