Recensione Oreshika: Tainted Bloodlines

Con la diffusione globale del videogioco tra sempre più persone, non è una novità che seguiti di titoli che negli anni passati non sono mai approdati in occidente, spuntino violentemente tra un’uscita tripla A e l’altra.
Fortunatamente, la maggior parte delle volte, i capitoli sono slegati tra loro e fruibili anche da coloro che non hanno mai messo le mani sui predecessori. È il caso di Conception II  e Akiba’s Trip lo scorso anno, e di Oreshika: Tainted Bloodlines lo scorso 4 Marzo. Seguito di un titolo PlayStation uscito nel 1999 nella terra del Sol Levante, il gioco è disponibile esclusivamente per PlayStation Vita  solamente in digitale e ad un prezzo di partenza di 19,99 €.

Generazione D’annata Dannata
Tainted Bloodlines è ambientato cento anni dopo gli eventi del primo Oreshika ma, come già detto non ne prosegue la trama, né cita il predecessore. Il giocatore viene fin da subito messo a corrente dei fatti: per non essere stato in grado di proteggere i cinque tesori sacri da Abe no Seimei, il proprio clan viene bandito da Kyoto, giustiziato e maledetto dallo stesso Seimei per ben due volte. Resuscitati grazie al dio benevolo Kitsuto e al sacrificio di Nueko (di cui parleremo tra poco), il clan del giocatore dovrà combattere per riconquistare il proprio onore e recuperare i cinque tesori sacri dalle sporche mani di Seimei. Purtroppo a causa di due maledizioni non sarà un compito facile: la prima causa un’aspettativa di vita di circa due anni e rende ogni membro del clan già adulto, mentre la seconda impedisce di avere figli con altri umani non maledetti.

cinque differenti modalità per venire incontro a qualsiasi tipo di giocatore
Fortunatamente per la seconda maledizione vi sono diversi modi per arginarla, uno su tutti unirsi ad altri dei o semi dei come Kitsuto e far nascere nuovi membri del clan da allenare per sconfiggere il malvagio. Una volta deciso l’aspetto e il nome del clan, il giocatore viene subito catapultato nel mondo di gioco, affiancato da Kochin, una donnola in grado di assumere un aspetto umano, e che consiglierà il clan sul da farsi mese dopo mese. La trama di Oreshika si dirama nel corso dei mesi passati ad esplorare dungeon e ad affrontare gli Oni di Seimei, mentre col proseguire del tempo, il giocatore verrà a conoscenza del perchè Nueko si è sacrificata per il clan, dei motivi per cui Kitsuto li sta aiutando e delle vere intenzioni dell’immortale avversario.

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Alfa System ha inoltre inserito cinque differenti modalità per venire incontro a qualsiasi tipo di giocatore: invece delle classiche difficoltà, il team ha ben pensato di dividere gli acquirenti in base al tempo che potranno dedicare al gioco.

le modalità divise per tempo sono un’idea davvero utile
All’inizio della partita si potrà scegliere tra cinque formule per completare l’avventura in diversi quantitativi di ore (sempre indicative): Keen, 30 ore, passaggio del tempo nel gioco molto veloce, esperienza quasi raddoppiata, ideale per gli amanti dei GDR che non hanno troppo tempo libero; Fortunate, simile in tutto e per tutto a Keen, ma il passaggio del tempo nel gioco è variabile; Serious, cinquanta ore indicative, tempo di scorrimento normale, la modalità consigliata dagli sviluppatori; Dedicated, settanta ore totali per coloro che amano le lunghe sessioni di gioco ed infine Fanatical, la modalità che richiede minimo 100 ore e in cui l’esperienza e il denaro va sudato con grinding ed esplorazione.
È possibile cambiare in ogni momento la modalità, senza ripercussioni su missioni o membri del clan, in modo da garantire un’ottima esperienza del titolo a chiunque: sia che siano impegnati per lavoro, o che ci siano altri titoli con cui alternare Oreshika.

