Recensione LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza

Dieci anni fa TTGames decise di lanciare una linea di videogiochi a tema  LEGO dedicata ai brand più famosi del cinema e dell’intrattenimento: in quell’ormai lontano 2006, la prima saga a essere presa di mira dall’umorismo dei mattoncini fu Star Wars, dopo l’uscita al cinema di Episodio III segnò l’inizio di un’ondata di titoli più o meno riusciti, che andavano ad abbracciare gli eroi DC, quelli Marvel,  film come Il Signore degli Anelli o Jurassic Park. Con l’uscita nei cinema lo scorso Dicembre di Episodio VII e la conseguente febbre da Star Wars scatenatasi per l’occasione, era lecito aspettarsi un nuovo titolo LEGO dedicato all’epopea stellare per eccellenza. LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza è disponibile dal 28 Giugno su PlayStation 4, PlayStation 3, PlayStation Vita, Xbox 360, Xbox One, Wii U, 3DS e PC: dopo aver completato le avventure a  mattoncini di Rey e Finn siamo pronti ad esprimere il nostro parere.

Versione Testata: PlayStation 4

Tanto tempo fa in una Galassia Lontana Lontana
LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza comincia dal finale de Il Ritorno dello Jedi, in un prologo su Endor  che fa da tutorial per i giocatori e li introduce non solo al mondo dei mattoncini, ma anche alle nuove meccaniche di gioco di questo capitolo (che analizzeremo nel prossimo paragrafo). Nel corso dei dieci capitoli successivi, il giocatore rivivrà tutti i momenti del film dall’assalto di Jakku alla battaglia sulla Starkiller, ovviamente arricchiti dall’umorismo dei mattoncini che non perderanno

umorismo adorabile
occasione di smorzare la tensione di determinate scene. Dovendo focalizzare l’attenzione su un solo film, TTGames ha cercato di espandere l’esperienza di gioco fornendo dei livelli extra (otto compresi il prologo e l’epilogo) che narrano vicende secondarie, come una missione che vede impegnati Capitan Phasma e FN-2199 nella ricerca della base della Resistenza o Han Solo a caccia di Rathtar andando ad allungare la longevità della modalità storia, e regalando più di qualche chicca ai fan di Star Wars.
Ed è proprio a loro che punta principalmente LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza, con tante strizzate d’occhio (quasi come quelle fatte da J.J. Abrams nella pellicola) a tutti i capitoli della saga, non solo nei collezionabili ma anche nei dialoghi tra i protagonisti.

Come da tradizione  LEGO, il gioco non finisce una volta terminata la storia, ma prosegue nella modalità libera e nelle fasi open world a caccia dei numerosissimi collezionabili tra cui ovviamente non possono mancare i 250 blocchi dorati ottenibili con gli obiettivi della storia tramite delle sfide divise per

missioni secondarie più varie ma ancora ripetitive
categoria (Primo Ordine, Resistenza, Cacciatori di Taglie, Traduttori e Ricerca di Rottami), le gare con le astronavi, il semplice utilizzo delle abilità dei personaggi  o raccogliendo i personaggi della serie classica racchiusi in lastre di carbonite (35 dei 213 eroi presenti). Purtroppo, pur variando rispetto al passato le missioni secondarie risultano nuovamente fin troppe, e alla lunga finiscono per annoiare e risultare ripetitive. TTGames ha anche preferito sbloccare  la scelta libera del personaggio negli hub di gioco solo una volta terminata la modalità storia, favorendo così il flusso della trama, oltre ad aver reintrodotto la ruota di selezione  rapida, in favore alla caotica griglia rivista in LEGO Marvel’s Avengers.
Come ogni titolo LEGO la longevità effettiva (se si resiste alla noia delle missioni secondarie) per portare a termine il titolo completamente raccogliendo ogni extra si attesta su circa venti ore.

