Recensione Pokémon Rubino Omega & Pokémon Zaffiro Alpha

Era il lontano 2002 quando Pokémon Rubino e Pokémon Zaffiro si fecero strada nei cuori dei giocatori (2003 in Europa) portando su Game Boy Advance uno dei brand Nintendo più venduti di sempre. I due titoli erano pieni di novità a livello di gameplay tra nuove mosse, le battaglie in doppio e nuove meccaniche quali la coltivazione di bacche o le gare Pokémon, e furono i primi titoli ad introdurre quello che ad oggi sono le basi per il comparto competitivo della serie.
Furono Rubino e Zaffiro ad introdurre le nature e abilità che danno ad ogni Pokémon dello stesso tipo statistiche diverse.
Questa aggiunta da parte di Game Freak al gameplay basilare della serie fece allontanare molti dei giocatori, spingendone invece altrettanti ad adorare la generazione di Hoenn ed i suoi abitanti.
Dopo aver proposto i remake integrali della prima generazione con Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia (2004) e della seconda con Pokémon Heart Gold e Soul Silver (2010), i fan inossidabili hanno infestato la rete con richieste e supposizioni sui papabili ed ipotetici remake del terzo continente popolato dai mostriciattoli tascabili.
Lo scorso Maggio durante un Nintendo Direct vennero presentati al mondo Pokémon Rubino Omega e Pokémon Zaffiro Alpha: i tanto attesi remake si appoggiano completamente al nuovo aspetto del brand e alle novità introdotte l’anno prima da X e Y, aggiungendo alla storia e alla forza della terza generazione molte delle meccaniche presenti nei capitoli successivi al 2002. Oggi, 28 Novembre, il titolo è ufficialmente disponibile anche in Italia e possiamo finalmente dirvi la nostra: remake necessario o assolutamente evitabile?

 

Versione Testata: Zaffiro Alpha

Hoenn Confirmed
Non perdiamoci in chiacchiere: la trama di base di Rubino Omega e Zaffiro Alpha è praticamente la stessa dei capitoli originali, con piccoli intermezzi atti ad aggiungere al contesto le Megaevoluzioni introdotte da X e Y e gli ArcheoRisvegli (di cui parleremo tra pochissimo); una storia semplice, ben lontana dai messaggi di fondo e dai passi avanti fatti con Bianco, Nero e successori, diretta soprattutto ai più giovani e, per l’unica volta all’interno del brand, leggermente differente tra le due versioni.
Per coloro che non hanno avuto il piacere, o l’età, di giocare i capitoli del 2002, basti dire che l’intera vicenda si svolge a Hoenn, continente marittimo del mondo dei Pokémon, dove due Team rivali si sfidano per il risveglio di due mostri leggendari: il Team Magma (avversario di Rubino Omega) vuole risvegliare il possente Groudon e ridurre al minimo la quantità d’acqua presente nel mondo, il Team Idro (in Zaffiro Alpha) d’altro canto, vuole riportare alla luce Kyogre, il pokémon Marino, e sommergere completamente le zone di terra ancora in superficie.

La trama originale del 2002 viene  svecchiata
Il/La protagonista del gioco si troverà al centro di questa lotta mentre compie il classico viaggio nella conquista delle otto medaglie e nel completamento della sua collezione di mostriciattoli.
Anche in questi remake vi troverete ad ostacolare uno dei due team, con l’altro volente o nolente come alleato, mentre cercate di farvi strada nell’erba alta e nelle miriadi di percorsi popolati da Pokémon e allenatori con ben poche differenze rispetto al 2002.
Oltre alle Megaevoluzioni, nuove forme di Pokémon evoluti che grazie a speciali pietre acquistano poteri ancora più grandi, in Rubino Omega e Zaffiro Alpha vi troverete dinnanzi all’ArcheoEvoluzione, un ulteriore forma che risveglia il potere primordiale di Groudon e di Kyogre.
Un piccolo escamotage che serve solo a modernizzare la trama dei due titoli ma che purtroppo non riesce ad arrivare ai fasti raggiunti nel 2011: fortunatamente la storia resta solo un pretesto per la quantità abnorme di cose da fare in un gioco Pokémon.

 

Non è solo la trama ad essere modernizzata: l’intera Hoenn è stata ricreata graficamente utilizzando il motore 3D della settima generazione dei mostriciattoli, e presentando sostanziali differenze nelle otto palestre e nella Lega Pokémon, oltre che in molte delle città principali.

