Recensione Mobile Suit Gundam: Extreme VS Force

Prima di parlare di Mobile Suit Gundam: Extreme VS Force, il più recente titolo Bandai Namco dedicato all’universo del robottone bianco, uscito in esclusiva su PS Vita, è doveroso fare una premessa. Il nome Gundam per molti appassionati di anime giapponesi, specie se grandicelli, evoca immediatamente il capolavoro realizzato da Yoshiyuki Tomino nel 1979 e giunto in Italia l’anno seguente. Si trattava di un’opera rivoluzionaria, che abbandonava gli stilemi degli anime Super Robot per traghettarci nell’epoca dei Real Robot. Prima di Gundam i Robot degli anime erano eroi invincibili, che respingevano a suon di mosse speciali ed armi improbabili terribili invasori alieni venuti dallo spazio. Gundam cambiò tutto. Immergendoci nel fittizio ma realistico Universal Century, ci raccontava della temibile guerra tra il Principato di Zeon e la Federazione Terrestre. Colonie contro madrepatria, umani contro umani, in quella che era una vera e propria allegoria della Seconda Guerra Mondiale. E così i confini morali sfumavano. Gli eroi non erano più granitici ma mostravano, come il protagonista della prima serie, Amuro Ray (in Italia Peter Rei), il crescente distacco di una nuova generazione dall’ipocrisia del mondo degli adulti e dall’insensatezza della guerra. I buoni, la Federazione, non erano poi così buoni, visto che in guerra il fine giustifica i mezzi, ed i cattivi, al di là della diabolica famiglia reale Zabi, erano soldati e persone semplici, con le loro vite sconvolte dalla guerra ed assoggettate agli ordini superiori. A loro volta i magnifici robottoni, Gundam e Zaku, ma anche Guncannon, GM, Gouf, Dom e chi più ne ha più ne metta, non erano più entità supertecnologiche circondate da una sorta di misticismo, ma semplici macchine prodotte in serie, come tanti carri armati, o caccia. Fallibili. Realistici. Il successo dell’opera fu travolgente, tant’è che negli anni seguenti sorsero dei sequel, sia in forma di serie anime che di OAV, film, romanzi, fumetti e così via. Attorno al marchio si creò un ricco merchandise di action figure e model kit dedicati agli appassionati di modellismo, che trasformò Gundam in una vera e propria religione. Proprio per inseguire questo redditizio pubblico negli anni il franchise si è trasformato, dando vita non solo a dei sequel ambientati successivamente agli eventi della Guerra di Un Anno, ma anche vari universi e timeline alternative, via via attingendo dalle mode e tendenze del momento. Al giorno d’oggi il multiverso di Gundam è frammentato in una mezza dozzina di universi alternativi, ciascuno con i propri stilemi e le proprie atmosfere, da quelli più simili al Gundam delle origini, a quelli che per inseguire spettacolarità varie ne hanno parzialmente rinnegato gli aspetti Real Robot per tornare quasi nel mondo dei Super Robot.

 

Mobile Suit Gundam: Extreme Vs Force

Tanti universi, un solo gioco
È proprio all’appassionato più puro e genuino che Mobile Suit Gundam: Extreme VS Force si rivolge. Un appassionato molto probabilmente non italiano, visto che molte delle serie dedicate al robottone bianco non sono mai arrivate in Italia o se lo hanno fatto è stato con un criminale ritardo di anni. Se fate parte della ristretta nicchia di fan italiani di Gundam, Extreme VS Force potrebbe essere il titolo che fa al caso vostro, mentre se siete digiuni del mega-franchise nato nel 1979, l’avventura per voi sfortunatamente finisce qui. Extreme VS Force adotta uno stratagemma narrativo per inserire in un unico gioco personaggi e mobile suit provenienti un po’ da tutte le serie di Gundam, senza distinzione di epoca od universo. Ci troviamo all’interno di una simulazione virtuale che ripercorre gli eventi della linea temporale più corposa, l’Universal Century, attraverso momenti focali come la serie originale, Z Gundam, ZZ, Char’s Counterattack e Unicorn, contaminata però da glitch ed “invasioni” da parte di altri universi, che ci proporranno via via scontri impossibili ed alcuni scenari “what if”. L’obiettivo è quello di studiare gli eventi delle numerose guerre narrate nelle serie di Gundam, e di forgiare legami con i piloti e le persone chiave di ciascuna epoca, al fine di trovare la chiave di volta per indirizzare l’umanità verso un futuro migliore. Si tratta in sostanza di un mero pretesto per inserire nel gioco elementi provenienti dalle serie di Gundam più disparate, con decine e decine di personaggi e modelli pilotabili. Se ciò può stuzzicare la fantasia degli appassionati, dall’altro lato il gioco si rivela immediatamente ostico ed incomprensibile a chi non ha seguito le varie evoluzioni della franchise nel corso dei suoi quasi 40 anni di storia. Extreme VS Force butta dentro situazioni, terminologie, personaggi, riferimenti, senza mai contestualizzarli o fare dovute introduzioni. Viene dato per scontato che il giocatore abbia grande familiarità con Gundam ed il godimento per i neofiti risulta quasi totalmente azzerato. D’altro canto questa scelta fatta per accontentare i fan riesce a non essere completa nei suoi intenti: il roster dei mobile suit presenti è largamente incompleto, con una selezione che sembra del tutto casuale. Da alcune serie sono stati presi solo due mobile suit, da altre addirittura 6 o 7, spesso varianti di colore tra di loro, lasciando fuori alcuni modelli che magari avrebbero meritato un loro spazio.