Non sei troppo basso per essere un assaltatore?
LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza introduce anche nuove meccaniche mai viste prima nei titoli TTgames, che cercano di variare il gameplay ormai collaudato da dieci anni e aggiungono un paio di chicche molto interessanti. Andando per ordine, alle abilità degli eroi già viste in passato come la Forza, l’agilità, l’utilizzo della Spada Laser o del Rampino si aggiunge la possibilità di comandare altri tre personaggi e di utilizzarli per rimuovere ostacoli o per agganciarsi a casse troppo pesanti. Vengono modificate anche le normali costruzioni con cerchio che in più di un occasione diventeranno multi-costruzioni: utilizzando l’analogico sinistro potrete vedere quale struttura è disponibile e crearla di conseguenza, per poi distruggerla semplicemente colpendola e sostituirla con un’altra. La Multi-costruzione rinnova praticamente tutti gli enigmi ambientali del gioco favorendo una notevole varietà rispetto al passato della serie, che viene ulteriormente rinfrescata da sezioni apposite con il Blaster che trasformano il gioco LEGO da un platform ad un TPS molto semplice ma comunque divertente. Assenti invece gli attacchi di coppia visti nel titolo dedicato agli Avengers lo scorso Febbraio, qui sostituiti solamente dall’attacco speciale esclusivo di ogni personaggio (o categoria). Le modifiche al gameplay funzionano, rinfrescando meccaniche ormai fin troppo simili tra un capitolo e l’altro, ma non dando ancora l’impatto di cambiamento radicale al brand (come successe con l’aggiunta delle voci ai tempi di LEGO Batman 2).

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Sulla buona strada anche le meccaniche dei mezzi di trasporto, sebbene tendano ancora a scivolare più del dovuto nelle fasi open world,  le battaglie aeree risultano ben congegnate in enormi aree circolari  liberamente esplorabili con la propria astronave. Purtroppo anche queste “Dogfight” tra Caccia Tie, Millenium Falcon e Ala-X sono divertenti nelle prime ore di gioco o durante la trama de Il Risveglio della Forza, mentre vengono  abusate fin troppo durante il post-game (nelle missioni Primo Ordine e Resistenza) arrivando ad annoiare anche a causa della scarsità di ambientazioni (Starkiller, Takodana, Jakku e una città nel cielo simile a Bespin).

Ho un gran brutto presentimento
Visivamente LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza è tra i migliori titoli di TTGames grazie ad una maggiore pulizia dei mattoncini e ad un sistema di luci che fa decisamente il proprio dovere su PlayStation 4. Non  abbiamo riscontrato cali di frame rate nemmeno nelle situazioni più affollate ma ci sono capitati un paio di bug che da dieci anni affliggono le produzioni LEGO tra cui il personaggio

doppiaggio d’alto livello
impossibilitato a muoversi e la sparizione di linee di testo nella missione, che ci han costretto a riavviare il titolo. Sul sonoro invece abbiamo il pezzo forte della produzione, che non solo può contare sulle musiche originali di John Williams ma fa affidamento sia in originale che nel doppiaggio italiano sulle voci degli attori (e dei doppiatori), Harrison Ford/Michele Gammino compreso. Questa è un ulteriore chicca per i fan della saga, che oltre ad avere le scene del film riproposte con umorismo LEGO possono godersi i dialoghi tra i protagonisti durante il gameplay. Come da tradizione il titolo è completamente in italiano e adatto a giocatori di qualsiasi età.

Verdetto
8 / 10
La Forza ti sta chiamando... Rispondi al telefono che squilla da due ore!
Commento
LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza è decisamente un capitolo riuscito del brand, tra conferme e nuove meccaniche (tra cui spiccano le battaglie coi blaster e le multi-costruzioni) si lascia giocare divertendo spensieratamente i fan della saga. Grazie a queste aggiunte TTgames è riuscita a dare alla serie una boccata d'aria fresca dopo dieci anni di meccaniche più o meno simili, sorprendendoci in positivo arricchendo il tutto con chicche e colpi di classe dedicati solamente ai fan del brand.La speranza è che il team prosegua su questa strada continuando a rinnovarsi senza mai perdere di vista da dove tutto è iniziato.
Pro e Contro
Ottimo per i fan della Saga
Doppiaggio originale del film
Nuove meccaniche ben implementate

x Missioni secondarie alla lunga ripetitive
x Qualche bug di sorta

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