Figli degli dei
Oreshika è un gioco di ruolo a turni a stampo classico, subito dopo essere stati resuscitati, potrete scegliere tre tra le nove classi presenti nel gioco, ognuna con un determinato raggio d’attacco e un apporto tattico per le battaglie che riempiranno le successive ore di gioco.
Per sbloccare le altre classi, scartate nella scelta iniziale, bisognerà ottenerle durante i combattimenti, grazie al sistema di drop che andremo ad analizzare nel prossimo paragrafo.

Un estremo circolo vizioso     fatto di combattimenti e morte
Il team è composto da quattro elementi e il giocatore dovrà tenere d’occhio il vigore e la stamina di ogni membro, pena la morte prematura del personaggio (e già hanno un’aspettativa di vita minore a causa della maledizione), per rimpinguare le fila basterà far concepire nuovi bambini con gli dei favorevoli una volta che il genitore prescelto avrà raggiunto gli otto mesi di vita, in cambio della devozione ottenuta massacrando gli Oni nei dungeon. I nascituri, già adulti, potranno scegliere una delle classi disponibili e, dopo un paio di mesi di allenamento, unirsi in battaglia ai parenti, in un estremo circolo vizioso.
Ad accompagnare la squadra sul campo di battaglia ci sarà anche Kochin sotto forma di donnola (che attaccherà randomicamente quando la situazione lo permette) e, più avanti nella trama, la stessa Nueko, che farà da evocatrice e purtroppo subirà anch’essa gli effetti della morte prematura (ma sarà resuscitabile qualche mese dopo). Nei molteplici dungeon, potrete decidere se scontrarvi o meno contro i nemici a schermo, dando via a battaglie su scacchiera che richiamano particolarmente il teatro giapponese, per uscirne vittoriosi ci sono tre metodi: sconfiggere il capitano avversario, annichilire tutti i nemici o costringerli alla fuga (nell’ultimo caso non riceverete oggetti come ricompensa).

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I dungeon sono diversificati tra loro e godono tutti di tesori comuni: una volta ritrovata una determinata chiave, questa vi servirà anche in quelli successivi, e viceversa, se troverete un oggetto utile in uno degli ultimi labirinti, potrete tornare indietro e ripercorrere quelli già completati.

varietà nei dungeon
Alcune di queste zone segrete portano solo a tesori ed oggetti, altre invece sono in grado di tramutare completamente il labirinto, rendendo accessibili nuove zone e Oni da massacrare; inoltre, alcuni di questi dungeon cambiano a seconda del mese in corso, garantendo una varietà discreta nel proseguimento del gioco. Purtroppo una volta usciti dal labirinto bisognerà ricominciarlo da capo, data l’assenza di checkpoint all’interno ma, grazie agli oggetti chiave di qui sopra, potrete sbloccare delle utili scorciatoie. Al di fuori dalla residenza del Clan, il tempo scorre tiranno e, soprattutto nei labirinti, dovrete far attenzione all’orologio di fiamme: una volta che anche l’ultima luce si sarà spenta, vi verrà chiesto se vorrete proseguire il raid o tornare a casa, una scelta comoda per quando vi troverete con membri del clan ad un passo dalla morte.
Una volta raggiunta l’eta della morte, il membro del clan vi abbandonerà con un toccante  riassunto delle sue imprese e  una frase di commiato, nel caso abbia con se armature o armi speciali, verranno donate al successore legittimo, mentre se possiede tecniche segrete, dovrà aver allenato il proprio figlio per almeno un mese prima della morte. Il ciclo vitale  può essere beffardo e decimarvi il clan da un mese all’altro, si unisce quindi un ulteriore fattore strategico all’immensa quantità di nozioni di cui tener conto.

Investire per il futuro
Prima di ogni combattimento, che sia contro Oni “selvatici”, Dei imprigionati o lo stesso Seimei, avrete la possibilità di attivare una slot matchine, che vi regalerà da uno a tre oggetti: in queste ricompense vi sono le tecniche speciali da imparare, i soldi e i consumabili, armi e armature e se sarete fortunati, libri per imparare una nuova classe. Il problema di questo drop rate casuale, come accade anche in altri esponenti videoludici che lo adoperano, è il costringere a ripetere determinate zone fino a quando non riuscirete ad ottenere quell’agognato oggetto evidenziato in verde o in ocra, che vi permetterà di lasciarvi alle spalle il mostro e magari di ottenere un nuovo Dio con cui copulare.