L’unico limite alla longevità è la voglia del giocatore
Ciclamipoli è il giusto esempio di questo rinnovamento: forse non tutti si ricorderanno di come Walter, l’elettrizzante capopalestra, cercasse in tutti i modi di portare verso un progresso tecnologico la sua città nei capitoli per Game Boy Advance. Apparentemente dev’esserci riuscito, e Ciclamipoli è diventata un enorme centro commerciale a tre piani in cui ritroverete la maggiorparte degli edifici presenti a Luminopoli, esclusi quelli con i capi d’abbigliamento,non presenti in questa regione.
Rubino Omega e Zaffiro Alpha sono remake ma allo stesso tempo non lo sono proprio per questa nuova visione riveduta e corretta di Hoenn: purtroppo a farne le spese di questa modernizzazione è il Parco Lotta, serie di arene aggiunte con Pokémon Smeraldo, in cui si poteva combattere con diverse regole e contro avversari sempre più forti dopo aver completato la storia.
Se da un lato tutte le modalità presenti nel Parco Lotta le troviamo disseminate per Hoenn (con l’aggiunta anche di lotte in triplo e a rotazione) dall’altro troviamo un post game incentrato su un frammento di storia inedito denominato “Episodio Delta” in cui vi troverete ad andare nientemeno che nello spazio, per ragioni che volutamente non vogliamo rivelarvi.
Completata la trama resta ancora molto da fare, e al solito, ce n’è per tutti i gusti : dall’allenare la squadra perfetta per il battling competitivo, a completare il Pokédex grazie alla presenza del maggior numero di Pokémon mai visto in un capitolo della serie (a cui si aggiunge la possibilità di utilizzare la Pokébanca), raccogliere tutte le Megapietre (vecchie o nuove), dare la caccia ai leggendari grazie ad Ipervolo, una nuova tecnica per Latios e Latias che vi permetterà di solcare il cielo ed esplorare le Isole Miraggio, creare la base segreta perfetta, trionfare nelle Gare Pokémon o fare tutte le cose appena descritte. L’unico limite è la voglia del giocatore di concentrarsi nel completamento di un altro titolo immenso della serie.
Hoenn risplende di luce propria, regalando favolosi scorci in ogni area, grazie ad un uso quasi sempre diverso della telecamera per inquadrare il giocatore.

MultiPokéNav: come ti miglioro il PokéNav
Sul touch-screen di 3DS, dimorerà il MultiPokéNav, versione riveduta e corretta del Pokénav, introdotto proprio nel 2002 dai capitoli originali.
Il MultiPokéNav si divide in quattro applicazioni attivabili con un semplice tocco: Il NaviTalk, che trasmette le notizie dal mondo di Hoenn e sulle persone con cui faremmo scambi o lotte; il NaviSvago che contiene PSS, SAV e Poké Io & Te; Il NaviDex che migliora la cattura dei Pokémon per area (già visto in fase embrionale nel pokédex Bianco 2 e Nero 2 ) e la NaviMappa, vera e propria mappa di Hoenn su cui è riportata praticamente qualsiasi cosa utile.

All’interno del MultiPokéNav, troviamo una scheda dedicata alle tre funzioni principali del touch screen su X e Y: Player Search System (PSS), Poké Io & Te e Super Allenamento Virtuale (SAV).
Siccome sono praticamente identiche al capitolo precedente, e ne avevamo già discusso ampiamente, vi rimandiamo alla recensione della nostra avventura a Kalos.
Se il NaviTalk è fine a se stesso, risultando simpatico all’inizio ma inutile sul lungo andare (se non fosse per le notizie Streetpass), le due vere e proprie migliorie sono rappresentate dalla NaviMappa e dal NaviDex.
La NaviMappa riesce nel difficile compito di rendere utile la mappa della regione:in sette generazioni, una volta ottenuta la mappa, difficilmente si utilizzava nel corso del gioco, lasciandosi andare all’esplorazione libera del paese.

Il MultiNav migliora l’esperienza di gioco
In Rubino Omega e Zaffiro Alpha la mappa serve finalmente a qualcosa, segnalando non solo le città e i luoghi di interesse, ma anche gli allenatori che vorranno ri-sfidarci, le bacche piantate (se sono maturate o hanno bisogno d’acqua) e le basi segrete.
Ma c’è di più: per la prima volta nella storia di Pokémon, una volta ottenuta l’MN 02  contenente Volo, potrete volare sia nei percorsi che nei punti d’interesse di qui sopra, facilitando di gran lunga il backtracking, e rendendolo molto meno noioso.