 

 

Nel caos della battaglia
Per quanto riguarda il gameplay Extreme VS Force si configura come un particolare ibrido di Azione e Strategia. La modalità principale del gioco contiene una serie di missioni, alcune principali ed altre sbloccabili, affrontabili a seconda dei casi in solitaria o con l’ausilio di mobile suit alleati, da uno a cinque. I controlli sono piuttosto intuitivi e permettono al nostro mobile suit di muoversi, effettuare degli scatti o delle schivate, utilizzare un attacco a distanza, uno in mischia e due tipi di attacchi speciali. Interessante la scelta di inserire munizioni limitate e tempi di ricarica per gli attacchi speciali, che aggiunge una componente di ragionamento all’interno di un’azione altrimenti troppo frenetica e caotica, mentre il sistema di targeting sui nemici lascia alquanto a desiderare. Molto spesso ed in particolare nelle situazioni più concitate capiterà infatti di prendere di mira il mobile suit nemico sbagliato, magari uno lontano, mentre un’avversario più vicino ci sta attaccando.

qualche problema di mira
Per spostare il targeting su di un nemico diverso non c’è altra possibilità che scorrere a cerchio tutti i nemici a schermo, perdendo preziosi secondi. Mettendo in pausa l’azione si potranno impartire direzioni ai compagni di squadra indirizzandoli verso un percorso piuttosto che una base avversaria. Allo stesso modo dal menu di pausa sarà possibile attivare bonus come riparazione, aumento dei danni inflitti agli avversari o scatenare un mega attacco sulla base nemica. Nel complesso le battaglie sono divertenti, ma caotiche e fin troppo limitate. Un’altro dei problemi è l’assenza di vere e proprie battaglie spaziali, ovvero con libertà di movimento nei tre assi. Tutte le battaglie nel gioco saranno infatti a terra, magari sulla superficie di asteroidi o stazioni spaziali per quelle che per motivi legati alla trama sarebbero dovute essere rappresentate nel vuoto cosmico, con conseguente monotonia di fondo nel tipo di scontri da affrontare. Infine non si può non notare come la possibilità di utilizzare, una volta sbloccati, mobile suit provenienti da diversi universi non faccia che ritorcersi contro il gioco stesso. Molti degli universi alternativi di Gundam sono nati con concept anche molto diversi da quello della serie originale, e non sono rari quelli in cui un singolo mobile suit ha una potenza equiparabile ad un’arma di distruzione di massa. Per quanto evidenti siano stati gli sforzi di equilibrare i vari livelli di potenza, alcune missioni possono risultare eccessivamente facili o sbilanciate a seconda del modello utilizzato.

 

mobile suit gundam: extreme vs. force

 

Resa mediocre
Anche visivamente Exteme VS Force lascia a desiderare. A fronte di modelli poligonali dei mobile suit ben realizzati (anche se piagati da un odioso aliasing), gli scenari risultano completamente piatti ed anonimi, con texture era PS2. Il gioco non brilla neppure per la sua fluidità, con framerate che si mantiene sui 30 FPS salvo qualche calo nelle fasi più concitate. Le musiche fortunatamente fanno il loro sporco lavoro, richiamando molti dei temi memorabili delle tante serie di Gundam, così come sono stati richiamati in servizio molti dei doppiatori originali giapponesi. Grazie ad un gran numero di missioni la longevità è piuttosto estesa, anche se la monotonia di fondo potrebbe far abbandonare il titolo prima del completamento ai meno perseveranti. È infine presente una modalità multiplayer, sfortunatamente solo locale. Un vero peccato, visto che una componente online forse sarebbe riuscita a dare uno sprint in più ad un gioco altrimenti mediocre.

Verdetto
5.5 / 10
Nessuno ce la fa contro Extreme VS Force
Commento
Mobile Suit Gundam: Extreme VS Force è un titolo che nelle intenzioni vorrebbe andare ad appagare quella piccola (almeno in Italia, la situazione è molto diversa in Giappone) cerchia di appassionati del Mobile Suit Bianco, in tutte le sue incarnazioni. Purtroppo il titolo Bandai Namco commette almeno due peccati capitali: il primo è quello di essere piuttosto inaccessibile per chiunque abbia poca dimestichezza con il mondo di Gundam. Il secondo, e più grave, è di proporre un'azione fin troppo caotica, limitata e monotona. Molte cose andrebbero riviste, a partire dal roster dei modelli pilotabili, al sistema di targeting, alla varietà delle missioni. Un comparto tecnico genuinamente mediocre non migliora la situazione e duole constatare l'assenza di una qualsiasi opzione multiplayer online. Una grossa occasione sprecata, nonostante le migliori intenzioni.
Pro e Contro
Innegabile appeal sugli appassionati del franchise
Combattimenti immediati, divertenti
Grande longevità

x Quasi inaccessibile per i neofiti di Gundam
x Spesso caotico, con un sistema di targeting da rivedere
x Sfida non sempre bilanciata
x Manca una qualsiasi modalità online

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