Il sistema di Drop è una piccola macchia su un insieme di meccaniche ricche e complesse
Fortunatamente, se la fiamma dell’orologio sarà di colore rosso, attivando la modalità Frenesia, sarà più facile ottenere oggetti rari dalla slot machine, sebbene gli Oni saranno più tosti del solito. Il sistema di Drop è una piccola macchia su un insieme di meccaniche ricche e complesse e molto più profonde di quanto sembri. Ad esempio di tutto ciò vi è la gestione della città, in cui potrete donare i soldi guadagnati per migliorar ele strutture e ampliare i cittadini che appoggiano il clan, come mercanti, gestori di fontane e soprattutto i luoghi di culto per favorire i rapporti con gli dei. Se il proprio paese non dovesse bastare, Oreshika permette di visitare sia altre città durante il corso della storia, sia cercare altri giocatori via internet, scambiandosi i QR Code del clan e degli strumenti speciali o semplicemente trovandoli casualmente. Una volta raggiunta la nuova città potrete decidere se sposare o adottare un membro del nuovo clan (maledetto come il vostro), arruolarne come mercenari o finanziare il nuovo posto, migliorando tutti i benefici già elencati in precedenza; inoltre potrete affrontare l’altra famiglia in un torneo, cercando di imporvi e dimostrando di essere il clan più forte del Giappone.

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Stile senza touch
Oreshika è un altro di quei titoli che sfruttano a dovere i colori accesi grazie allo schermo OLED di PlayStation Vita, Alfa System riesce a garantire uno stile visivo durante i combattimenti tipico dei dipinti tradizionali giapponesi, e una cura non indifferente per quanto riguarda gli dei, i mostri e i personaggi secondari.

qualche  calo di frame non ci distoglie dallo stile grafico
Purtroppo la stessa fortuna non ricade sui membri del clan, che risultano praticamente tutti uguali (anche per mantenere un discorso di continuità genetica) e sui vestiti e le armi, che sebbene donino bonus diversi non hanno skin a differenziarli.
Durante l’esplorazione dei dungeon abbiamo riscontrato qualche calo di frame di troppo, soprattutto durante la modalità Frenesia, in cui i nemici iniziano a convergere sul capo-clan. Il doppiaggio è presente solo in lingua giapponese (come per Freedom Wars) ed il titolo è tradotto nei testi solamente in inglese, il sonoro è principalmente composto da musiche tradizionali, che riescono ad incalzare il giocatore durante le sfide ai boss. Infine Alfa system ha deciso di non utilizzare nessuna delle peculiarità di PlayStation vita, garantendo un ottimo utilizzo del titolo anche su PlayStation TV.

Verdetto
8 / 10
Disonore! Disonore sulla tua famiglia,disonore su di te, disonore sulla tua mucca...
Commento
Oreshika: Tainted Bloodlines è un gioco di ruolo di stampo classico, con un sacco di meccaniche da imparare e con un sistema di drop rate casuale che obbliga il giocatore ad affrontare più volte le stesse sezioni. Allo stesso tempo, Oreshika è un titolo da non lasciarsi sfuggire per la profondità del gameplay e per lo stile grafico adottato da Alfa System, sommati ad una scelta di modalità che si plasma addosso al tempo libero del giocatore, favorendo sia coloro che hanno un lavoro, sia quelli che vogliono immergersi nelle disavventure del clan maledetto.
Pro e Contro
Prezzo contenuto
Stile grafico accattivante
Meccaniche di gameplay profonde
Modalità di gioco adatte a tutti

x Cali di frame durante l'esplorazione
x Sistema di Drop da rivedere
x Skin degli equipaggiamenti tutti uguali

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