Idea Factory International continua con il suo proposito di allargare la propria utenza includendo i PC gamer. Lo scorso 29 maggio, infatti, ha rilasciato sulla piattaforma digitale di Valve Hyperdimension Neptunia Re;Birth2: Sisters Generation, porting dell’omonimo titolo uscito su PlayStation Vita.

Come già accaduto con il porting su PC di Hyperdimension Neptunia Re;Birth 1, ci soffermeremo particolarmente sulle differenze della versione PC con quella PlayStation Vita (qui per la recensione).
Continua la guerra
In Hyperdimension Neptunia Re;Birth2: Sisters Generation (da qui in poi Sisters Generation) la storia continua le vicende della lotta delle CPU contro Arfoire, le ragazze sono state sconfitte e imprigionate nel cimitero delle Dee. Solo alcuni anni dopo, Compa e If riescono a salvare Nepgear (Sorella di Neptune) e a fare ritorno a Planeptune, dove decidono di partire per ottenere il supporto delle altre CPU candidate e delle mascotte delle varie città presenti su Gamindustri. Nel corso dell’avventura si incontreranno vari personaggi, alleati e nemici, tutti più o meno stereotipati e divertenti a modo loro, che avranno tanto da raccontare in una lunga serie di dialoghi. Il tutto si svolgerà in una cinquantina di ore di gioco, che probabilmente diventeranno molte di più a causa del grinding forzato a cui spesso sarete costretti.

Un Copy & Paste alquanto desiderato
Le meccaniche di gioco di Sisters Generation sono pressappoco rimaste identiche a quelle di Re;Birth1. Sistema di turni, EXE Drive, Combo, Attacchi SP e Lily Rank sono rimasti invariati in una formula che ci aveva convinto in passato e che continua ad essere molto più che divertente. Tuttavia, in questo “Copy & Paste” sono stati riportati anche i difetti che affliggono questa serie di remake della saga. I dungeon continuano ad essere anonimi e tutti troppo simili tra di loro, così come continua ad essere necessario un grinding selvaggio per ottenere esperienza e materiali. Tutto ciò rischia di mettere in cattiva luce gli aspetti positivi del gameplay di Sisters Generation, creando la possibilità di allontanare una fetta di utenza anche abbastanza grande.

Il porting su PC non presenta nulla di differente dalla versione PlayStation Vita, includendo anche lo Stella’s Dungeon. Si tratta di un mini-game a tempo dove Stella esplorerà vari dungeon (in real time) nei quali avrà la possibilità di ottenere oggetti rari e utili al giocatore.

Un beta-testing quasi riuscito
Idea Factory International, prima di rilasciare ufficialmente questo porting su Steam, ha dato il via ad una lunga ed intensa fase di beta test. Durante questo periodo infatti, il team di sviluppo ha avuto la possibilità di raccogliere numerosi report relativi a bug, crash e glitch presenti nel gioco per intervenire prontamente con patch di correzione. Questo ha permesso alla società di rilasciare Sisters Generation con molti meno problemi rispetto a quanto era successo in passato con Re;Birth1. Sebbene questa strategia avrebbe dovuto garantire un prodotto esente da difetti, Sisters Generation è decisamente sfortunato sotto questo aspetto. Nel corso della nostra avventura, infatti, abbiamo assistito numerose volte a cali di frame, a volte anche pesanti, durante le scene più concitate e/o con un elevato numero di personaggi a schermo. Ciò lascia alquanto perplessi, poiché, almeno nel nostro caso personale, durante la beta non abbiamo assistito a nulla di tutto ciò. Va anche detto, però, che IFI si è sempre dimostrata efficiente nella correzione di problemi che affliggevano i suoi titoli e quindi siamo abbastanza fiduciosi che riusciranno a porre una toppa a questo difetto prettamente tecnico.

60fps belli da vedere
Dal punto di vista estetico, il porting su Steam di Sisters Generation è di alto livello. Le immagini non sono più semplicemente upscalate, ma sono state ricreate appositamente per questa versione. Giocando in Full HD, si potranno ammirare in tutto il loro splendore le nostre amate idol, godendo di un framerate che, cali permettendo, resta stabile sui 60fps. In generale, però, si ha l’impressione che la densità di pixel sia pressappoco identica a quella presente sulla versione PSV. Il porting su PC, sebbene goda di alcune migliorie, finisce in questo modo per non avere nulla di particolare per spingere l’utenza a scegliere questa versione piuttosto che quella originale.

In termini di requisiti, invece, Sisters Generation è alla portata quasi di tutti.

 

Requisiti raccomandati:

  • OS: Windows 7(64bit) o successivo
  • Processore: 3GHz Intel i3 o equivalente
  • RAM: 6 GB RAM
  • GPU: DirectX 10.x o OpenGL 3.3 o versioni più recenti
  • Spazio su disco richiesto: 7 GB di spazio disponibile
  • Scheda Audio: Scheda audio compatibile con DirectX 9.0c
  • Note aggiuntive: GPU ATI Mobility Radeon HD 5xxx con 1GB VRAM potrebbero non funzionare correttamente.
Come mostra la tabella, i requisiti sono piuttosto bassi e anche configurazioni di bassa fascia potrebbero riuscire a gestire un gioco del genere. Tuttavia, c’è un minimo di attenzione da porre sulla GPU. Per poter giocare correttamente in full HD è richiesto un quantitativo di 1.7GB di VRAM, cosa non segnalata nei requisiti di sistema. In più, per tranquillizzare gli utenti che non dispongono di 6GB di RAM, il gioco ne utilizza veramente pochi ed è così possibile ovviare alla mancanza chiudendo applicazioni superflue in background. Noi stessi non siamo mai andati oltre i 5.3GB di utilizzo, nonostante i numerosissimi programmi aperti.

Infine, dal punto di vista sonoro vale quanto già detto nella “prima” recensione: i brani sono un piacevole sottofondo per la vostra avventura e non risultano mai un elemento di disturbo.

Verdetto
7.5 / 10
Basta grindare, ti prego
Commento
Questo secondo porting su PC da parte di Idea Factory International è una grande occasione per quella fetta di utenza che desiderava avere Sisters Generation ma che allo stesso tempo non era provvisto di PlayStation Vita. I bassi requisiti di sistema e i 60fps a 1080p lo rendono a tutti gli effetti una buona possibilità da prendere certamente in considerazione. Purtroppo, rispetto a Re;Birth1, restano i difetti di sempre relativi alle meccaniche di gioco a cui si aggiungono anche dei saltuari cali di frame che ci fanno leggermente penalizzare il gioco. Ciò non toglie, però, che se avete amato il primo non potete non giocare anche questo secondo capitolo.
Pro e Contro
Finalmente su PC
Gameplay ancora divertente
Esteticamente migliorato

x Fastidiosi cali di frame
x I difetti di sempre

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