Recensione Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars

A due anni di distanza dal capitolo più riuscito, la serie Mario vs Donkey Kong si prepara ad esordire su console fissa con Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars, sesto titolo dello spin-off giocattoloso dell’idraulico di casa Nintendo.
Per la prima volta su Wii U e per la seconda volta su 3DS, con una formula poco usata dalla casa di Kyoto, Tipping Stars sarà disponibile dal prossimo 20 Marzo sia in versione digitale su eShop che fisicamente nei negozi ad un prezzo base di 19,90 € regalando ad ogni acquirente un codice per l’altra versione. In contemporanea con l’uscita americana, scopriamo se vale l’acquisto.
Versione Testata: Wii U

Di nuovo in marcia
Come già successo in Minis on the Move, anche in Tipping Stars non troverete praticamente una storia portante: il giocatore viene trascinato fin da subito nel primo degli otto mondi disponibili (sei base più due extra) e si trova subito di fronte alle nuove meccaniche di questo capitolo.
L’intero titolo si può affrontare sul gamepad dove avremo un’inquadratura mobile grazie agli analogici e alla croce direzionale, mentre la televisione è adibita a “finestra” sul livello completo permettendo una valutazione generale del percorso da compiere prima di toccare il nostro Mini.
Ci sono principalmente tre tipologie di livelli nella modalità principale di Tipping Stars: quelli base quelli a multi-porta e quelli con Mario Maledetto.

Nuove meccaniche inedite
Nei livelli base bisognerà portare alla porta tutti i Mini entro il tempo limite, cercando di farli arrivare nello stesso istante al traguardo pena il Game Over; nei Multi-porta bisognerà far arrivare ogni versione giocattolo degli abitanti del regno dei funghi alla porta con la propria effige preoccupandosi solo del tempo totale, mentre in quelli con Mario Maledetto bisognerà salvare il povero idraulico dalla scimmia che gli offusca i pensieri e poi dirigersi tutti insieme al traguardo.

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Ogni livello permette una valutazione fino a tre stelle (come nel precedente capitolo) a seconda del punteggio ottenuto ( trofeo di Bronzo,d’Argento e d’Oro), che si basa principalmente sul tempo rimanente (i canonici trecento secondi), sulla quantità di monete raccolte e sull’arrivo dei Mini a destinazione.
Negli ottantotto livelli (64 nella modalità principale e 24 sbloccabili accumulando trofei d’Oro) il giocatore si troverà di fronte a diversi tipi di marchingegni, che daranno al percorso da intraprendere.
Tra gli oggetti troviamo travi, tappeti a nastro e ascensori: posizionabili raccogliendoli prima di dare il via il livello (o durante) grazie ai pratici rivetti che potranno essere collegati tra loro tramite stilo.
Una volta toccati i Mini il tempo inizierà a decrescere, e il giocatore dovrà creare un percorso sicuro che porti tutti i giocattoli alla porta, facendo attenzione ad eventuali nemici o direzioni intraprese.
Per affrontare i nemici e il Mario Maledetto, i Mini possono contare sui Martelli, il power up classico anche del titolo che ispirò la serie, il primo Donkey Kong; una volta raccolto il giocattolo sarà invincibile e si farà strada tra ostacoli e avversari, l’unica debolezza a cui stare attenti saranno gli spuntoni e il tempo limitato.

la difficoltà ha una leggera impennata solo nei mondi extra
Ma i percorsi dei Mini non finiscono qui: tubi, scale e cannoni aggiungono ulteriore strategia al percorso e più volte vi troverete a ripetere il livello intrapendendo una strada differente per migliorare il punteggio e ottenere l’ambito trofeo d’oro.
Purtroppo qui vi è il primo difetto del titolo: rispetto ai 170 livelli (più editor) disponibili in Minis on the Move, la modalità principale di Tipping Stars ne conta la metà e si completa (con tutti oro nei primi sei mondi) in meno di dieci ore: fortunatamente la difficoltà ha una leggera impennata nei due mondi extra e nei livelli bonus, impegnando anche i giocatori più abituati ai puzzle game della serie.