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Il Navidex invece, permette di cercare, una volta catturato, un determinato tipo di Pokémon grazie ad un semplice tocco dello sprite 2D: se la ricerca avrà esito positivo, vedremo apparire da un ciuffo di erba alta il mostriciattolo richiesto, il più delle volte una sagoma nera, ma in alcuni casi proprio il modello poligonale della coda.
Per poterlo catturare, dovrete avvicinarvi con calma ed in punta di piedi, dando solo una leggera inclinazione al Circle Pad: più pokémon dello stesso tipo avvisterete più il NaviDex diventerà potente, segnalando esemplari unici con mosse rare, oppure possessori di oggetti non comuni, o ancora i tanto bramati Shiny.
Il MultiNav migliora ulteriormente l’esperienza di gioco, che già fece un gran passo avanti con X & Y (grazie sempre alle funzioni ora contenute nel NaviSvago), andando a rafforzare sia il breeding (l’allevamento e la ricerca dell’esemplare giusto per il competitivo) sia come già detto il backtracking.

Un posto da chiamare casa
Introdotte proprio con Rubino e Zaffiro e poi parzialmente riprese in Perla e Diamante, le Basi Segrete offrivano al giocatore di abbellire una propria ristretta area di gioco con elementi decorativi quali bambole pokémon, poster, arredi e marchingegni dispettosi per punire eventuali intrusi.
Se ai tempi si poteva contare solamente su una comunicazione locale tra le console, grazie a 3DS le nuovi basi segrete saranno disponibili anche online.
In Rubino Omega e Zaffiro Alpha infatti, basterà connettersi tramite PSS , per scaricare le basi segrete presenti online.
Siccome i giocatori di Pokémon sono milioni, ovviamente solo una parte delle basi verranno trasferite nella vostra Hoenn, compito vostro visitarle, rubare la bandiera presente (come succedeva in Perla e Diamante) e decidere se salvarla (fino ad un massimo di 15) o se lasciarla sovrascrivere dopo determinato tempo.

La vostra base segreta diventerà una vera e propria Palestra
Un ulteriore novità delle basi segrete è la possibilità di reclutare gli altri giocatori sparsi per Hoenn: nuovamente una volta entrati nella base di un altro allenatore, potrete chiedergli di diventare vostro amico, e lo ritroverete all’interno del vostro nascondiglio, pronto a sfidare chiunque dovesse entrare.
Le cinque reclute non si fermano solo allo sfidare gli avversari, possono anche darvi dei bonus una volta al giorno come un massaggio per aumentare l’affetto di un pokémon, una speciale sessione di superallenamento per gli EVs, o addirittura creare oggetti e decorazioni utili alla vostra avventura.
La vostra base segreta diventerà una vera e propria Palestra personale, potrete anche scegliere se sfidare l’allenatore presente all’interno del nascondiglio ed aggiungere al vostro Pokédex mostriciattoli che ancora non avevate visto.
Oltre al normale battling competitivo (a cui potrete accedere nuovamente in ogni luogo tramite PSS), raccogliere le bandiere delle basi segrete e sfidare i proprietari aumenta non solo la longevità del titolo ma anche la difficoltà dei titoli, che pure in questo caso risulta notevolmente calata rispetto a Bianco 2 e Nero 2.

