Recensione Injustice 2

Supereroi che si battono contro altri supereroi, questo è quello che avviene sin da quando esiste questa (vastissima) parte del mercato del fumetto americano. Il più delle volte gli scontri sono solo un pretesto per far combattere tra loro i personaggi (la classica “incomprensione” che si tramuta poi in “alleanza” per sconfiggere un nemico comune), ma esistono altre situazioni dove le ferite, fisiche, ma soprattutto morali, sono del tutto insanabili e creano un netto spaccato nella comunità supereroistica. Con il primo Injustice: Gods Among Us la DC Comics ha portato sulle console di scorsa generazione (e di attuale, grazie ad una versione rimasterizzata) proprio quest’ultima tipologia narrativa, con uno scontro sia psicologico che fisico tra un gruppo capeggiato da Superman e uno da Batman. A quattro anni di distanza, NetherRealm Studios e Warner Bros Games tornano su PlayStation 4, Xbox One e Pc con un vero e proprio seguito del blockbuster del 2013, intitolato, semplicemente, Injustice 2. Sarà riuscito il team celebre per la serie Mortal Kombat a stupire ancora una volta il pubblico?! Prima di scoprire se i fan DC Comics potranno trovare godimento almeno in ambito videoludico (visti gli evidenti problemi del DC Cinematic Universe), vi ricordiamo che Injustice 2 è uscito il 18 maggio al prezzo di lancio di 69.98€

Versione testata: PlayStation 4

Non c’è “Martha” che tenga!
L’arrivo sulla Terra di Brainiac costringerà il Cavaliere Oscuro a rivedere le proprie alleanze e a trovare una strategia per impedire che il proprio pianeta venga distrutto senza alcuna pietà
Che i ragazzi della software house di Chicago ci abbiano abituato bene per quanto riguarda il comparto narrativo dei loro picchiaduro è senz’altro cosa nota, ma con Injustice 2 il team di sviluppo ha davvero tentato di fare un balzo in avanti. La storia è ambientata 5 anni dopo gli eventi che hanno portato alla caduta di Superman, impazzito dopo che il Joker lo ha ingannato facendogli uccidere una Lois Lane incinta. Ora Clark è in cella, controllato a vista da Batman e dal suo manipolo di supereroi rimasti a combattere le ingiustizie, in costante conflitto con un altro gruppo capeggiato da Wonder Woman e Black Adam che ha come scopo quello di liberare il figlio di Krypton. L’arrivo sulla Terra di Brainiac, però, costringerà il Cavaliere Oscuro a rivedere le proprie alleanze e a trovare una strategia per impedire che il proprio pianeta venga distrutto senza alcuna pietà. Come accaduto per i più recenti titoli NetherRealm, anche Injustice 2 si divide in capitoli (12 per l’esattezza) caratterizzati dall’utilizzo di personaggi sempre differenti e da trame parallele che rendono la narrazione forte di un ritmo quasi del tutto estraneo al genere dei picchiaduro e molto vicino a prodotti dal taglio cinematografico. Se la possibilità di affrontare determinati scontri con più di un personaggio non porta a grandi cambiamenti alla trama, non si può dire lo stesso dell’ultimo capitolo, completamente differente in base ad una scelta narrativa che ci porterà a vivere uno specifico finale piuttosto che un altro. Per quanto riguarda l’effettiva qualità della trama di Injustice 2, bisogna ammettere che non si grida certamente al miracolo, con “colpi di scena” prevedibili e con uno sviluppo ben lontano dall’essere avvincente come alcuni cicli narrativi dei fumetti DC Comics. È altrettanto innegabile, però, che siano presenti un paio di momenti emotivamente coinvolgenti (basati sul rapporto tra Batman e Superman) e che il ritmo della narrazione, come anticipato in precedenza, riesca a mantenere l’attenzione del giocatore alta per tutta la durata della campagna, che si attesta attorno alle cinque ore. Per quanto si tratti di un appunto da fare nel paragrafo dedicato al comparto tecnico, anticipiamo comunque che il titolo è totalmente doppiato in lingua italiana, ma presenta una qualità generale abbastanza bassa, non tanto per la scelta dei doppiatori (alcuni davvero validi), quanto a causa di una recitazione spesso piatta e poco carismatica.

