Recensione Skylanders: Imaginators

Nell’anno in cui Disney Infinity si ritira dal mercato, LEGO Dimensions esordisce in Italia e gli amiibo continuano imperterriti la loro corsa, Skylanders compie sei anni, e aggiunge alla propria schiera gli Imaginators, mostri creati dagli utenti, e i Sensei, Skylanders maestri delle arti e più potenti del normale. Skylanders: Imaginators è disponibile dal 14 Ottobre su PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360, PlayStation 3, Wii U. Scopriamo insieme se con l’introduzione dell’editor Skylanders: Imaginators sia un’alternativa valida al titolo di TTGames in questo inverno Toys to Life.

Versione Testata: PlayStation 4

Kaos colpisce ancora
Kaos attacca un’altra volta l’università degli Skylanders per rubare un tomo che gli permetterà di creare il Doomlander definitivo, e sconfiggere una volta per tutte Spyro e i suoi amici. Per sventurate la minaccia, vengono evocati i Sensei, Skylanders maestri di tecniche inviati da Eon e gli Imaginators, creati dall’immaginazione del Padrone dei Portali (nient’altro che il giocatore) e customizzabili liberamente durante tutta la durata dell’avventura.
Skylanders: Imaginators è completabile in una decina d’ore in cui si susseguiranno le battaglie tra gli Skylanders e i Doomlanders, con i mostriciattoli più famosi degli scorsi titoli come Stealth Elf e Jet Vac, che accompagneranno il piccolo giocatore nelle battaglie.
La trama di Skylanders: Imaginators è ovviamente destinata ad un pubblico giovane, ma riesce comunque ad essere divertente e ad intrattenere anche i più grandicelli, con battute riuscite e freddure inaspettate.

 

Skylanders: Imaginators può come al solito essere giocato anche da chi non si è mai avvicinato alla serie, data la presenza nello Starter Set di due Sensei (Master King Pen- acqua attaccabrighe e Golden Queen- terra stregone), una pedina per creare un imaginator di fuoco e il portale da collegare tramite usb alla console. Come ogni anno, Toys for Bob ha inserito delle zone limitate ad un determinato tipo di Skylanders, quasi obbligando il giocatore a dover comprare almeno una statuetta per elemento, se non fosse che queste aree aggiuntive non siano obbligatorie per completare la storia ma solamente per collezionare tutte le gemme dell’anima e le possibili tecniche. Quest’anno agli acquisti extra oltre ai Sensei si aggiungono i cristalli dell’anima, che una volta registrati si vincoleranno alla classe selezionata, scelta poco saggia che ancora una volta obbliga il giocatore a possedere più di un cristallo dell’anima per sbloccare tutte le classi di ogni elemento. Imaginators sfrutta l’introduzione di Crash Bandicoot e Neo Cortex, presentati come Sensei e che vengono venduti con uno starter set esclusivo per PlayStation 4, mentre usciranno in versione stand-alone il prossimo anno. Purtroppo non siamo riusciti a testare i due personaggi, lasciando l’Isola Wumpa confinata un prossimo acquisto.
 

Un po’ platform e un po’ action
Abbandonati i veicoli di Skylanders: Supercharge (vincolati in una zona in cui affrontare sfide nuove di zecca), Skylanders: Imaginators torna ad abbracciare le meccaniche originali della serie mischiando hack and slash basilare (attacco debole, forte e speciale) a platform, i Sensei inoltre avranno a disposizione un attacco speciale caricabile ed utilizzabile con R2, e il tutto sarà di nuovo sbloccabile tramite un albero delle abilità per potenziare il proprio Skylanders. Il gameplay resta molto semplice anche alle difficoltà più alte, soprattutto avendo più statuine a disposizione. Il level cap è nuovamente fissato a venti, mentre gli Imaginators guadagneranno un livello per ogni Sensei posseduto. Purtroppo il lato platform di Skylanders: Imaginators non brilla per originalità, sebbene ci siano un paio di stage molto ispirati (Frizzolandia e il Casinò) gli altri si limitano ad un esplorazione lineare divisa in stanze contenenti diversi minigiochi. Ritroviamo Scontro di Creature, il gioco di tessere che ha esordito in Skylanders: Giants,  che si aggiunge al recupero delle uova e alla radio troll, entrambi molto semplici ma adatti ai giocatori più giovani. Ogni livello è disseminato di minigiochi e scrigni contenenti l’altra grande novità del gioco: il loot.

In maniera simile ad un MMO, Skylanders:Imaginators arricchisce la propria offerta con degli scrigni ottenibili completando ogni tipo d’azione all’interno delle Skylands, che rilasceranno elementi per poter personalizzare il proprio Imaginators. Gli scrigni sono acquistabili anche tramite microtransazioni, ma per chi non volesse spendere risulta abbastanza semplice accumularli durante la storia principale. Proprio l’editor risulta l’aggiunta più riuscita della produzione di Toys for Bob: esistono centinaia di parti da collezionare ed è possibile controllare praticamente qualsiasi aspetto fisico dal colore alla dimensione, proseguendo nella trama ottenendo nuovi forzieri e strumenti più potenti si potrà migliorare l’equipaggiamento del nostro Imaginator, rendendolo sempre più competitivo. Resta un peccato dover vincolare la pedina ad un’unica classe, e speriamo che nel prossimo capitolo tutto questo non verrà lasciato da parte.

 


Per approfondire:
LEGO Dimensions
 

Tecnicismi di pedine
Dal punto visivo, Skylanders: Imaginators si difende egregiamente, non mostrando cali di frame neanche nelle scene più concitate, modelli poligonali ben definiti e colori accesi e vivaci. Ogni Skylanders è ben caratterizzato ed originale, con un cast composto da più di cento mostri ormai giunti alla sesta generazione. Skylanders: Imaginators è compatibile con tutte le miniature dei precedenti titoli anche se ovviamente  verrà dato più spazio ai Sensei ed agli Imaginators. Il titolo è completamente doppiato in italiano, riconfermando il cast degli scorsi capitoli. La colonna sonora invece non brilla per originalità e si limita a far da contorno alle vicende dei guerrieri delle Skylands.

Verdetto
7.5 / 10
Immagina, puoi. O quasi...
Commento
Skylanders: Imaginators è un ottimo Toys to Life per i più piccoli data la capacità di coinvolgerli non solo con un design di mostriciattoli originale ma anche con una trama leggera e adatta ad un'utenza giovane ed un prezzo competitivo rispetto a quello che è ormai l'unico rivale (LEGO Dimensions). Restano dubbie alcune scelte, come il dover assegnare per forza una sola classe ad ogni cristallo acquistato, andando a minare le tasche dell'acquirente che rimane abbagliato dal ricco editor di questo sesto capitolo. Imaginators è un passo verso una buona strada, sperando che tutte le novità vengano ampliate il prossimo anno con uno sguardo al passato ed un ritorno al platform meno lineare.
Pro e Contro
Ottimo gioco per i più piccoli
Editor ricco di elementi

x Classe unica per i cristalli degli Imaginators
x Fasi platform troppo lineari

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