Recensione L’Ombra di Mordor: Signore della Caccia

L’Ombra di Mordor è stato sicuramente una delle migliori sorprese dell’anno grazie ad un sapiente mix di gameplay tratti da altri giochi, all’ottimo nemesys system introdotto e ad una trama capace di pescare a piene mani dal favoloso mondo immaginato da Tolkien. A distanza di pochi mesi, e dopo qualche contenuto aggiuntivo di scarsa importanza, è stato reso disponibile il primo vero DLC che va ad ampliare le avventure di Talion. Riuscirà Signore della Caccia a conquistare il pubblico come fece il titolo base oppure si tratterà di una mera operazione commerciale? Scopritelo nella nostra recensione! Ricordiamo che questo contenuto aggiuntivo è presente solamente in formato digitale, al prezzo di 9,99€.

Versione testata: PlayStation 4

La caccia è iniziata
La componente narrativa di questo primo DLC non riesce a soddisfare del tutto il giocatore
 Signore della Caccia non ha una precisa collocazione temporale all’interno della trama de “L’ombra di Mordor”, ma dai dialoghi presenti nel corso dell’avventura pare sia evidente come si svolga prima dello scontro finale con la Mano Nera. Ancora una volta nei panni di Talion tornermo a vagare per le regioni meridionali di Mordor (in quel Nurn che faceva da ambientazione durante la seconda parte dell’avventura principale) al fianco del nano Torvin, grande esperto di caccia. L’arrivo di un nuovo gruppo di comandanti (con la capacità di controllare le bestie selvagge) pare aver messo in subbuglio l’intera zona e toccherà a noi, con l’aiuto di qualche nuova creatura, mettere la parola fine al loro dominio. La componente narrativa di questo primo DLC, purtroppo, non riesce a soddisfare del tutto il giocatore che, oltre a non venire appagato da una trama piatta e poco coinvolgente, impiegherà non più di un paio d’ore per portare a termine la campagna principale di questo primo contenuto aggiuntivo.

 

A Graug donato non si guarda in bocca
Signore della Caccia offre qualche ora aggiuntiva di divertimento, ma soffre della mancanza di innovazione
Dal punto di vista pienamente ludico, Signore della Caccia offre qualche ora aggiuntiva di divertimento, ma soffre della mancanza di qualche effettiva innovazione. L’introduzione delle nuove creature (elemento centrale di questo DLC) si rivela, purtroppo, il punto debole della produzione a causa della troppa somiglianza con le bestie del titolo base. I Caragath, infatti, altro non sono che Caragor con la possibilità di effettuare delle uccisioni stealth, mentre i Groug Orrendi non sono altro che Groug normali con la capacità di vomitare veleno addosso agli avversari. L’unica introduzione effettivamente utile è la possibilità di evocare a piacimento i Ghûl (anche durante il giorno) e di poterli controllare come fossero degli orchi. Un’altra caratteristica non particolarmente riuscita di questo DLC è il fatto che non sia possibile accedervi direttamente dalla propria partita, ma da una nuova opzione che ci riporterà nel Nurn con l’obbligo di svolgere solamente le missioni (primarie e secondarie) dell’espansione e togliendo del tutto l’elemento “ruolistico” del titolo, in quanto tutte le abilità di Talion saranno sin da subito disponibili (anche quelle non sbloccate nell’avventura principale).

 

Stessa spiaggia di Nurn, stesso mare di Nurn.
Sotto il profilo tecnico Signore della Caccia rimane al top tra i titoli cross-gen
Dal punto di vista tecnico, Signore della Caccia offre gli stessi ottimi modelli poligonali del titolo base, dimostrandosi ancora al top per quanto riguarda i titoli cross-gen. Ambienti e personaggi godono di un’ottima caratterizzazione, ma ancora una volta bisogna evidenziare come non sia presente alcun tipo di innovazione a livello di character design. Le nuove bestie, infatti, non riescono a differenziarsi neppure sotto il profilo estetico rispetto a quelle presenti nel titolo principale e la scelta di non introdurre nessun nuovo ambiente, ma di utilizzare ancora le medesime terre del Nurn, di certo non può definirsi “vincente”. Ottime, invece, le musiche che, nonostante il numero limitato di nuove tracce, riescono comunque ad essere appaganti e ben orchestrate. Stesso discorso anche per il doppiaggio, anche se ci pare di aver notato qualche passo avanti per quanto riguarda l’espressività del doppiatore di Talion.

Verdetto
No
Vista una bestia viste tutte!
Commento
L'Ombra di Mordor: Signore della Caccia, purtroppo, si è rivelato un'occasione sprecata. La quasi totale mancanza di innovazione e la sua breve durata ci obbligano a consigliare questo titolo solamente ai fan sfegatati del titolo base che, grazie a questo DLC, potranno tornare a scorrazzare per Mordor in groppa a nuove creature. Per tutti gli altri il consiglio è di volgere il proprio sguardo altrove, in attesa dell'uscita del prossimo (ed in teoria più interessante) DLC.
Pro e Contro
Qualche ora aggiuntiva a Mordor
Nuove cavalcature...

x ...ma mal sfruttate
x Trama poco incisiva
x Poche novità

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