Un multiverso di possibilità
Injustice 2 ha la straordinaria caratteristica di avere una vastissimo numero di validi contenuti
Injustice 2 ha la straordinaria caratteristica di avere una vastissimo numero di validi contenuti. Al di là della campagna che abbiamo già citato nel primo paragrafo e dei classici incontri singoli, la parte più interessante del comparto single player sta nella modalità Multiverso, ovvero una serie di sfide sempre diverse che ci permetterà di affrontare infinite Terre Parallele con nemici unici e con particolari modificatori attivati. Questo elemento si fonde alla perfezione con una caratteristica di gameplay introdotta in questo secondo capitolo di Injustice: la personalizzazione dei propri personaggi grazie ad Gear System. Attraverso un comodo sistema di progressione e di ricompense, infatti, potremo sbloccare pezzi di costumi (e non solo) per tutti i nostri eroi, in modo da creare versioni uniche dei personaggi targati DC Comics e poter competere in battaglie sempre più impegnative e avvincenti. Gli equipaggiamenti in questione, infatti, non influiranno solamente da un punto di vista estetico sul nostro eroe, ma andranno a modificarne sostanzialmente le caratteristiche tecniche permettendoci di elaborare personaggi sempre diversi e dalle statistiche particolari. Ogni mondo della modalità Multiverso sarà caratterizzato da un livello minimo consigliato e da una serie di sfide che, se superate, ci daranno accesso a crediti da spendere nell’utilizzo delle scatole madre, veri e propri box randomici che ci permetteranno di trovare parti essenziali per i costumi dei nostri eroi preferiti. Salire di livello e sbloccare nuovi contenuti diventerà sin da subito estremamente appagante, risultando di fatto il fulcro di Injustice 2 una volta terminata la modalità storia. Inutile dire che, come ogni picchiaduro che si rispetti, il titolo targato NetherRealm Studios presenta una curata modalità multigiocatore, con combattimenti offline (sia in versione singola che in quella a torneo) e online, questi ultimi caratterizzati da una stabilità dei server davvero notevole, che ci ha permesso di affrontare tutte le nostre partite senza problemi di alcun tipo. Per quanto riguarda il gameplay vero e proprio, Injustice 2 non si discosta molto dal precedente capitolo, presentando un combat system molto più spettacolare che tecnico, con mosse esagerate e uniche per ogni personaggio. Tra le novità inserite, comunque, spicca la presenza dell’utilizzo del tasto cerchio per l’utilizzo di una particolarità abilità differente per ogni eroe e criminale presente nel gioco, utile per aumentare le statistiche del proprio personaggio oppure per attivare particolari gadget in grado, se usati correttamente, di ribaltare la situazione. Tornano ancora una volta le Super Mosse attivabili con i grilletti posteriori, ma che, nonostante alcune di esse risultino davvero spettacolari, non riescono sempre a stupire e talvolta danno la sensazione di “occasione sprecata” e non riescono a soddisfare appieno il giocatore. Sono presenti anche in questo secondo capitolo le arene interattive che, oltre ad essere tutte esteticamente molto curate, riescono a presentare situazioni sempre differenti e a rendere gli scontri sempre nuovi e mai noiosi. Insomma: Injustice 2 offre un sacco di cose da fare e, nonostante qualche sfumatura e qualche calo di stile, riesce a divertire sia l’amante dei picchiaduro (che però non deve pensare di trovarsi davanti a qualcosa di tecnico come ad uno Street Fighter) che l’appassionato di fumetti della DC Comics.

Tra le pieghe del mantello di Batman
Injustice 2, tecnicamente, presenta alti e bassi in ogni singolo aspetto
Da un punto di vista prettamente tecnico, Injustice 2 presenta alti e bassi. Se i modelli poligonali dei personaggi principali risultano molto curati (seppur con movimenti spesso legnosi), non si può dire lo stesso di quelli secondari presenti durante le cut scene della modalità storia. Nella media anche gli effetti particellari che pur non facendo gridare al miracolo riescono comunque a fare il loro lavoro. Qualità altalenante anche per quanto riguarda il comparto sonoro, con un doppiaggio poco curato (salvo qualche personaggio), ma con una colonna sonora sicuramente riuscita e dal forte impatto, soprattutto in alcuni momenti della campagna. Nel corso delle nostre numerose ore di gioco abbiamo riscontrato qualche problema con la versione PlayStation 4; nulla di particolarmente incisivo, sia chiaro, ma siamo stati costretti a riavviare il gioco più volte a causa di un bug che faceva crashare l’applicazione, con tanto di possibile segnalazione a Sony per evidenziare il problema riscontrato. Per il resto il titolo si è sempre comportato egregiamente, mantenendo il frame rate sempre stabile e permettendoci così di godere degli scontri senza rallentamenti di alcun tipo.

Verdetto
8 / 10
Harley Quinn è più caratterizzata nei primi 5 minuti di Injustice 2 che in tutto Suicide Squad
Commento
Injustice 2 segue proprio quegli stereotipi citati nel capitolo di apertura di questa recensione: supereroi che si combattono tra loro (con qualche supercriminale nel mezzo) per poi unire le forze per sconfiggere un nemico più grande. Il titolo NetherRealm riesce però a coinvolgere dall'inizio alla fine grazie ad un ritmo narrativo di qualità e grazie ad un'immane quantità di cose da fare che terranno occupato il giocatore per lungo tempo. Non siamo però ai livelli delle recenti incarnazioni di Mortal Kombat, che potevano vantare un carisma decisamente maggiore e una presenza scenica (grazie alla fatality) ben lontana da quella offerta da Batman & Company. Ad ogni modo ci sentiamo di consigliare l'acquisto di Injustice 2 sia a coloro che sono alla ricerca di un picchiaduro valido, divertente e accessibile che agli amanti dei personaggi dei fumetti targati DC Comics. Siamo certi che, in tutti e due i casi, non ve ne pentirete.
Pro e Contro
Trama interessante e ben narrata
Tantissime cose da fare
Roster vario

x Qualche calo di stile nel combat system
x Tecnicamente altalenante
x Doppiaggio scadente

#LiveTheRebellion