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Show me your moves!
Il rinnovo di Rubino Omega e Zaffiro Alpha non si ferma al PokéNav e alle Basi Segrete, ma prosegue per la sua strada e migliora anche le Gare Pokémon, anche se con meno impeto rispetto al resto.
Sotto l’ala protettiva di Orthilla (il cui pokémon compagno è un magnifico Altaria) vi troverete catapultati nel mondo della Gare Pokémon, palchi illuminati su cui i mostriciattoli gareggiano non per mandare K.O. L’avversario ma per stupire i giudici.
Cinque tipi di gare (Classe, Grinta, Acume,Bellezza e Grazia) per quattro difficoltà diverse (Normale, Super, Iper, Master) divise ognuna in due round: nella prima fase, il Pokémon otterrà più punti a seconda di quanto è alto il valore della gara nelle statistiche; per aumentare i valori, basterà utilizzare le bacche per fabbricare delle Pokémelle, dite addio al macchinario presente nei titoli originali, e date il benvenuto ad un semplice mixer automatico, in cui basterà inserire i frutti per ottenere le deliziose caramelle.
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Nella seconda fase bisognerà utilizzare le mosse del Pokémon per fare colpo sui giudici, mettendo in difficoltà con malus di ogni sorta gli altri tre avversari: ad ogni tecnica è affidato un attributo, se la mossa è dello stesso tipo della gara in corso il mostriciattolo otterrà più punti riempiendo un indicatore specifico.
Una volta raggiunte le cinque mosse dello stesso attributo della gara, si darà il via ad una cut-scene dedicata al Pokémon, che gonfierà paurosamente il punteggio e alle difficoltà più basse garantirà la vittoria.
Oltre a questa sequenza, è presente anche  la realtà aumentata, che inquadrerà il vostro salotto (o qualsiasi altra cosa) durante la seconda fase, e  la possibilità di scattare le foto al proprio pokémon (inspiegabilmente una sola per gara).
Per aiutare i principianti delle Gare, arriva Pikachu Cosplay, una Pikachu femmina che adora travestirsi: in ogni costume della piccola infatti risiede una delle qualità richieste per le competizioni.
Pikachu Cosplay è inoltre utilizzabile anche al di fuori delle gare, e la sua possibilità di imparare mosse di un tipo diverso a seconda del costume potrebbe aiutare in alcune strategie.

More of the Kalos
Prima di dedicarci ad un vivo confronto tra l’avventura ad Hoenn e quella a Kalos, un plauso come al solito all’impeccabile colonna sonora, che regala brani sia “vecchi” (ripresi fondamentalmente dallo scorso episodio) sia remix dell’OST del 2002.
Come avrete probabilmente capito leggendo fino a questo punto, Rubino Omega e Zaffiro Alpha migliorano ulteriormente l’esperienza di X e Y: purtroppo oltre a ereditarne i pregi, ne ereditano anche i difetti, tra cui i cali di frame durante i primi piani dei Pokémon in battaglia.

oltre a ereditare i pregi di X e Y, ne eredita anche i difetti
Inoltre è assente il Safari Amico, sostituito dalle Isole Miraggio, che saranno raggiungibili una volta ottenuto l’Ipervolo.
Tutte le Megapietre presenti a Kalos si possono trovare prima o poi anche ad Hoenn, rendendo Rubino Omega e Zaffiro Alpha una valida alternativa se non si è ancora giocata la settima generazione; gli scambi tra i due titoli sono concessi, eccezion fatta per i pokémon che terranno una delle nuove megapietre, Pikachu cosplay (che si tramuterà in un normale Pikachu femmina) e per quelli con nuovi strumenti e nuove mosse.
Questa retrocompatibilità limitata mina principalmente l’online competitivo, dove chi possiede X e Y non potrà gareggiare contro chi ha Rubino Omega o Zaffiro Alpha: basterebbe una semplice patch volta a visualizzare le nuove megaevoluzioni, senza ovviamente permettere di usarle o di averle a Kalos.
Infine la Pokébanca sarà disponibile fin da subito, minando leggermente (e ipoteticamente) l’esperienza e il motto “Gotta Catch ‘em all!” per coloro che hanno già completato il Pokédex e trasferito tutto online.

 

Verdetto
9 / 10
Too Much Water
Commento
Se avete avuto il coraggio di leggere tutto fino a qui, ormai vi dovreste essere fatti un'idea su Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha. In caso contrario, se avete direttamente scrollato la rotellina del mouse fino al commento e al voto aspettate ad infiammarvi per l'ennesimo nove alla serie di Masuda e soci. Pur mantenendo alcuni difetti di X e Y come i cali di frame durante le lotte e una difficoltà medio bassa per tutta la durata della storia principale, le migliorie introdotte da questi remake forniscono un'esperienza di gioco e del mondo Pokémon più ampia rispetto all'avventura a Kalos. Hoenn brilla, bagnata dal mare, ed è più bella che in passato, ma ancora distante dall'essere perfetta.
Pro e Contro
Tutti i pro di X e Y
Colonna sonora eccellente
Nuove meccaniche ben integrate
Il MultiPokéNav migliora l'esperienza e il backtracking

x Cali di frame durante le battaglie
x Assenza del Parco Lotta
x Retrocompatibilità delle Megapietre assente

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