Recensione Payday: The Heist

Ok ragazzi, il nostro contatto all’interno della banca ha confermato di aver piazzato il trapano e la termite all’interno della fotocopiatrice dell’area server, ma poi se l’è filata…” dice Dallas con aria seria dall’alto dei suoi 42 anni, mentre cammina a passo svelto verso la banca agghindato nel suo gessato nero su misura, quanto basta a nascondere al suo interno un giubbotto antiproiettile…
Che lurido codardo…” commenta di risposta Chains, l’ultimo arrivato nel gruppo, un ex marine di colore che ha servito per molti dei suoi 35 anni come mercenario in giro per il mondo e che ormai si ritiene quasi immortale, proprio il genere di follia che Dallas cercava per il suo gruppo.
Non abbiamo preparato nulla a riguardo, come facciamo?” domanda stizzito Hoxton, con il suo tipico accento inglese, mentre elegantemente accompagna Dallas nella sua giacca semplice, più adatta ai suoi 29 anni.
La porta è chiusa da un sistema a scheda magnetica…” aggiunge infine Wolf, lo svedese 32enne esperto informatico del gruppo che, rimasto disilluso dalla società, ha deciso all’improvviso di agire oltre la legge, per ottenere a tutti i costi un rimborso da quella vita da cittadino onesto che era costata a lui e alla sua famiglia numerose sofferenze…
La prenderemo al direttore della banca, dannati imprevisti… Si inizia tra un minuto, prendete posizione e date la priorità alla distruzione delle telecamere… e ricordate di prendere degli ostaggi!” Detto questo, Dallas oltrepassa la statua posizionata davanti alla banca, e il gruppo si appresta ad entrare…

“EVVRIBADI ON DE GRAUND, NAU!” (Ovvero, come rapinare la First National Bank)

Il colpo è iniziato, e i civili in preda al panico scappano di qua e di la mentre le guardie, prese di sorpresa, perdono attimi preziosi per portare l’arma alla fondina, mentre una voce decisa alle loro spalle gli intima di fermarsi, mettersi in ginocchio ed ammanettarsi da soli. Per i civili basteranno dei laccetti di plastica portati per l’occorrenza, ma quantomeno non dovremmo preoccuparci che ci sparino. Tra gli incaprettati anche il direttore della banca, al quale viene sottratta la chiave magnetica mentre i compagni si occupano di distruggere tutte le telecamere delle varie zone, in modo da nascondere alla polizia le nostre mosse.
Arrivati alla sala server si iniziano a sentire  le sirene e una volta raggiunta la stampante si recupera il trapano, per aprire la grata che porta al caveau e una della 2 taniche di termite per bucare il soffitto del caveau stesso, mentre un nostro compagno prende la seconda tanica di riserva per velocizzare il processo.
Una volta tornati nell’atrio le macchine della polizia si piazzano davanti alla banca, e i poliziotti scendono mettendosi in posizione. Non sanno ancora con chi hanno a che fare, motivo per cui non sono presenti forze speciali. Mentre due compagni rimangono dietro le scrivanie ad impedire l’accesso dei poliziotti nell’atrio, viene piazzato il trapano sulla grata ed inizia il lavoro, tempo stimato: 3 minuti.
Posizionandosi strategicamente, i poliziotti vengono trattenuti dalle numerose perdite che stanno subendo; è proprio a questo punto che la SWAT interviene con i fumogeni e i cecchini, che costringono il gruppo a compattarsi ancora più dentro l’edificio, vicino alla grata. Un colpo prende il trapano, che deve essere riavviato manualmente, mentre un elicottero fa calare delle unità sul tetto, ma una volta aperta la grata tutti entrano nella sala interna. Un compagno piazza una mina a sensore laser all’ingresso, per far fuori la prima ondata di nemici, altri due posizionano una sacca di munizioni e un medikit dietro una massiccia scrivania, che fungerà da riparo, mentre il protagonista si dirige sopra la camera blindata così da potervi piazzare sopra la termite; voltandomi verso il compagno con l’altra dose di termite lo chiamo a me per dirgli di versare anche la sua dose, in modo da velocizzare l’operazione.
Il nostro contatto esterno, sintonizzato sulle frequenze della polizia, ci avvisa che stanno preparando un assalto, così torniamo tutti nella stanza e, mentre ci aspettiamo un assalto frontale dai lati, un campanello ci segnala l’apertura delle porte degli ascensori, mentre diversi Swat arrivano giù contemporaneamente attraverso diverse trombe dell’ascensore. Tra di loro vi sono dei “Taser”, che come indica il nome sono agenti muniti di taser in grado di incapacitare i membri della banda anche se in piena salute. I 4 compagni, a questo punto, devono coordinarsi per sorvegliare i vari accessi alla stanza e per abbattere gli “shield”, agenti SWAT muniti di scudo tattico che devono essere accerchiati affinché venga meno il vantaggio del loro scudo.
Ad un certo punto un rumore sordo alle spalle ci rivela che il soffitto del caveau ha ceduto e ci ritiriamo al suo interno per raccogliere il malloppo, ma le forze dell’ordine non rimangono a guardare e fanno aprire le porte principali del caveau per poterci raggiungere. La banda, motivata dall’avere già nelle sacche tutto quel denaro, si spinge lentamente fuori, guadagnando metro su metro verso l’uscita e, una volta raggiunto l’accesso dove si era perforata la grata, l’amara sorpresa di trovarci davanti un Juggernaut, un’unità speciale armata pesantemente ed in grado di infliggere e sopportare numerosi danni prima di cadere a terra.
E’ ora di muoversi, i poliziotti hanno tagliato diverse vie di fuga ma non conoscono la nostra brillante “via di fuga”; raggiunta la sala server ci apriamo una strada nel muro verso l’edificio adiacente con del C4, dopodiché scattiamo nel foro e corriamo nel nuovo edificio fino a raggiungere delle scale che portano ad un parcheggio, dove ci aspetta il nostro pilota alla guida di un camion dei rifiuti.
Ce l’abbiamo fatta, siamo sistemati a vita! O forse possiamo avere di più?