Mini-Mega-Editor
Se nella modalità principale Tipping Stars perde la sfida col proprio predecessore, l’esito è completamente opposto nel Cantiere (o per i comuni mortali l’editor), come in Minis on the move, Pullblox, Fallblox e tutti i titoli con creazione dei livelli degli ultimi anni pubblicati da Nintendo, prima di poter condividere col mondo le proprie invenzioni bisognerà completarle raccogliendo tutte le monete.

l’editor migliore della serie
Questo limita, un’altra volta, la presenza di livelli “impossibili”, sguinzagliando al contempo l’architetto nascosto in ogni giocatore; con l’editor di Tipping Stars si avrà a disposizione l’area di lavoro più vasta mai vista nella serie, e tutto l’arsenale di oggetti, mini e trappole viste nei livelli principali.
Alcuni di questi materiali andranno comprati nel negozio del Cantiere, pagando con le stelle raccolte nella modalità principale o con quelle ricevute dagli altri giocatori che proveranno e completeranno le vostre creazioni.

Purtroppo, siccome il titolo non è ancora disponibile, non abbiamo potuto provare la condivisione su Miiverse, il dono delle stelle o i livelli creati da altri giocatori, per cui il nostro giudizio è relativo all’editor e alla parte “offline”.
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La modalità Cantiere aumenta esponenzialmente i livelli disponibili, inserendo anche Tipping Stars in quella cerchia di titoli pseudo-infiniti fino a quando non sopraggiunge la noia del giocatore.
Inoltre per la prima volta nella serie, troviamo un editor quasi completo (manca giusto una libertà sulla componente audio), che permette di modificare a piacere praticamente una vasta area di gioco, favorendo la creatività e puntando tutto sulla fantasia dell’acquirente: ogni livello della modalità principale è ricreabile nell’editor grazie alla presenza di ogni elemento.

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Il Cross-Buy che volevamo, o quasi
Prima di concentrarci sul lato tecnico, è doveroso spendere due parole sulla formula di vendita adottata da Nintendo per Tipping Stars: una volta acquistata una delle due versioni del gioco, riceverete gratuitamente il codice dell’altra, in modo tale da poterlo riscattare e avere due copie.
Questo se fosse presente il cross -save tra piattaforme: purtroppo così non è, e vi ritroverete a dover ricominciare la modalità principale o a dover riacquistare gli elementi dell’editor. La soluzione è regalare il codice ad un amico, o comprare insieme il titolo e dividersi le versioni, siccome non sono vincolate all’account.

abbandona i modelli poligonali tornando al 2D
Passando a questioni puramente tecniche, Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars, abbandona i modelli poligonali di Minis on the Move, tornando a quelli più curati e piacevoli in 2D; una cura quasi certosina sia nelle seppur poche animazioni, che rendono il puzzle game piacevole anche da vedere oltre che giocare.
Anche il comparto audio non è da meno con remix degni di nota come Jungle Groove, che vi accompagneranno per tutta la durata del titolo.
Ogni testo di Tipping Stars è completamente tradotto in italiano, rendendolo adatto ai giocatori di ogni età.

Verdetto
8 / 10
Shut up and take my Minis!
Commento
Mario vs Donkey kong: Tipping Stars segna l'esordio della serie su console fissa, oltre che la conferma su 3DS di quanto il puzzle giocattoloso di Nintendo abbia ancora qualcosa da dire e sempre nuovi enigmi da affrontare. Purtroppo non siamo ancora di fronte ad un capitolo perfetto, ma ad un primo passo verso un editor davvero ben fatto che potrebbe portare a risultati piacevoli in futuro (qualcuno ha detto Mario Maker?) e ad uno dei capitoli migliori della serie. Adatto a tutti gli amanti dei puzzle game che vogliono cimentarsi con sfide piacevoli e pressapoco infinite grazie alla condivisione dei propri livelli su Miiverse. Inoltre un plauso alla modalità di vendita, che nel 2015 introduce un cross-buy atipico sulle lande della casa di Kyoto.
Pro e Contro
Editor molto valido
Praticamente infinito
Entrambe le versioni incluse

x Pochi livelli nella modalità principale
x Difficoltà relativamente bassa
x Assenza del Cross-Save

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