Recensione Madden NFL 17

La serie Madden è forse una delle più famose in mano ad Electronic Arts oltreoceano. In Europa, però, c’è ancora molta diffidenza (e ignoranza) su uno sport che fa dello spettacolo una delle sue componenti fondamentali, vista la grande durata di una singola partita. Nel corso degli anni, grazie alle televisioni, si sta lentamente iniziando a informare e a far conoscere di più sia il Football Americano che la serie videoludica dedicata allo storico allenatore John Madden. Complice l’inizio della stagione, oggi andiamo ad analizzare Madden NFL 17 nella nostra recensione.

 

Versione testata: Xbox One

Road to be a Legend
Come specificato nella nostra introduzione, la serie Madden è una di quelle storiche per EA (basti pensare che la prima edizione è uscita nel 1988). Anno dopo anno, la compagnia canadese ha modificato ogni titolo in base a feedback di concorrenza (dopo l’acquisizione dei diritti NFL in esclusiva, EA ha costretto 2K e Visual Concepts a interrompere la loro serie nel 2004) e sopratutto a quello degli utenti. La casa di FIFA è quindi riuscita a creare un ottimo prodotto anche nella scorsa stagione, ma è solo in questo 2016 che l’ha perfezionato.

La Franchise Mode permette di giocare nei panni di coach, giocatori e proprietari
Per quanto riguarda le modalità, in questo Madden 17 sono presenti solo la Franchise Mode (la modalità carriera di Fifa) e l’Ultimate Team (cui abbiamo accennato durante la recensione di FIFA 16, lo scorso anno), storica modalità che in ogni edizione attira molte critiche. Al contrario di quanto accaduto negli ultimi anni con il più grande simulatore calcistico, gli sviluppatori di EA Tiburon si sono concentrati molto di più a creare un’esperienza single player. La Franchise Mode ci permette di scegliere se affrontare la carriera nei panni di un coach, un giocatore o un proprietario; in ognuno dei tre ruoli i propri compiti vengono stravolti e, sopratutto, resi sempre più impegnativi. Come Coach dovremo stare attenti agli schemi in campo, scambiare, rinnovare o firmare i nostri giocatori, e potremo accumulare esperienza raggiungendo sempre più obiettivi sull’erba. Questo ci permetterà di migliorare il nostro alter ego virtuale e arrivare sempre più in alto fino a vincere il Superbowl. Nei panni di un giocatore (saremo in grado di scegliere se crearlo da zero e partire da rookie oppure utilizzarne uno realmente esistente) dovremo impegnarci nel nostro ruolo e portare la squadra (comandata dall’IA) alla vittoria, costruendo la nostra storia fino a diventare leggende. Diversi, invece, i compiti da proprietario di una Franchigia: qui, oltre al ruolo da allenatore, dovremo pensare anche al lato economico (che spazia dai prezzi dei biglietti alla possibilità di cambiare città o ricostruire il proprio stadio), e a fine stagione far quadrare i conti senza portare il team alla bancarotta.

Una delle lamentele espresse dai giocatori negli scorsi anni riguardava la durata dei match: come nella realtà, una partita può durare dalle 2 alle 3 ore (con minutaggio reale) viste le innumerevoli pause presenti, colpa anche del fatto che a ogni azione il tempo viene fermato. EA Tiburon ha, quindi, ascoltato queste lamentele e implementato un sistema per giocare solamente alcune azioni specifiche. Questo diminuisce sensibilmente la durata degli incontri e, grazie a un’IA particolarmente sviluppata, garantisce risultati realistici anche a difficoltà minori.

 

