Recensione Isbarah

Isbarah è un titolo realizzato dal team francese indipendente Leikir Studio, specializzato in sviluppo web ma anche nella pubblicazione di videogiochi 2D dallo spiccato spirito hardcore e di fumetti digitali. Isbarah rispetta in pieno la vocazione dello studio, e si presenta come un inusuale ibrido di due generi molto diversi: quello dei bullet hell e quello dei platform. Dallo scorso 25 Febbraio il titolo è disponibile sulla piattaforma digitale Steam, nelle sue versioni PC, Mac e Linux al modico prezzo di 13,99 € e noi siamo pronti a scoprire se valga la pena o meno investire in questo particolare esperimento.

Il colpo d’occhio conta
Ciò che di primo acchito colpisce di Isbarah è la grande cura nella presentazione della trama, dei personaggi, del mondo di gioco, così come nella realizzazione dell’artwork bidimensionale che accompagna il tutto. Isbarah è ambientato in una dimensione in cui le energie dei sogni e delle immaginazioni di tutti gli esseri umani prendono forma e consistenza. Iria, la protagonista, è figlia del Dio di questo universo, ed avrà sin dalle prime battute il compito di combattere contro i Designless, creature disperate e caotiche, emerse soltanto a metà dall’energia psichica umana. Nel corso del gioco Iria incontrerà dei ed entità, terribili mostri e paesaggi sognanti, caratterizzati da un immaginario potente e variegato. Buona è la caratterizzazione dei personaggi così come l’evoluzione personale della protagonista nel corso dell’avventura. La trama, pur senza sconvolgere il giocatore, è piacevole ed appassionante il giusto, e viene narrata tramite l’ausilio di alcune sequenze in stile fumetto di discreta fattura. La realizzazione grafica di Isbarah è interamente bidimensionale e colpisce per la fluidità e la qualità delle animazioni. Nemmeno con centinaia di proiettili a schermo il gioco ha un solo tentennamento, ed una direzione artistica eccellente contribuisce a creare un discreto spettacolo visivo. Ottimo anche il commento sonoro, con musiche incalzanti e tendenti al metal, perfette per sottolineare la frenesia e l’intensità dell’azione.

Platform Bullet Hell
Al di là dell’eccellente presentazione, Isbarah nasconde un concetto di gioco molto interessante. Di fondo ci troviamo di fronte ad un platform più o meno classico, con la possibilità di muoversi, saltare ed effettuare alcune operazioni particolari: rallentare lo scorrere del tempo per meglio calibrare salti e schivate, effettuare doppi e tripli salti, creare piccole barriere temporanee che possono servire sia come piattaforme ausiliarie che come riparo dai proiettili nemici. Queste abilità verranno sfruttate molto intensamente quasi da subito all’interno dei vari livelli. Questi, fortemente strutturati, sono divisi in tre porzioni. La prima è una sorta di breve labirinto che dovremo attraversare grazie alle nostre abilità, possibilmente evitando di rimanere feriti dalle numerose trappole e da proiettili vari. Nella seconda avrà inizio una battaglia con il colossale boss di turno. Non potremo attaccarlo direttamente, ma dovremo azionare con la nostra energia tre railgun, restando nel loro raggio d’azione fino a che queste non avranno caricato il colpo. La cosa non sarà ovviamente facilissima, visto che nel frattempo l’avversario ci bersaglierà con raggi, proiettili ed attacchi di ogni tipo costringendoci ad uno studio certosino delle tempistiche dei vari attacchi ed a padroneggiare perfettamente i movimenti di Iria. Nella terza fase dovremo semplicemente resistere per un certo periodo di tempo all’assalto frontale del boss, che scatenerà letteralmente contro di noi ogni suo potere, in una vera e propria valanga di proiettili. Se riusciremo a sopravvivere a questa ondata di attacchi avremo infine la possibilità di contrattaccare e finire il nostro avversario. Nonostante Isbarah parta quindi da una classica struttura platform, è chiaro che fa derivare gran parte del suo DNA dagli sparatutto a scorrimento “bullet hell”, quelli in cui è più importante riuscire a schivare i proiettili avversari che non abbattere i propri nemici.

Hardcore gamer, fate largo ad Isbarah!
Questo particolare mix funziona molto bene in Isbarah. Il gioco è intenso, adrenalinico, molto difficile e frustrante, ma anche molto soddisfacente. Il livello di difficoltà è veramente intenso: sin dai primissimi stage si ha che fare con un design che impone al giocatore dei riflessi eccezionali ma soprattutto una perfetta memorizzazione dei pattern di attacco nemici. Se ciò da un lato porta alla frustrazione da trial & error, difatti inevitabile in Isbarah, dall’altro le soddisfazioni ottenute al superamento di ogni livello sono enormi. Se la situazione è rosea per gli hardcore gamer, il rovescio della medaglia è che Isbarah è un titolo profondamente ostile ai giocatori casuali ed a tutti coloro che non sono disposti a tollerare rabbia e frustrazione e ad investire studio e dedizione in un gioco. Il titolo non offre alcun appiglio ai giocatori meno dedicati: la difficoltà è elevatissima sin dall’impostazione più bassa e il numero di colpi che si possono incassare prima di fare game over sono veramente pochi. La struttura stessa del gioco, che lo porta quasi a somigliare ad una enorme boss rush, è incalzante e non lascia respiro. Isbarah è difficilmente un titolo da giocare ad oltranza: molto più probabilmente, dopo aver superato un livello dopo 1 ora e mezzo di tentativi, preferirete continuare il giorno successivo.  Le soddisfazioni sono senza dubbio elevate, ma anche il rischio di “burnout” lo è! Un appunto, infine, ai controlli del gioco. L’unica opzione disponibile è infatti la combo mouse e tastiera, che se da un lato si rende necessaria per via dell’enorme precisione richiesta dai poteri di barriera e di doppio salto (entrambi direzionati col puntatore del mouse), dall’altro alla lunga risulta inevitabilmente scomoda. Di questa situazione non facciamo alcuna colpa agli sviluppatori, perché qualsiasi altra soluzione sarebbe stata maggiormente deficitaria (un controller sarebbe forse stato più comodo, ma gli stick analogici non hanno quella rapidità e precisione che ha un mouse, ed avrebbero reso il titolo ingiocabile), ma resta tuttavia un eventuale fastidio per il giocatore.

Verdetto
7.5 / 10
Per hardcore gamer fanatici... o per masochisti!
Commento
Isbarah è un titolo interessante e sicuramente divisivo. Da un lato farà la gioia degli hardcore gamer più incalliti, garantendo loro un livello di sfida elevatissimo e tante, tante soddisfazioni. Dall'altro è il gioco è completamente inadatto a tutti coloro che hanno una concezione molto più tranquilla e rilassata del gaming. Da premiare assolutamente il comparto audiovisivo e la presentazione in generale, che contribuiscono a creare un mondo, una storia e dei personaggi piacevoli ed interessanti. Gli unici difetti del gioco sono da ricercarsi, al di là della sua stessa natura, nella fondamentale ripetitività della struttura di tutte le missioni e nel sistema di controllo non completamente comodo per il giocatore. Il bilancio resta comunque positivo, a patto di sapere a cosa si va incontro.
Pro e Contro
Mondo e personaggi ben caratterizzati
Graficamente ben realizzato
Gameplay molto intenso e soddisfacente

x Difficoltà veramente elevata
x Sistema di controllo non comodo nel lungo periodo
x Struttura dei livelli ripetitiva

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