 

Giochiamo a guardie e ladri?

Nulla ci introduce ai 4 personaggi da controllare, non c’è una storia, una trama o una campagna da seguire, solo 6 “colpi criminali”. Ogni colpo ha una serie di obbiettivi obbligatori e ,solitamente, una serie di obbiettivi secondari che spesso facilitano (al contrario di quanto può sembrare) la riuscita della missione e forniscono guadagni extra alla squadra. Sono proprio i guadagni a definire il passaggio di livello e prima di ogni avanzamento è possibile scegliere in quale delle 3 classi migliorare il personaggio: Assaltatore, Cecchino e Supporto. Ad ogni avanzamento di livello corrisponde solitamente lo sblocco di un nuova arma, di una abilità o il loro miglioramento, la tipologia della quale dipende dal tipo di classe in cui avviene l’avanzamento.
I livelli di difficoltà sono 4 e partono da Facile ad Overkill (che per altro è il nome dello studio Indie che ha prodotto il gioco, ndr), tuttavia 2 missioni possono essere affrontate solo dal livello Normale in poi, mentre le ultime due solo a livello Difficile o Overkill che, come avrete capito, indica il livello più estremo. Ad ogni livello di difficoltà aumenta la precisione del tiro dei nemici, il loro numero e – purtroppo – anche il numero di unità speciali. Come se ciò non bastasse, ai livelli di difficoltà più alti non è più possibile utilizzare alcuni passaggi ed alcuni eventi differiscono (in una missione una sacca, invece di cadere da un elicottero sul tetto, cade nel vicolo oltre l’edificio, costringendo a fare nuovamente giù e su tra i piani).

Un gioco che sfata il luogo comune del “meglio offline”…

Il gioco presenta una divertente modalità multiplayer e una fastidiosa modalità single-player che prevede l’assistenza dell’intelligenza artificiale del computer, un’IA che si rivela spesso fin troppo blanda e poco sviluppata: capiterà più di una volta che un personaggio gestito dal computer cerchi di venire a salvarci lasciando sia noi giocatori che lui stesso in pieno fuoco nemico, invece di sparare per uccidere l’assaltatore, prima di curarci. Inoltre non potremo decidere l’equipaggiamento che si porteranno “in campo” i personaggi gestiti dal gioco, né lo vedremo mai vedrete mai sparare ad una telecamera oppure raccogliere un elemento secondario per darci una mano.
Questo gioco è stato, infatti, pensato “fin troppo solo” per il gioco in cooperativa. La modalità multiplayer è divertente, regala discrete soddisfazioni e, tra l’altro, una discreta coordinazione anche senza l’uso di una cuffia con microfono (giocando con persone a caso magari perderete un po’ di senso d’affiatamento, ma avrete comunque un esperienza divertente e gratificante). E’ possibile aprire una stanza (o Lobby) per permettere ad altri 3 giocatori di unirsi alla partita, scegliendo dinamicamente la missione e la relativa difficoltà. Solitamente le stanze non tardano mai troppo a riempirsi ma, se si è di fretta o non si ha voglia di aspettare, la missione può essere iniziata anche in meno di 4 ed i membri mancanti possono essere o del tutto assenti oppure gestiti dalla (scarsa, come in offline) IA del gioco. Ogni giocatore può portare con sé le proprie 3 tipologie di armi (Leggera, Normale e Supporto), il proprio Bonus Squadra (che non si applica a sé stessi ma solo agli altri 3 membri) e soprattutto, l’oggetto di supporto, che solitamente si traduce in una sacca di munizioni extra o in una sacca di medikit, che forniscono un supporto quasi indispensabile ai più alti livelli di difficoltà. L’esperienza di gioco in linea è sorprendentemente fluida e non presenta mai rallentamenti o cali di frame-rate, neppure nelle situazioni più concitate (vuoi, magari, per un engine non troppo esigente…).

Verdetto
7.5 / 10
La prossima volta comprate un trapano decente
Commento
Payday: The Heist rappresenta una delle maggiori sorprese di questo periodo saturo di importanti seguiti, e questo potrebbe farlo passare in sordina, ma non lasciatevi ingannare! Avendo 2 o 3 amici con cui giocare (magari tutti con headset) questo titolo degli emergenti Overkill Studios è un acquisto quasi obbligatorio che vale ogni centesimo del suo già basso prezzo. Sebbene non stupisca sotto il punto di vista tecnico, è sicuramente un gioco che vi farà passare in modo soddisfacente decine e decine di ore ad assaporare l'azione coinvolgente di un colpo criminale e all'atmosfera unica delle varie ambientazioni. Gli sviluppatori hanno inoltre annunciato che proseguiranno a supportare il gioco con dei futuri DLC, dove saranno presenti tra l’altro delle nuove missioni. Un must per gli amanti degli sparatutto co-op.
Pro e Contro
Idee e concept originali
Al contempo adrenalinico e strategico
Online gratificante e molto stabile
Prezzo abbordabile

x La IA dei compagni è scarsa
x A tratti dalla difficoltà frustrante
x Nessuna trama o presentazione ai personaggi
x Graficamente un po' datato

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