Aaaaaaaaaaaaand Touchdown!
Non saremo più vincolati a giochi di lanci e ricevimenti
Da anni la serie Madden si porta dietro alcuni grandi difetti, per quanto riguarda il gameplay, tra cui la mancanza di realismo in alcune situazioni (complice anche un sistema di collisioni ben poco credibile). Dopo molte edizioni, gli sviluppatori di EA Tiburon sono riusciti a togliersi dal limbo nel quale si trovavano e a migliorare finalmente anche questo aspetto. Ora non saremo vincolati solamente ai giochi basati su lanci e ricevimenti, ma potremo anche sfruttare le corse del nostro Runningback (RB) cercando di arrivare in end zone e fare meta. Per farlo noi stessi, invece, dovremo chiamare degli schemi: questi serviranno a decidere se intraprendere un’azione solitaria oppure se affidarci a un passaggio del nostro Quarterback (QB). Una volta scelta la “chiamata” da fare, potremo riepilogarla utilizzando il grilletto destro per poter decidere dove muoversi o a chi lanciare l’ovale. Nel caso scegliessimo di sfruttare il QB abbiamo la possibilità di decidere in anticipo a chi destinare la palla, grazie all’interfaccia grafica che mostrerà a schermo una serie di tasti sopra le teste dei giocatori; questo ci permetterà di ricordarci in qualsiasi momento a quale compagno corrisponderà la pressione del bottone sul nostro pad. Avremo a nostra disposizione un grandissimo numero di lanci, variabili grazie alla pressione prolungata del tasto dell’uomo corrispondente, e sarà possibile agire – oltre che sulla velocità – anche sull’altezza, utilizzando i dorsali a sinistra del controller.

Grandi miglioramenti anche per quanto riguarda l’IA in queste situazioni; quest’anno, durante le nostre prove, abbiamo notato un grande lavoro da parte degli sviluppatori per evitare situazioni nelle quali i difensori potessero apparire come delle macchine, come ad esempio l’intercettare passaggi senza neppure guardarli. Per quanto riguarda la corsa, invece, abbiamo già detto del grande lavoro nelle collisioni che ha svolto EA Tiburon, ma oltre a questo sono state aggiunte numerosi opzioni per il nostro RB che potrà, ora, saltare il difensore che si sta buttando su di lui oppure effettuare varie finte per potersi liberare e puntare alla meta. Abbastanza confusionario, invece, rimane il lavoro difensivo, visto che non potremo selezionare al volo il giocatore di cui avremo più bisogno consentendo così all’avversario di fare una meta facile nel caso di situazioni particolari, come le mischie vicino alla end zone.

Ignite, perchè sei tu Ignite?
Un Engine che ha fatto il suo tempo?
Al contrario di quanto abbiamo già visto in Fifa 17 (potete leggere le nostre prime impressioni nello Speciale Fiere dedicato alla Gamescom 2016), EA Tiburon non ha voluto portare il Frostbite Engine in questo NFL Madden 17, e questo, purtroppo, a volte si nota. Per quanto l’atmosfera e i modelli dei giocatori siano resi benissimo, abbiamo riscontrato alcuni problemi con la fisica degli stessi in alcune situazioni, come ad esempio il classico effetto ragdoll dopo una serie di placcaggi. Rispetto a Madden 16 sono state modificate anche le presentazioni alle partite, che sono state rese molto più curate e simili a quelle visibili in televisione (complice anche un cambio alla cabina di commento). Uno degli aspetti migliori di questo Madden 17 è la presenza quasi costante di aggiornamenti che riguardano il mondo di gioco: capiterà spesso di accedere e trovare aggiornamenti ai roster o alle linee di commento, da scaricare in brevissimo tempo. Ciò permette al titolo di essere sempre al passo coi tempi e di non risultare già vecchio dopo qualche mese. Purtroppo, Madden NFL 17 è disponibile esclusivamente in lingua inglese sia per quanto riguarda il commento che per le linee di testo.

Verdetto
8.5 / 10
Viè qua che ti scotenno e te saltano tutti i denti.
Commento
Lo scorso anno la serie Madden NFL ha fatto grandi passi in avanti rispetto al passato, e quest'edizione conferma il trend positivo. Gli storici problemi al sistema di collisioni, che rendevano le corse completamente inutili, sono stati sistemati e finalmente si può parlare di partite realistiche e divertenti. Oltre a ciò, è stato sistemato anche l'aspetto televisivo, un altro dei difetti storici del brand. La presenza dell'Ignite Engine si sente e, nonostante i pochi anni sulle spalle, sembra che sia arrivato anche il suo tempo, nonostante la bellezza di animazioni e modelli. Sicuramente questo è il titolo migliore della serie e può competere con quello che, dai fan, è giudicato il miglior gioco di Football Americano di sempre: NFL 2K5.
Pro e Contro
Sistema di corsa funzionante e moderno
Presentazione televisiva bellissima
Franchise Mode divertente

x L'Ignite Engine ha fatto il suo tempo
x Alcuni problemi con la fisica

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